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https://doi.org/10.11588/diglit.27076#0133
DIALOGO VI**
Sopra il Cclorito, e la Pratica^
sla. "ss' L gran desiden'o che hò dl esiere informato, co»
| me devo dispormi ptr bene imposiess'armi delcoT
JL lorito ini hà sollecitato il venire da voi.
Sarpl. Voi avete adeinpiuto al vostro dovere, perchè vi
dissì nel lasciarvi l’ ultima volta,che il desideriomio
era di rivedervi presto. Per tanto daremo inccmin-
ciamento col dirvi, che la natura è talmcnte miste-
riosa nel colorire le cose , che 1’ arte con gran fati-
ca, ed infiniti sudori si adopera per iscoprire gli oc-
culti modi. Però è necessario il riferirsi ad uno de";
migliori viventi Professori, che nel eolorito si d;ftingua
ptr vedere praticare la maniera dell’ impastare i colo-
ri, cioè framiscfiiarli, e così più agevolmente colla di
lui direzione, e confìglio disporvi ad intendere il ma-
neggio de’colori, che in questa maniera sorpasseretc
moltissime difiìcoltà, quali da voi solo non potrtstesu-
pcrare. ln fatti tanto è vero che il vedcre operare un
dipintore, massimamente se sia eccellente, cgh è il p-'ù
cssicace mezzo per sollecitamentc giugnere alla vtrapra-
tica del d pingere,che i medesimi celebri dipimori pre-
si da gelosia di non efìere da straordinarj taltnti ò u-
guagliati, o superati, non 1’ hanno ptrò più verace-
mente crcduto, quanto dall’ efler veduri attunlmento
efE operare. Però Tiziano cacc’ò il Tintoretto d'’ ,'a
Scuola pcr detta gtlosìa, il Domtnichino ftce lo st l^~
so col valtnte Ruggieri, e di molti altri sin il< cafì ft
trovano nella Storia Pittorica. Quindi il Tintorctto
per rifarsi del danno- ncU’ essergli proibito il v-dcre
Sopra il Cclorito, e la Pratica^
sla. "ss' L gran desiden'o che hò dl esiere informato, co»
| me devo dispormi ptr bene imposiess'armi delcoT
JL lorito ini hà sollecitato il venire da voi.
Sarpl. Voi avete adeinpiuto al vostro dovere, perchè vi
dissì nel lasciarvi l’ ultima volta,che il desideriomio
era di rivedervi presto. Per tanto daremo inccmin-
ciamento col dirvi, che la natura è talmcnte miste-
riosa nel colorire le cose , che 1’ arte con gran fati-
ca, ed infiniti sudori si adopera per iscoprire gli oc-
culti modi. Però è necessario il riferirsi ad uno de";
migliori viventi Professori, che nel eolorito si d;ftingua
ptr vedere praticare la maniera dell’ impastare i colo-
ri, cioè framiscfiiarli, e così più agevolmente colla di
lui direzione, e confìglio disporvi ad intendere il ma-
neggio de’colori, che in questa maniera sorpasseretc
moltissime difiìcoltà, quali da voi solo non potrtstesu-
pcrare. ln fatti tanto è vero che il vedcre operare un
dipintore, massimamente se sia eccellente, cgh è il p-'ù
cssicace mezzo per sollecitamentc giugnere alla vtrapra-
tica del d pingere,che i medesimi celebri dipimori pre-
si da gelosia di non efìere da straordinarj taltnti ò u-
guagliati, o superati, non 1’ hanno ptrò più verace-
mente crcduto, quanto dall’ efler veduri attunlmento
efE operare. Però Tiziano cacc’ò il Tintoretto d'’ ,'a
Scuola pcr detta gtlosìa, il Domtnichino ftce lo st l^~
so col valtnte Ruggieri, e di molti altri sin il< cafì ft
trovano nella Storia Pittorica. Quindi il Tintorctto
per rifarsi del danno- ncU’ essergli proibito il v-dcre