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Pistolesi, Erasmo; Guerra, Camillo [Ill.]
Il Vaticano (Band 6) — Rom, 1829

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https://doi.org/10.11588/diglit.8397#0161
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97

GALLERIA

D E I

QUADRI

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PICTVRA DEORVM INVENTVM

Filostr. Proem. Uh. i. de Immag.

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VJhi negasse che la Pittura fosse operazione manuale, molto senza dubbio si di-
lungherebbe dal vero j ma certamente non mentirebbe eziandio chi affermasse es-
ser ella una gentil fattura dell' ingegno e dell' animo. Anzi con gran fondamento
parlerebbe chi dicesse , che nel dipingere il minor pregio sia del pennello, sem-
plice esecutore di quant' ordina e figura prima la fantasia, la quale concepisce e
disegna talora cose tanto vive e perfette, che malamente le può colorire ed espri-
mer la mano. Da questo principio hanno origine le comparazioni fra la Pittura e
la Poesia, fra le opere dell' arte e le meraviglie della natura, e quel eh' è più
considerabile , fra la Pittura imitatrice , e X Onnipotenza creatrice di tutto il mon-
do. L' umano ingegno convien bene alla Pittura e alla Poesia, ed il medesimo è
proprio d' entrambi, perchè si occupano nell' imitare i veri oggetti esistenti sulla
faccia del globo. Plutarco a tal proposito ricordaci, che la poesia è una pittura par-
lante, la pittura una poesia muta, perchè ambedue rinvengono molte cose, e fin-
gono e mentiscono ce: l'una e l'altra accomoda i suoi ritrovati alla natura delle
cose \ non ostante feriscono più 1' animo quegli oggetti che si vedono, che quei
che si ascoltano. Orazio dice :

Segnius irritant animos demissa per aurem,
Quam quae sunt oculis subjccla fidelibus, at quae
Ipse sibi tradet spetactor.
 
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