42 NUOVI SCAVI
minori, tornò a luce a destra dell'ingresso alla cella , addossato al sedile menzionato di sopra ; porta
l'iscrizione:
FESTAE . APVLLEl . F
VIX • ANN • XVII
cioè: A Festa, figlia di Apidejo. Visse diciassette anni. Anche qui sotto era sepolta l'olla di terracotta,
contenente le ossa combuste e una moneta di bronzo (triens) ; essa però era sormontata da un tubo
fittile rettangolare, che nel caso presente sostituiva la fistula plumbea dell'olla sopra descritta. Finalmente
a sinistra del detto ingresso si scovrì conficcata nella terra un'altra lastra marmorea (non sappiamo se
fosse un cippo ad erma, mancando la parte superiore), con l'epigrafe:
CONVIVA
VEIAES •
VIX . AN • XX •
Nell'urna sottostante di terracotta insieme con le ossa si rinvenne un asse repubblicano.
Da ultimo merita qui di essere trascritta l'epigrafe gladiatoria, della quale sopra si è fatto cenno,
e che leggesi nella cella sulla parete del fondo:
NVMINI
AVGVSTI
GLAD • PAR • XX. ET • VENATIO • ........FLAMINIS . AVGVSTALIS
PVGNAB • CONSTANT . NVCER . III . PR . NON
NONIS • VIII • EIDVS • MAIAS
NVCERINI • OFFICIA • MEA . CERTO . INDIIX
Vale a dire: In onore del nume di Augusto (Tiberio?) venti paja di gladiatori appartenenti a .,
lamine augustale, combatteranno in Nocera Costanza nei giorni 5, 6, 7,' e 8 di maqqio. Vi sarà la
meda. L'ultimo rigo dell'epigrafe non è chiaro.
Sono questi i monumenti sino ad oggi rimessi a luce. In verità il saggio di scavo è ancor troppo
^:zì^:l7^^:z giudicrdi questa parte m™ ^ri^vz",
S5SL^ ìtSLn^t^^ dTritti- Innanzi tutt0 essi "
primo sepolcro sulla rampa meridionale s Ì7 '**"* ^^ S1 *™ non ^ conto. Il
dal piccolo passaggio a volta; e il Mca^MXt^»^riL^ "***"?* *™ ate™sati
tenzonale presentano il motivo delle mezze colonne Tu SffiS ^ * ^ ^ "*
del monumento, motivo che ebbe una più larga ^io7^ ^°^X^ !^^ ^ ^
settentrionale, il quale è architettonicamente il più ricco. Il seconXsepXcZìi * medeslma .ramPa
e il secondo sulla settentrionale si corrispondono anche nella cornicetta, sostenuta da^ml^c omò°
diglioni al di sopra del vano d ingresso; e la porta di travertino del quarto sepolcro sulla rampa setter,"
trionale trova un riscontro negli stipiti del vano d'ingresso del secondo sepolcro sulla rampa meridionale
i quali simulano in istucco i battenti di una porta aperta. Si discosta alquanto l'architettura del primo
sepolcro sulla rampa settentrionale, così per la mancanza del passaggio e delle mezze colonne come
per la cella sotterranea e le tre nicchie cavate nella fronte; ma in compenso i fori praticati nel piano
delle due nicchie laterali, e che, come già sopra abbiamo detto, attraverso il muro di fondazione rie-
scono nelle corrispondenti nicchie della cella sotterranea, ricordano l'urna con la fistula di piombo' rin-
venuta nel secondo sepolcro sulla rampa meridionale. La maniera di costruzione sinora prevalente è
\opus incertum, particolarmente di lava; e pel basamento , le modanature, i capitelli troviamo 1
adoperati la lava, il travertino e il tufo. Tutti i sepolcri poi hanno il rivestimento di stucco I' '
scompartito in riquadrature. Una tale uniformità ci autorizza a collocare l'innalzamento di un' t' 1
a non molta distanza fra loro; e la testimonianza delle epigrafi e delle monete confermi eP° cri
ione. Infatti la iscrizione gladiatoria dipinta nella cella del secondo monumento sulla " es a op-
ale ci dà il terminus ad quem della erezione di questo sepolcro , che non può e ^ m.c °"
l'iberio. La paleografìa delle epigrafi dipinte sul primo e sul terzo sepolcro della vi & ^ n?re a
non permette di pensare agli ultimi tempi di Pompei, risalendo esse almeno ai prim/f"^ .S^!e"tn °
Dal medesimo torno di tempo non ci allontana la menzione del fundus Mamianu ÌY*^ gUsto#
ad una cavalla smarrita: lo stesso dicasi del C. Ulius ricordato in un'epigrafe d ì ^ aVV1S° re atlv0
sulla rampa settentrionale, e che richiama alla mente l'omonimo duumviro Holl *• S?C.° monumento
terme stabiane. In quanto alle monete , non ne vennero fuori che di Ail,T '"TTu *™1? e"e
,,!• ^ augusto e di Tiberio, oltre ad
un asse repubblicano. '
a
nn
na
minori, tornò a luce a destra dell'ingresso alla cella , addossato al sedile menzionato di sopra ; porta
l'iscrizione:
FESTAE . APVLLEl . F
VIX • ANN • XVII
cioè: A Festa, figlia di Apidejo. Visse diciassette anni. Anche qui sotto era sepolta l'olla di terracotta,
contenente le ossa combuste e una moneta di bronzo (triens) ; essa però era sormontata da un tubo
fittile rettangolare, che nel caso presente sostituiva la fistula plumbea dell'olla sopra descritta. Finalmente
a sinistra del detto ingresso si scovrì conficcata nella terra un'altra lastra marmorea (non sappiamo se
fosse un cippo ad erma, mancando la parte superiore), con l'epigrafe:
CONVIVA
VEIAES •
VIX . AN • XX •
Nell'urna sottostante di terracotta insieme con le ossa si rinvenne un asse repubblicano.
