V8 DELLE POMPE FVNEBRE
C'to(c b°n' ne^A mcl^ìlor diminuitone della perfora ; ne che potevano far Te-*
siamento ynè qualunque altra eosa d'huomo libero, erano così la/ciati in-
sepolti s fe pero per refcritto delPrencipe non li fi [fé concedo un priuato
Sepolcro s non perche penfajfero , che la fepoltura li diminuire l'infamia 3
ma accioche così restando, non potejj'ero tampoco defcendere all'Inferno
In Mostell. Per ottenere il ripofo,- onde fi lamenta, lranio in Placito a qitetto mo*
do la/ciato.
Nam me (inquit) in Acherontcm recipcrc Orcus noluic
Quia premature vita careo; per hdem
Deceptus sum ; hospes hic me nccauit} isque me
Defouit inrepultum.
(osi moHroVirgilio, che battendo molti il corpo infepoko, continua*
Enc. lib. 6. M traU4,gltAtÌ 9
Centum erant annos volitantq: ad Iittora centum.
Quindi non su merauigha, s" il corpo di Polidoro sa mouere a pietà
Enea 3 pregandolo di fepoltura.
Enc.iib. j. Eripe me his inuicte malis, aut tu mihi terram
Inijce, namque potes, portusque require Velinos.
oAltri però penfarono i che li fosje di maggior fupplicio, e ^vergogna
Dion. lib. *l darli, ò à deuorare alle siere, ò il fommergerii nell'acque -, come au-
38. uene à i condennati della fattion Mariana, & a Congiurati con Seta-
no, gettati nel Teuerc per commijsion di Tiberio; il quale fu anco il
primo y che determtnajje per inuiolabil Legge-, che alcuno de'Parenti non
Lib 8 de ar^j]e dl pianger coloro » che erano condennati alle Scale Gemoni^_, ,
bell.Ciu.l.i b in qualsi coglia altro obbrobrtojojuppltcio3 fecondo Dione, Appiano*
LIBRO
C'to(c b°n' ne^A mcl^ìlor diminuitone della perfora ; ne che potevano far Te-*
siamento ynè qualunque altra eosa d'huomo libero, erano così la/ciati in-
sepolti s fe pero per refcritto delPrencipe non li fi [fé concedo un priuato
Sepolcro s non perche penfajfero , che la fepoltura li diminuire l'infamia 3
ma accioche così restando, non potejj'ero tampoco defcendere all'Inferno
In Mostell. Per ottenere il ripofo,- onde fi lamenta, lranio in Placito a qitetto mo*
do la/ciato.
Nam me (inquit) in Acherontcm recipcrc Orcus noluic
Quia premature vita careo; per hdem
Deceptus sum ; hospes hic me nccauit} isque me
Defouit inrepultum.
(osi moHroVirgilio, che battendo molti il corpo infepoko, continua*
Enc. lib. 6. M traU4,gltAtÌ 9
Centum erant annos volitantq: ad Iittora centum.
Quindi non su merauigha, s" il corpo di Polidoro sa mouere a pietà
Enea 3 pregandolo di fepoltura.
Enc.iib. j. Eripe me his inuicte malis, aut tu mihi terram
Inijce, namque potes, portusque require Velinos.
oAltri però penfarono i che li fosje di maggior fupplicio, e ^vergogna
Dion. lib. *l darli, ò à deuorare alle siere, ò il fommergerii nell'acque -, come au-
38. uene à i condennati della fattion Mariana, & a Congiurati con Seta-
no, gettati nel Teuerc per commijsion di Tiberio; il quale fu anco il
primo y che determtnajje per inuiolabil Legge-, che alcuno de'Parenti non
Lib 8 de ar^j]e dl pianger coloro » che erano condennati alle Scale Gemoni^_, ,
bell.Ciu.l.i b in qualsi coglia altro obbrobrtojojuppltcio3 fecondo Dione, Appiano*
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