DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.15326#0053
LIBRO T E R 2 O. 45
Gli ultimi si nomavano Tlebei di più forti, ma qvafisempn di ter*
f4 ceti a t ò di mattoni : come qui si ueds.
'■■v^t7t7^%^ CON.GIN, ET NATO
De quali fà mentìone Plinio3 Ovidioì^f Elimo, Si legge d'una cer- jjb.jS.c.u
ta P. Cornelia <tAnia, la quale per non fòprauivere al marito, chiufe fe ^F*^ ^
Befìa entro di quesli Sepolcri} e che satto sacrifìcio à Plutone > e Pro- iii>cr. de
serpina, l'ornafìero poi di Rofe. il Zauo nelfuneral di Clorinda3 sa, w&HiCLr*.
the Tancredi imitando il co fiume limano,ofservagl'tfìejfìhonori•
Quiui da Faci in lungo ordine acce/i . Gieru.cat».
Con nobil pompa accompagnar la feo
E le sue armi à vn nudo pin sospese
Vi %'egò soura in forma di trofeo.
Altri ui ponevano certe ghirlande, fafcìate di Lanifìci, come lo chia-
mano Plinio, e Feflo , le qualiin proceffo di tempo di Una fì fecero d'oro, Llb'Ji<c-8-
asferma Plutarco 3 nella uitadi Filopomen", che quesl'Vrne s'orna-
uano con fìmil sifcie, nelle quali ftauano pendenti i trofei del morto : cofi
Enea fece al Sepolcro di Mifèno.
Pius Eneas ingenti mole sepulcrum L.n. §.6.iF.
Imposuit, sùaq,i arma viro, remumq; tubamq; i(SSs§.m
Vulpìano prefcrijfs jimil riguardo fecondo la facoltà di far disferenza comp.C.de
ne" Sepolcri s anzi fu così grande la pietà di far quesì'attione, che la~. 2. de pali!
loro spefa fì douea anteporre ad ogni debito nell'heredita. Nota Sermo 3 £ne
che anticamente fì cojìumaua di porre infìeme col corpo tutte quelle cofe, Prop.lib.5.
le quali in <~uita foffero Hate più care al morto : ufo 3 che poi come dan- Qe?j*TuC
nofo fu dalle Leg^i impugnato 3 in tanto, che quantunque dal Tettatore Val.M.l.11
sosje lasciato all'Herede di douerlo fepellire co' fuoi ornamenti non era-, L.vit.S.vlt.
tenuto all'efìecutioneì e quesìoper non incorrere nella pazzia de iTQdi ^de auro»
Perfìa,
Gli ultimi si nomavano Tlebei di più forti, ma qvafisempn di ter*
f4 ceti a t ò di mattoni : come qui si ueds.
'■■v^t7t7^%^ CON.GIN, ET NATO
De quali fà mentìone Plinio3 Ovidioì^f Elimo, Si legge d'una cer- jjb.jS.c.u
ta P. Cornelia <tAnia, la quale per non fòprauivere al marito, chiufe fe ^F*^ ^
Befìa entro di quesli Sepolcri} e che satto sacrifìcio à Plutone > e Pro- iii>cr. de
serpina, l'ornafìero poi di Rofe. il Zauo nelfuneral di Clorinda3 sa, w&HiCLr*.
the Tancredi imitando il co fiume limano,ofservagl'tfìejfìhonori•
Quiui da Faci in lungo ordine acce/i . Gieru.cat».
Con nobil pompa accompagnar la feo
E le sue armi à vn nudo pin sospese
Vi %'egò soura in forma di trofeo.
Altri ui ponevano certe ghirlande, fafcìate di Lanifìci, come lo chia-
mano Plinio, e Feflo , le qualiin proceffo di tempo di Una fì fecero d'oro, Llb'Ji<c-8-
asferma Plutarco 3 nella uitadi Filopomen", che quesl'Vrne s'orna-
uano con fìmil sifcie, nelle quali ftauano pendenti i trofei del morto : cofi
Enea fece al Sepolcro di Mifèno.
Pius Eneas ingenti mole sepulcrum L.n. §.6.iF.
Imposuit, sùaq,i arma viro, remumq; tubamq; i(SSs§.m
Vulpìano prefcrijfs jimil riguardo fecondo la facoltà di far disferenza comp.C.de
ne" Sepolcri s anzi fu così grande la pietà di far quesì'attione, che la~. 2. de pali!
loro spefa fì douea anteporre ad ogni debito nell'heredita. Nota Sermo 3 £ne
che anticamente fì cojìumaua di porre infìeme col corpo tutte quelle cofe, Prop.lib.5.
le quali in <~uita foffero Hate più care al morto : ufo 3 che poi come dan- Qe?j*TuC
nofo fu dalle Leg^i impugnato 3 in tanto, che quantunque dal Tettatore Val.M.l.11
sosje lasciato all'Herede di douerlo fepellire co' fuoi ornamenti non era-, L.vit.S.vlt.
tenuto all'efìecutioneì e quesìoper non incorrere nella pazzia de iTQdi ^de auro»
Perfìa,