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Piranesi, Giovanni Battista
Le Antichità Romane: Divisa In Quattro Tomi (Band 1): Gli avanzi degli antichi Edifici di Roma — Rom, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.1125#0110
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INDICE


DELL' ANTEPOSTA TAVOLA DEL MONTE CAPITOLINO.

L Monte Capitolino era attorniato da magnifici
Edifizj pubblici e privati. Sorgevano (òpra di esfe
due massì uguali di sàdb vivo, uno più spaziolb
dell' altro, il quale fu denominato Tarpeo, e ria-
bilito fin dalla edificazione di Roma per Rocca di-
fensiva, e poseia per Sacrario dell' Imperio, co] ta-
gliare all'intorno tutto quel che potea dargli la fa-
cilità dell' accedo, e col fortificarlo di sbstruzioni
di pietra, sùpplendo alla salita per una magnifica
scala di ben cento gradi, nella di cui cima fu lo
stessb mallo appianato e recinto di grossò e dop-
pio muro per lasciarvi framezzo gli anditi per le
Sentinelle, e vi fu situato il Tempio di Giove Ottimo DVlassimo. Ilmaslòpoimeno spa-
ziosò avea nella dia sòmmità i Tempi di Giove Feretrio, e di Marte Capitolino. Tra
j'uno, e l'altro di quelli malli, era il bosèo, detto l'Asiloofranchigia di Romolo.Al-
cuni de'moderni Scrittori vogliono che il Monte Capitolino folle cinto di mura all'in-
torno dell' uno e l'altro Clivo: ma son ricreduti della loro sòpposizione da Tacito nel 3
delle Storie ài §. 71., ove dice : Vix dura regresso in CapitoliUm Martiale: surens miles
aderat, nullo ditcejìbiqiiifqitc auSor, cito agviinc Forum si? imminentia Foro tempia
(cioèi contrallègnati nella Tavola co' numeri 46,47,87,90,e Cji.)prccterve8i, cri-
glint acianper adverfum colleraufqueadprimas Capitoline Arcisforcs (cioè lungo i
numeri45,82, 8.3, e 84). Erant aiitiquitus Porticusinlatere clividextrasabeuntibi/s
(i quali portici sono contradègnati nella Tavola fra' numeri So, Si, e S3): in quorum
teBum egrefji, faxistegulifque V itellianos deturbabant. "Ncque illismanns nisigladiis
armata, si? arcejsere tormenta aut mijjìlia tela, longum videbatur. Faces inprominen-
temporticumjecerc ( cioè ne' predetti portici ) ; &fequebatur ignem, ambuftafque Capi-
tola forcs penetrqjsent ( cioè la porta della Rocca notata col num. 4. ), ni Sabinus revul-
fas lindiquesìatnas decora majorum, in ipfo adita vice muri óbjecijfet. Tum diverfos
Capitola aditus invadunt, juxta locum asyli, fi? qua Tarpeja rupcs centum gradibtts
aditur; ( cosicché divertirono versòi numeri, 2,3,695, gli uni contrapporli all'asilo,
1' altro dinotante i medesimi cento gradi.
Imperciocché da quella narrativa non si raccoglie, anzi si efclude, che il Colle Capi-
tolino fosse circondato da mura, giacché i Soldati Flaviani dal Foro giunscro ufque adpri-
mani Capitolina Arcissorcs, senza dirli che penetradero mura di sorte alcuna. Ed in fat-
ti che altro indica Tacito col dire, che i Flaviani eri glint acìcm per adversum collcm,
sènnonchè, edendo il Colle desìiruito di mura, vi fu il bilògno che i Flaviani (i squadronas-
serù per impedirne ai Vitelliani l'accedo.' La sùpposizione poi dei moderni Scrittori in-
torno alle supposte mura nasee dallo sìessó pasiò di Tacito , ove si dice: Timi diverfos
Capitala aditus invadunt: cioègl'ingredì delle mura: ma ognun vede che qui si parla
del recinto sùrriferito della Rocca Capitolina notato nella Tavola col num. 6. (la qual
Rocca è Hata chiamata dagli Antichi indifferentemente col nome di Campidoglio) come
ben dimostranolesuslèguenti immediate parole: juxta locumasyli, &quaTarpeja ni
pes centum gradibus aditur,

"' 1 'ne^ ^ Punt' indicante 'a via de'
*-i Trionfatori, 0 sia il termine della
Via Sacra.
2. Portici Capitolini.
3. Cordonata perdove i Trionfatori en-

travano nella Rocca.
4. Ingrcsso della Rocca.
5. Vie coperte per le sèntinelle .
6. Torricelle della Rocca, e delle Mura.
7. Tempio di Giove Capitolino.
S, e 9. Sca-
 
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