Da ultimo merita qui di essere trascritta l'epigrafe gladiatoria, della quale sopra si è fatto cenno,
e che leggesi nella cella sulla parete del fondo:
NVMINI
AVGVSTI
GLAD • PAR • XX. ET • VENATIO • ........FLAMINIS . AVGVSTALIS
PVGNAB • CONSTANT . NVCER . III . PR . NON
NONIS • VIII • EIDVS • MAIAS
NVCERINI • OFFICIA • MEA . CERTO . INDIIX
Vale a dire: In onore del nume di Augusto (Tiberio?) venti paja di gladiatori appartenenti a .,
lamine augustale, combatteranno in Nocera Costanza nei giorni 5, 6, 7,' e 8 di maqqio. Vi sarà la
meda. L'ultimo rigo dell'epigrafe non è chiaro.
Sono questi i monumenti sino ad oggi rimessi a luce. In verità il saggio di scavo è ancor troppo
^:zì^:l7^^:z giudicrdi questa parte m™ ^ri^vz",
S5SL^ ìtSLn^t^^ dTritti- Innanzi tutt0 essi "
primo sepolcro sulla rampa meridionale s Ì7 '**"* ^^ S1 *™ non ^ conto. Il
dal piccolo passaggio a volta; e il Mca^MXt^»^riL^ "***"?* *™ ate™sati
tenzonale presentano il motivo delle mezze colonne Tu SffiS ^ * ^ ^ "*
del monumento, motivo che ebbe una più larga ^io7^ ^°^X^ !^^ ^ ^
settentrionale, il quale è architettonicamente il più ricco. Il seconXsepXcZìi * medeslma .ramPa
e il secondo sulla settentrionale si corrispondono anche nella cornicetta, sostenuta da^ml^c omò°
diglioni al di sopra del vano d ingresso; e la porta di travertino del quarto sepolcro sulla rampa setter,"
trionale trova un riscontro negli stipiti del vano d'ingresso del secondo sepolcro sulla rampa meridionale
i quali simulano in istucco i battenti di una porta aperta. Si discosta alquanto l'architettura del primo
sepolcro sulla rampa settentrionale, così per la mancanza del passaggio e delle mezze colonne come
per la cella sotterranea e le tre nicchie cavate nella fronte; ma in compenso i fori praticati nel piano
delle due nicchie laterali, e che, come già sopra abbiamo detto, attraverso il muro di fondazione rie-
scono nelle corrispondenti nicchie della cella sotterranea, ricordano l'urna con la fistula di piombo' rin-
venuta nel secondo sepolcro sulla rampa meridionale. La maniera di costruzione sinora prevalente è
\opus incertum, particolarmente di lava; e pel basamento , le modanature, i capitelli troviamo 1
adoperati la lava, il travertino e il tufo. Tutti i sepolcri poi hanno il rivestimento di stucco I' '
scompartito in riquadrature. Una tale uniformità ci autorizza a collocare l'innalzamento di un' t' 1
a non molta distanza fra loro; e la testimonianza delle epigrafi e delle monete confermi eP° cri
ione. Infatti la iscrizione gladiatoria dipinta nella cella del secondo monumento sulla " es a op-
ale ci dà il terminus ad quem della erezione di questo sepolcro , che non può e ^ m.c °"
l'iberio. La paleografìa delle epigrafi dipinte sul primo e sul terzo sepolcro della vi & ^ n?re a
non permette di pensare agli ultimi tempi di Pompei, risalendo esse almeno ai prim/f"^ .S^!e"tn °
Dal medesimo torno di tempo non ci allontana la menzione del fundus Mamianu ÌY*^ gUsto#
ad una cavalla smarrita: lo stesso dicasi del C. Ulius ricordato in un'epigrafe d ì ^ aVV1S° re atlv0
sulla rampa settentrionale, e che richiama alla mente l'omonimo duumviro Holl *• S?C.° monumento
terme stabiane. In quanto alle monete , non ne vennero fuori che di Ail,T '"TTu *™1? e"e
,,!• ^ augusto e di Tiberio, oltre ad
un asse repubblicano. '
a
nn
na