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DESCRITTO ED ILLUSTRATO 1 ì
sole } e a diradare le folte tenebre della notte , non meno che a mostrarne la
tranquilla bellezza , apparve quindi nel cielo Y argentea luna luminare minore e il
più vicino alla terra. Il sole e la luna sono collocati in alto : con le braccia ve
li pone } con le mani gli dà moto. Si è tanto sublimato Raffaello in esprimere
questa ammirabile operazione di Dio, che sembra potersi dire , che i suoi pensieri
Eran con lui , quando Y amor divino
Mosse da prima quelle cose belle.
Nel tempo stesso tutti gli altri pianeti e milioni e milioni di stelle seminarono in
guisa la bella volta celeste , che V istessa divina Sapienza nel contemplarne la
leggiadra e magnifica pompa si dilettò di qucll' opera e diede fine al giorno quar-
to, Tavola IV. Dopo avere in cotal guisa ornato Iddio il cielo e la terra, si rivolse al-
le acque e impose loro di produrre ogni sorta di rettili acquatici e di volatili che si
muovesser alti da terra. Penetrò e rimbombò l'imperiosa voce divina tra' vortici im-
mensi , tra i gorghi profondi del vastissimo oceano : ed ecco fra gli agitati flutti
del mare apparire 1' immensa balena , agitarsi fremendo la terribile foca , solle-
varsi mezzo fuori delle acque il veloce delfino , e fra mille mostri marini guizzar
lieta fra 1' onde 1' innumerabile e varia famiglia de' pesci : ecco a un tratto ron-
zar quindi per Y aria ogni sorta di mosche , e presso 1' aquila generosa, che spic-
cò sublimissimo il volo, e affissò il guardo nel sole , spiegar 1' infinito stuol de' vo-
latili le varic—pinte lor penne, e disciorre per gl' immensi campi dell' aere la soave
armonia del loro dolcissimo canto , quasi per render grazie all' eterno Creato-
re e tributare a lui il primo inno di gloria. A questa storia fa campo un ame-
nissimo, paese , con animali di diverse specie , a' quali il leone precede innanzi
come loro re j veggendosi nel principal sito la venerabile effige dell' Onnipotente
in piedi, vestita d' un panneggiamento tanto signorile e tanto adattato a' contorni del
nudo , che 1' arte non può idearsi cosa somigliante ; anzi le quattro figure del Faci-
tore sono immaginate con tutta la proprietà e maestà , che si conviene all' arbitro
dell' universo, secondo la varia circostanza da esprimersi, Tavola V. L' esecuzione
delle tre lunette , poiché la prima appartiene a Raffaello , si attribuisce a Giulio
Romano -, così Taja , Fea , Chattard.
■■■MHHcata risiede una finta finestra , in cui evvi dipinta una
v |j2 mi : nel fregio vedesi inciso il nome di Leone X j e so-
p §- ^i1^ i mezzo apparisce un angelo , che tiene fra le mani il
d§~ j^m pennacchi. Nel primo vano v' è espressa la forma/ione
co del primo uomo , Tavola VI. Fa teatro alla bella
mpagna ,
bre e luce ha per confine»
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sole } e a diradare le folte tenebre della notte , non meno che a mostrarne la
tranquilla bellezza , apparve quindi nel cielo Y argentea luna luminare minore e il
più vicino alla terra. Il sole e la luna sono collocati in alto : con le braccia ve
li pone } con le mani gli dà moto. Si è tanto sublimato Raffaello in esprimere
questa ammirabile operazione di Dio, che sembra potersi dire , che i suoi pensieri
Eran con lui , quando Y amor divino
Mosse da prima quelle cose belle.
Nel tempo stesso tutti gli altri pianeti e milioni e milioni di stelle seminarono in
guisa la bella volta celeste , che V istessa divina Sapienza nel contemplarne la
leggiadra e magnifica pompa si dilettò di qucll' opera e diede fine al giorno quar-
to, Tavola IV. Dopo avere in cotal guisa ornato Iddio il cielo e la terra, si rivolse al-
le acque e impose loro di produrre ogni sorta di rettili acquatici e di volatili che si
muovesser alti da terra. Penetrò e rimbombò l'imperiosa voce divina tra' vortici im-
mensi , tra i gorghi profondi del vastissimo oceano : ed ecco fra gli agitati flutti
del mare apparire 1' immensa balena , agitarsi fremendo la terribile foca , solle-
varsi mezzo fuori delle acque il veloce delfino , e fra mille mostri marini guizzar
lieta fra 1' onde 1' innumerabile e varia famiglia de' pesci : ecco a un tratto ron-
zar quindi per Y aria ogni sorta di mosche , e presso 1' aquila generosa, che spic-
cò sublimissimo il volo, e affissò il guardo nel sole , spiegar 1' infinito stuol de' vo-
latili le varic—pinte lor penne, e disciorre per gl' immensi campi dell' aere la soave
armonia del loro dolcissimo canto , quasi per render grazie all' eterno Creato-
re e tributare a lui il primo inno di gloria. A questa storia fa campo un ame-
nissimo, paese , con animali di diverse specie , a' quali il leone precede innanzi
come loro re j veggendosi nel principal sito la venerabile effige dell' Onnipotente
in piedi, vestita d' un panneggiamento tanto signorile e tanto adattato a' contorni del
nudo , che 1' arte non può idearsi cosa somigliante ; anzi le quattro figure del Faci-
tore sono immaginate con tutta la proprietà e maestà , che si conviene all' arbitro
dell' universo, secondo la varia circostanza da esprimersi, Tavola V. L' esecuzione
delle tre lunette , poiché la prima appartiene a Raffaello , si attribuisce a Giulio
Romano -, così Taja , Fea , Chattard.
■■■MHHcata risiede una finta finestra , in cui evvi dipinta una
v |j2 mi : nel fregio vedesi inciso il nome di Leone X j e so-
p §- ^i1^ i mezzo apparisce un angelo , che tiene fra le mani il
d§~ j^m pennacchi. Nel primo vano v' è espressa la forma/ione
co del primo uomo , Tavola VI. Fa teatro alla bella
mpagna ,
bre e luce ha per confine»
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