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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Editor]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0665
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e LA QVARTA RELATION E» 2,91
Ciar euf°Uer natore:&T quello al qual doueuano vbbidire, &T che i mendosi essi con IuijscaC'
1»5tiH s ^°tUtt' clllcS'1 Spagnuoli ch'io haueuo, dC quei di qlla terra,cV quanti più io ve ne
S^ serano alterati,ne mai più volsero seruir bene à Spagnuolo alcuno, anzi
&Ur Cu,anovcciO alcuni trouatiàcaso soli perle strade. ond'egli credeua che sifusserocon'
clea ^ a &r quanto fecero.ci come haueuano battuto lui dC color ch'erano con lui,cosi ere--
^0 f r Uaue'Ter battuti tutti gli altri sparsi, chi quadri là, perche si sìauano senza vn mini^
ten2 Petto di quella reuolunone, vedendo come insin allhora essi haueuano seruito loro
beij-ait^entimentodistar soggetti. Hauendomi Ognificato inoltre con quesì'auiso della ri^
J)ju 11 dei naturi di quella prouincia,8£sapendo le uccisioni di quegli Spagnuoli, quanto
j c> 10 potetti,lpedi) (libito cinquanta caualli,èV cento fanti ballestrieri, cV seioppettie
Sstu j11113111"0 pezzi d artiglieria, con assai poluere Se munitione, sotto vn Capitano Spa^
iloci} ^ COn altri dua di qsta città,quindici mila huomini g vno. comandando esso Capita
^5 C Con ^ maggior fretta ch'ei potesse arriuasse in qlla prouincia,et s'affa ticasse d'entrami
Steb?lntrattenerlìaltroue,nólo sforzando gran necessità, sino ad arriuar alla terra di sanco
porto:à saper nuoua de gli habitatori cV gente ch'io vi haueo lasciato.Potendo
frett^ c^e fusiero assediati in qualche parte,cYacciò che desse lor soccorso.ilche fu cosLcV s'af
, 'uo?i Capitano quanto più può te : cV entrò nella prouincia: cV cobattorono con lui in dua
!"it,-Q dandoli Dio vittoria,seguimarcciando per insin ch'egli arriuòà qlla terra, doue è
^fesr° Vennc^ua caualli 8C cento fanti, tenuti quiui assediati:cV còbattuti sei ò sette volte:ma
°'{re HC°n a'cum pezzi d'artiglieria che haueuano. ancor che! poter loro non eradi più
^ .endersi} ne anche con poca fatica. ÒC sei Capitano ch'io mandai indugiauatre di,
lo v V!^ana restato huomo di loro.che hormai moriuano tutti di fame,cY haueuano manda
UuQ n'gantino,di quei nauiliche condusselà l'Adelantado, alla Veracroce, per darmi la
VCtt a di là,che per altra via non poteuano:cV per vettouagliarsi con quello, come dapoi si
*>i se°Uaghorno: ben che erano di già siati soccorfì dal la gete ch'io haueuo lor madato, Qui- Timaquil-
^^P^OjCome la gente lasciata da Francescode Garayinvn luogo detto Tamaguilche,
fotQlri a cento Spagnuoli à pie 5C a cauallo:i quali erano siati tutti morti,non ne sendo scap-
1^ Più che vno indio,dell Isola di Giamayca:il qual si fuggi su per imoti.da il quale s'infor ciamaic*
^H^Ocome glihaueanosoprapresidinotte.cVtrouossiper conto,esser morti della gente «ol».
scj^delantado dugéto ÒC dieci huomini : ÒC quarantatre de gli habitatori.ch'io haueuo la-
che ^quella terra,iquali andauano peri luoghi raccommandatiàloro,cVcredesi ancora
^alp°n° più di quei dell'Adelantado, che di tutti non si ricordano.con la gente menata
tiitto^apitano,&: che'l luogotenéte ÒC capo di giustitia haueuano nella terra, li trouarono i
^io 0ttarita caualli,cV partiti in tre parti fecero tal guerra in quella prouincia, che è fecer
^ ^ • °'tre a' vu'g° da quattrocento tra Signori òC huomini principali, i quali tutti,cioè t
^U^ll'P3" h abbruciorno per giustitia, hauendo confessato com'essi erano siati i motori dt ^"Tori
a guerra, ÒC che qualunque di loro s'era trouato alla morte, 6 egli haueua morti de gli iu cirostb-
u°h» ilchc fatto liberorono de gli altri che haueuano prigioni, co quali ridussero la bruciati.
^Ij^j?^ habitation de suoi luoghi.cV prouide il Capitano a quelli di nuoui Signori a nome
»lo ^ ^aesta vostra in persona di quelli che secondo il cosiume loro persuccessione douea*
c0tì ,c,"editargh'.In quest hora ho riceuuto lettere dal medesimo Capitano ÒC d'altri che sono
Kk\i rl^n auiso,che horamai,a Dio gratia,tutta la prouincia è pacifica ÒC lìcura,cV i prouirt
Qer«onobenc:&: credo cheldisturbo della rissa passata f?rà pace per tutto sanno,
aeda la Maestà vostra,che queste nationi sono tanto solleuabili,che qual si voglia noui-
^'V ?Parato di solleuation che veggano, le comtnuouc.però che di già era lor in consue-
»lonj r'bellarsi,&: solleuarfì contrai lor Signorine vederanno maioccafìonia questochc
Co^^mo.
e 'l Cortese cotnjsrdti cinqut nduilij & brigantino & fatto quattrocento huomini li mand&al
^*po outr promontorio dHtbuere & con che ordine & perche cagione,&ducati ottomtla al-
I0 , $tfnl* della Cubale prouistoni et efyedit ioni fatte per [coprir nuout paesi,et ~Varte nationu
, ^(J0 pl'si ne i precedenti capitoli come al tempo ch'io hebbi nuoua dell'arriuo dell'Addane
^r al ranc^sco de Garay a quel fiume di Panucò,io haueuo in esser armata ò gente da man^
^ase ?aP° ò promontorio de Hibuere : 8>C le cause che mi moueuano a questo . da che si so^
c Per tal arriuo, credendo ch'elso Adelantado d'authorita propria si volesse metterà
Viaggi vol.3% 00 isj possedere
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