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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0104
g4 FRANCESCO
che in quelle parti prive di disciplina , di maeslranze , e
di occupazioni. Gradì Francesco un inviro così desideratoj
tanto più che conseguiva quello suo sospirato pensiero Cotto
gli auspicj di tanto Principe , che gli proponeva l'assegna-
mento per vivere, e per avere comodità di studiare .
Vi si trasferì in tutta diligenza avendo allora da ven-
tisei anni in circa che poteva dirli nel più bello della su a
gioventù . Dicono alcuni, che quel suo fratello il seguitafìe in
quel viaggio , curioso anch' egli di vedere quella Roma
desiderata dal Mondo tutto , ma che per la strada nascesse-
ro fra di loro male sodisfazzioni , e che perciò si disunis-
sero . Quando un uomo nasce sotto inssuenze maligne di
stella contraria tutti li benesicj provenienti dalla fortuna.»
sono in lui lampi, che si dileguano in un baleno .
Morì sventuratamente in quello frattempo V Arcidu-
ca , e Francesco vedendoli privo del suo Mecenate, fu ne-
cessitato procacciarli il vivere al miglior modo , che fe
gli rendeva possibile ; e cosi col modellare, restaurare , la-
vorare di stucchi riparava alle sue quotidiane necessità . Si
messe a lavorare nella Bottega d3 un Itagliatore Lorenese ,
che abitava allora incontro S. Girolamo della Carità, e con
lui vi dimorò qualche tempo , e vi fece varie teste assai
belle di legno d' alcuni Santi. Di lì a non molto tempo un
Mercante Fiammingo suo paesano chiamato Pietro Peccato-
re gli fece fare qualche cosa di marmo, ed in particolare
una Venere ignuda con un amorino , che l'abbraccia come
sua madre diletta , e si stà pascendo con le mammelle di
lei. La sigura gli riuscì d' assai buona maniera tenera , sti»
diata , e con diligenza lavorata , e credo che ancora si con-
servi in casa delli succesfori di Pietro . Fece anche alcuni
bassi rilievi di marmo per lo Hello, ove incluse scherzando
l'arme della famiglia Pescatori . Quello Mercante "li pre-
se grande affezzione , sì per esiergli paesano , come per
averlo esperimentato uomo valoroso , e di buone qualità ,
e per-
che in quelle parti prive di disciplina , di maeslranze , e
di occupazioni. Gradì Francesco un inviro così desideratoj
tanto più che conseguiva quello suo sospirato pensiero Cotto
gli auspicj di tanto Principe , che gli proponeva l'assegna-
mento per vivere, e per avere comodità di studiare .
Vi si trasferì in tutta diligenza avendo allora da ven-
tisei anni in circa che poteva dirli nel più bello della su a
gioventù . Dicono alcuni, che quel suo fratello il seguitafìe in
quel viaggio , curioso anch' egli di vedere quella Roma
desiderata dal Mondo tutto , ma che per la strada nascesse-
ro fra di loro male sodisfazzioni , e che perciò si disunis-
sero . Quando un uomo nasce sotto inssuenze maligne di
stella contraria tutti li benesicj provenienti dalla fortuna.»
sono in lui lampi, che si dileguano in un baleno .
Morì sventuratamente in quello frattempo V Arcidu-
ca , e Francesco vedendoli privo del suo Mecenate, fu ne-
cessitato procacciarli il vivere al miglior modo , che fe
gli rendeva possibile ; e cosi col modellare, restaurare , la-
vorare di stucchi riparava alle sue quotidiane necessità . Si
messe a lavorare nella Bottega d3 un Itagliatore Lorenese ,
che abitava allora incontro S. Girolamo della Carità, e con
lui vi dimorò qualche tempo , e vi fece varie teste assai
belle di legno d' alcuni Santi. Di lì a non molto tempo un
Mercante Fiammingo suo paesano chiamato Pietro Peccato-
re gli fece fare qualche cosa di marmo, ed in particolare
una Venere ignuda con un amorino , che l'abbraccia come
sua madre diletta , e si stà pascendo con le mammelle di
lei. La sigura gli riuscì d' assai buona maniera tenera , sti»
diata , e con diligenza lavorata , e credo che ancora si con-
servi in casa delli succesfori di Pietro . Fece anche alcuni
bassi rilievi di marmo per lo Hello, ove incluse scherzando
l'arme della famiglia Pescatori . Quello Mercante "li pre-
se grande affezzione , sì per esiergli paesano , come per
averlo esperimentato uomo valoroso , e di buone qualità ,
e per-