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Pistolesi, Erasmo; Guerra, Camillo [Ill.]
Il Vaticano (Band 8) — Rom, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.8399#0314
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164 IL VATICANO

Anzi questi dottori (l), e specialmente sant'Ambrogio vogliono (2), che Aronne
non facesse altro , che una testa di Lue , e non tutta la figura poiché questo era
uso comune di rappresentare gli Dei con la testa d' animale, e non la sola Tside
e Anubi, ma anche molte altre, testificandolo Porfirio (3). Ai lati della mia dop-
pia figura vi sono due Acrotei, e ciò a rendere doviziosa la collezione egizia del
Vaticano in monumenti appartenenti all' Architettura , a quell' arte , sebbene fe-
conda in Egitto di opere che attestano anche al di d'oggi quanto fosse l'andamento
di questa nazione nell' immaginare e quanto mai la potenza ntll'esfgttire, pure ha
dovuto necessariamente invidiare a chi non pose giammai il piede sulle sponde del
Nilo la vista di quegli edifizi , che fanno estatico 1' osservatore. E il Vaticano mu-
seo malgrado ciò possiede un avanzo di questo genere , tenue sì, ma prezioso, in
un capitello proveniente da Tebe del secondo ordine d'architettura, e nello stile
più severo^ giusta la classificazione del Lepsius. E lavorato in pietra arenaria a for-
ma di fiore di loto aperto : porta con sè a prova della sua originalità vestigi del
color giallo, onde fu dipinto : tale era la costumanza in Egitto, cioè di dipingere
qualunque pietra soltanto, che non fosse delle atte a ricevere polimento $ fa di sè
bella mostra nella galleria delle Mummie.

In una cappelletta monohta , parola che equivale un solo pezzo, vedesi Isi-
de che allatta Oro, Tavola CXLVIII. Iside dea o semidea fu da prima sempli-
cemente riguardata per sorella e moglie di Osiride , e quindi regina dell' Amenti,
giudici infernali ma in seguito essendosi considerato Osiride pel principio d' ogni
buon essere sulla terra, e per ciò più volte preso pel Dio Rè o pel Sole , così I-
side si confuse sovente colla Luna , che quantunque presso gli antichi Egizi fosse
tenuta per divinità mascolina, sotto il nome di Pooh , pure per 1' opinione che
fosse altresì androgine od ermafrodita , fu anche riputata di genere femminino, e
quindi qual moglie di Rè o di Osiride, ed è appunto in tale qualità che molto fi-
gura nella storia d'Iside e Osiride supposta a Plutarco. In quella guisa poi che la
Dea Neith fu detta la gran madre de' numi, Iside venne chiamata la gran madre
degli uomini.

La più volte nominata tavola Isiaca , che venne depredata nel 1525, allor-
ché il contestabile di Borbone diede il sacco a Roma, passata quindi nelle mani
del cardinal Bembo, indi del duca di Mantova, di poi fatalmente perduta nel 1630,
quando le truppe imperiali s'impadronirono di questa città , ma di cui per buona
sorte ne rimase una incisione fatta dal valente intagliatore Enea Vico, ben ci
mostra l'importanza che gli Egizi davano a questa dea. Quivi Iside trovasi seduta
nel mezzo della tavola, e collocata in una specie di tempio monolite o di trono

(l) San Girolamo sopra il cap. /}• d'Osea, ed altrove. (3) Dell'astinenz. lih. 4- «col. 9. Non pochi icriltorl

(») Sant' Ambrog. ivi. traUarouo lo stesso argomento.

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