Piranesi, Giovanni Battista: Le Antichità Romane: Divisa In Quattro Tomi (Band 1): Gli avanzi degli antichi Edifici di Roma (Rom, 1784)

SPIEGAZIONE
DELLA PREPOSTA TAVOLA DEGLI AQ.UEDOTTI.
Ella Topografia generale di Roma di J"opra esili-
tà, ho e/attamente dìsegnate srallevcjiigia delle
Antichità le poche relìquie che vi rimangono de-
gli antichi Acquedotti : majìccome quesiì, al dire
di Sesto Giulio Frontino, consideratì nella magni-
ficenza e nell' utile, supcravana tutte in/teme le
falliriche mane edozio/e degli Egizj e de'Greci:
così io, per non omettere in quejìa mìa Opera una
delle cefi le piti rimarchevoli, ho giudicato di do-
ver sormare una Tavola siparata de' rislettivi
*^%fi% antichi loro andamenti ,rijirettiva mente però al-
J.yJ?jj*ÌP! le vicinanze e al dentro di Roma, essendomi aste-
siuto dì linearli da' loro capi, perchè il miopropoftto in quesia Opera ( alla riserva de' Se-
polcri ) è di trattaresoltanto delle antiche memorie che alliamo in oggi nella Città.
2. Assine perii che non mipojsa essere oljettato da chicchefia, che io albia satta la det-
ta Tavola a capriccio, jlitno a propofito dì avvertire, che avendo io, sulla sona nonmeno
degli antichi Scrittori che degli odierni avanzi delle anti ches altri che, e de'srammenti
dell'antica Icnograsia di Roma riportati ìnpriiicipio del presente Volume, sormata una
gran Pianta icnograsica dell'antica Roma, che sra poco darò alla luce; ove rimangono
jiabilitì i luoghi certi dellefablriche, delle Verte di Roma e degli Orti, in •vicinanza de'
quali, al riferir dì Se/io Giulio Frontino, pacavano gli Aquedotti : da quejìa medefima
icnograsia, da cui si viene anche in chiaro della circonferenza delle XIIII Regioni antiche
di Rotila enunciate dal medesimo Scrittore, e in tutto corrisponienti agi' Indici dì Vitto-
re, e di Ruffo, ho potuto confìcurezza, e lontano da ogn'impoftura ricavare gli anda-
menti de'mede/imi Aquedotti.
3. Avrei desìderato di poter anche delincare tutt' i Camelli per mezzo de' quali le ac-
que si dissondevano per la Città, e in conseguenza additare le innumerabili distribuzioni
delle acque medesime per ogni alveo,e sontana : ma poiché ne Frontino, ne verun' altro
degli antichi Srittorì ce ne definìseono i luoghi ; perciò mi son contentato di averle potute
determinare rispetto ad ognuna delle Regioni medefime.
4. Eparendomi che per laspiegazìone della jìcssa Tavola, e per la ricognizione del ve-
ro antico andamento degli Aquedotti ìniiespojti nulla poffa giovare più di quelche in tal
proposito ce ne ha tas ciatosritto il detto Frontino ; perciò farà pregio dell'Opera dì ripor-
tar quivi in Compendio il di luì Commentario, tradotto dal Latino nel volgare Idioma
con ogni accuratezza, e coli'ordine ftesto daini tenuto: acciocché l' amico lettore possa
consrontarlo in quanto alle vicinanze e al dentro di Roma colle indicazioni che fi leggono
nella medefima Tavola ■
5. Scrìve pertanto Frontino: Perìospaziodi44i anni si contentarono i Romani dell'
uso delle acque del Tevere, de'pozzi, e delle (èrgenti della Città. La memoria delle {ar-
genti tuttavia si mantiene in (anta venerazione, imperocché si credono sàlutevoli agi' Infer-
mi , come rammemora C. Amarranio Apollinare. Ora poi sono state condottate in Roma le
Acque APPI A , ANIONE VECCHIO , MARCIA s TEPULA, GIULIA, VERGINE,
ALSIETINA, chiamata anche Augu/ìa; CLAUDIA, e ANIONE NUOVO(i).
6. Sotto il Consolato di Marco Valerio Massimo, e di P.Decio Mure, cioè 31 anni do-
po il principio dcllagucrraSannitica fu condotta l'acqua APPIA dalCensore AppioClau-
dio Crasio ..... Ella fu allacciata nel Campo Lucullano fra '1 sèttimo miglio e l'ottavo
della Via Prenestina, deviandoli in qucsto frattermine 780 patti sulla sinistra. Udileicon-
A dotto

(l) Di Condotti dì latte
già di Roma antica .

uejie A:oue e/tstona inoggi dentro di Roma dherst avanci sisa-iti nell' Indice generale delle Vestl-