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Palladio, Andrea
I Qvattro Libri Dell'Architettvra: Ne' quali, dopo vn breue trattato de' cinque ordini, [e] di quelli auertimenti, che sono piu necessarij nel fabricare ; Si Tratta Delle Case Private, delle Vie, dei Ponti, delle Piazze, dei Xisti, et de' Tempij — Venedig, 1581

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https://doi.org/10.11588/diglit.1649#0010
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IO

LIBRO


di Santa Maria Ritonda : nella quale volsero quegli Antichi imitare conl'arte quella specie di metal,
lo Corinthio, in cui preualse piùla natura gialla dell'oro: percioche noi leggiamo chequando fu de]
strutto,&arso Corintho,che horasi chiama Corantoisi liquefecero,& vnirono in vna massa l'oro,^
gento3& il rame,e la fortuna temprò,e fè la mistura di tre specie di rame,che fu poi detto Corinthio-
in vna dellequali preualse l'argento,onderestò bianca,e si accostò molto col suo splendore à quello •
invnaaltrapreualseroro>eperòrestògtalIa,edicolord'oro:ela terza fu quella, doue fu vguale il *
temperamento di tutti qucsti tre metalli; e queste specie sono siate poi diuerskmente imitate da eli
huomini, Io ho sin qui esposto quanto mi è parso neccssario di quelle cose, che si deono considerà,
re, & apprettare, auanti che à fabricar si incominci : resta hora che alcuna cosa diciamo de' fonda!
menti : da' quali la preparata materia si comincia à mettere in opera.
DELLE OVALITÀ' DEL TERRENO, OVE S'HANNO DA
poner le fondamenta. Cap. V H.
E FONDAMENTA propriamente si dicono la base della fabrica, cioè quella
parte, ch'è sotto terra : laquale sostenta tutto l'edifìcio, che sopra terra si vede. Però
tra tutti gli errori, ne'quali fabricando si può incorrere; sono dannosissimi quelli,
che nelle fondamenta si commettonoiperche apportano seco la rouina di tutta l'ope.
ra,nè si ponno senza grandissima difficultàemendare: onde l'Architetto deue poner.
uiogni suadiligenzajperciochein alcun luogosihannolefondamentadalIaNatura,
e altroue è bisogno viàrui l'arte. Dalla Natura habbiamo le fondamenta, quando si ha da fabricare
sopra il saslo, tofo, e scaranto : ilquale è vna sorte di terreno, che tiene in parte della pietra : perciò,
che questi sènza bisogno di cauamento, ò d'altro aiuto dell'arte sono da sé stessi buonissimo fonda-
mento, & attissimo à sostenere ogni grande edificio, cosi in terra, come ne i fiumi. Ma se la Natura
non somministrerà le fondamenta ; farà di mestieri cercarle con l'arte, & all'hora, ò si haurà da fabri-
care in terren sodo,ouero in luogo, oue sia ghiara, ò arena, ò terren mosfo,o molle,e paludoso. Se'l
terren sarà sodo,e fermo; tanto in quello si cauerà sotto, quanto parerà al giudicioso Architetto, che
richieda la qualità della fabrica,e la sodezza di elio terreno. laquale cauatione per lo più sarà la seda
parte dell'altezza dell'edificio, nonvolendoui far cantine,òaltri luoghi sotteranei. Aconoscer
quella sodezza ; giouerà l'osseruanza delle cauationi de' pozzi, delle cisterne, & d'altri luoghi simili :
esiconosceràanchodalle herbe, che vinasceranno,se esse saranno solite nascere solamente in fer-
mi , e sodi terreni : & oltre à ciò sarà segno di sodo terreno, se esso per qualche graue peso gettato in
terra ; non risiionerà, ò non tremerà : il che si potrà conoscere dalle carte de' tamburi messi per terra,
se à quella percosTaleggiermente mouendosi non risuoneranno;& dall'acqua polla in vn vaso,se non
si mouerà. I luoghi circonuicini ancora daranno ad intendere la sodezza, e fermezza del terreno.
Ma se'l luogo saràarenoso, ò ghiaroso ; si douràauertire, se sia in terra, ò ne i fiumi : percioche se sarà
in terra; si osseruerà quel tanto,che di sopra è slato dette de' sodi terreni. E se si fabricherà ne' fiumi;
l'arena,e la ghiara saranno del tutto inutili:percioche l'acqua co'l continouo suo corso,e con le piene
varia continouamente il suo letto:però si cauerà fin che si ritroui il fondo sodo,e f ermo:ouero,se ciò
russe difficile; si cauerà alquanto nell'arena,& ghiara,e poi si faranno le palificate,che arriui no con le
punte de'pali di rouere nel buono,e sodo terreno,e sopra quelle si fabricherà Mase si ha da fabricare
in terreno mosTo,e non sodo; all'hora si deue cauare fin che si ritroui il sodo terreno,e tanto ancho in
quello, quanto richiederanno lagrosTezza de' muri, e la grandezza della fabrica. Quello sodo ter-
reno,& atto à sostenere gli edificij è di varie sorti:percioche (come ben dice l'Alberti) altroue è coli
duro, che quali il ferro non lo può tagliare ; altroue più sodo ; altroue negreggia ; altroue imbianca
(e questo è riputato il più debole)altroue è come creta;altroue è di tofo. Di tutti questi quello è mi-
gliore,che à fatica si taglia,e quello che bagnato non si dlssòlue in fango. Non si deue fondare soprJ
miriade prima non si sàprà,come ella sia sufsiciente a sostenere redificio,e quanto profondi. Mase'l
terreno sarà molle,e profonderà moltojcome nelle paludi;all'hora si faranno le palificare: i pali del- i
le quali saranno lunghi per la ottaua parte dell'altezza del muro,e grossi per la duodecima parte del-
la loro lunghezza. Si deono ficcare i pali si spessi,che fra quelli non ve ne posfano entrar de gli altri:
&deono eslèr battuti con colpi più tolto spessi, che graui, accioche meglio venga à consolidarsiil
terreno,e fermarli. Si faranno le palificate non solo sotto i muri di fuori, posli sopra i canali; ma an-
cora sotto quelli,che sono fra terra,e diuidono lefabriche: perche se si faranno le fondamenta a' mu-
ri di mezo, diuerse da quelle di fuori, mettendo delle traui vna à canto dell'altra per lungo, & altre
sopra
 
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