éo DELLE POMPE FVNEBRE
uino 3 dal conuitarfi3 dal non ufar bagni 3 ne unguenti, ne letti rifat-
ti 3 ne atto Venereo : la maggior moralità 3 pare àme, che<ufajsero3 era,
che aitanti il corpo fojfe nella fepoltura, ogri uno lo potejsè accufare 3 e
s'era trottato d batter tenuto pejfima i/ita 9 i Giudici fententiauano} che
Ene.lib.6. fojfe pritto del Sepolcro3 penfando con quessoy di non poter battere la-,
maggior infelicità 3 chiamati da Virgilio quei tali con titolo di mi/èri s
quando diffè. Inops 3 inhumataq;. turba : ma fe. lo trottavano buoma
da bene sfì uoltauano à lodarlo \ e cominciando dalla pueritia feorreua-
no tutte le fue <x>irtù 3 coll'inuocar spejje uolte i Dei 3 per placarli dì
qualch'errore 3 che pur hauejse comejjoonde parimente leggiamo in Sue-
Inv:t.c.34.
tonto 3 che Nerone doppi) la Madre uccifa 3 era spefo travagliato da~>
queB'ombre s e che Galba doppi) l'efser siato prìuo di uita3 Ottone per
in Ott. c.7. molte notti s'hauejse acerbamente lamentato $ onde indùse anco Virgi-
lio à dire.
Ene.iib.6. Quisque suos patimur manes.
......
Nel lodarli 3 mai saceuan» mcntione di nobiltà, 0 di ricchezza 3 cme
doni della sortuna 3 ma sola di quelle uirtuofe operationì3 che l'hatef
Plu.in Par. sero condotto à meritar queH'honore. Scriuono Luciano, e Sesio Em-
pirico,
uino 3 dal conuitarfi3 dal non ufar bagni 3 ne unguenti, ne letti rifat-
ti 3 ne atto Venereo : la maggior moralità 3 pare àme, che<ufajsero3 era,
che aitanti il corpo fojfe nella fepoltura, ogri uno lo potejsè accufare 3 e
s'era trottato d batter tenuto pejfima i/ita 9 i Giudici fententiauano} che
Ene.lib.6. fojfe pritto del Sepolcro3 penfando con quessoy di non poter battere la-,
maggior infelicità 3 chiamati da Virgilio quei tali con titolo di mi/èri s
quando diffè. Inops 3 inhumataq;. turba : ma fe. lo trottavano buoma
da bene sfì uoltauano à lodarlo \ e cominciando dalla pueritia feorreua-
no tutte le fue <x>irtù 3 coll'inuocar spejje uolte i Dei 3 per placarli dì
qualch'errore 3 che pur hauejse comejjoonde parimente leggiamo in Sue-
Inv:t.c.34.
tonto 3 che Nerone doppi) la Madre uccifa 3 era spefo travagliato da~>
queB'ombre s e che Galba doppi) l'efser siato prìuo di uita3 Ottone per
in Ott. c.7. molte notti s'hauejse acerbamente lamentato $ onde indùse anco Virgi-
lio à dire.
Ene.iib.6. Quisque suos patimur manes.
......
Nel lodarli 3 mai saceuan» mcntione di nobiltà, 0 di ricchezza 3 cme
doni della sortuna 3 ma sola di quelle uirtuofe operationì3 che l'hatef
Plu.in Par. sero condotto à meritar queH'honore. Scriuono Luciano, e Sesio Em-
pirico,