DEL S* FERNANDO CORTESE j, P
possedere il paese,a che volendo io resistere,s'egli I'hauesse fatto, mi fu necessario tcner ^
la gente. Dopo finita quella speditione con lui.se ben mi seguiua spesagrade nel soldo ,
rinarijcV fornimenti per nauilrj,cV nella gente che vi douea nauigare: parendomi che a %^
voitra Maesta,nc fulse molto ben seruita, perseuerai nel mio primo,pposito,cV còpe^1 ^
nauilrj oltrea qlli ch'io haueuo,che furono cinque più grossi,cV vn brigantino,^ &cl " $
tro cento huomini.i quali forniti d'artiglieria munitioni ÒC arme, ÒC d'altre robbe & ye\ ^
glic.oltre à quello di che furono proueduti in qllo luogo : io madai à dua mici farnig113 ^
d'otto mila ducati d'oro,all isola di Cuba:acciò che si còperassero caualli òC robbe si da P ^
in q nello primo viaggio, come gche temettero in punto da caricar i nauilsj alla tornata* ^
che non resiasero di far leffetto a che io li mandauo,per mancamento di cosa alcuna'^- ^
che in sui principio, per mancamento di robbe non faticassino gli huomini del P3C^.Lssi
più tosto gli dessino essi di quel che portauano,che togliessino il loro.Con tal ordine u ,s
partiti dal porto di san Giouanni di Chalchiqueca, alli vndici di Gennaro m d x x i 111 ' ^
andarsene all'Habana,che è la punta dell'isola di Cuba,doue lì hanno da fornire di tutt(yjjv
Io che mancherà loro,cV specialmente de caualli, ÒC quiui vnire li nauilrj,&: dipoi con jj
neditione di Dio seguire il loro viaggio verso il detto paese : ÒC arriuando al primo p°r q $
essa,saltare in terra,cV sbarchare tutta la gète,caualli ÒC munitioni ÒC concio che porto»- lQ
detti nauilsj.&dipoi nel miglior fìto che parraloro, fortificarli con sua artiglieria che p, s/ >
no molta ÒC buona,cV fondarui vna popolatione : ÒC subito le tre naui maggior cn ^ ^gs'
dite per l'isola di Cuba, al porto della città della Trinita,per esier luogo migliore da ser j
uisi:douehabbi da restarevno de mia creati per farprouisione delle cose che li sussl
l)isogno,cV che ! Capitano mandassi arrichiedere. gli altri nauilsj più piccoli,cV il briga11 ,
col Piloto maggiore ÒC con vn mio cugino lor Capitano detto Diego hurtado,debbanj?, ^
seorrere tutta la rimerà del Porto dell'Ascensione, inuestigando di quello stretto che ^
dcesserui:c¥ vi si fermino tanto che non redi lor più da veder cosa alcuna, & vedtf^^j
I'haueranno,ritornarsene douesaràil sudetto Capitano Christophoro Dolid.cV di $
vno de nauilfj mi auiserannodiquel c'haueranno ritrouato, cY ch'etto Dolid hauera ^
to del paese ÒC che li sarà succesib in quello, acciò che di tutto io possi dar copioso a^1 ^
Maesta vostra. Io dissi ancora qualmente io haueuo gente per mandar con Pietro <,s
uarado à quelle città d'Vclaclan,cV Guatemala:delle quali ho fatto métione ne capi'10,■
sati,& ad altre prouincie,delle quali ho notitia che sono innanzi a quelle,cV come s'^C0P
sedutoperl'arriuo del detto Adelantado Francesco de Garay. ÒC perch'io teneuo g'3 $
molta spesa,si de caualli ÒC arme, ÒC artiglieria ÒC munitione,come di denari dati per (°a ^
tione alla gente. ÒC perche io credo che di ciò nostro Signor Dio, ÒC la Maesta voli*3 ll3
da tenrsi molto seruiti: ÒC perche secondo la notitia hauuta, io penso seoprire per quel'3 ?r(/ >
te, di molti'A molto ricchi òC Grani paesi,8<: di moke ÒC varie nationi, son ritornato a pf J,s
, uerar nel mio primo proposito.cV oltre di quel che prima s'era prouisto per tal viagg101
feci la prouilione ad elso Pietro d Aluarado, 8C lo spedsj di quella città
del m d x x 11 r. ÒC condusTe seco cento venti da cauallo, con li quali ÒC li carriaggi c.^'
cento ÒC settanta caualli.óV trecento fanti.tra li quali sono cento trenta ballestricri ÒC |c ^
pettierijcVconduceaanchequattro p ezzi dar tegliaria, con aliai poluere ÒCmuniu0 $
ne andauano seco alcuni huomini segnalati: si de natiuidi quella città: come
quello contorno,^ con loro dell'altra gente,non però molta-g esTer tanto lungo il vl.a,.B
Delgiunger di Pietro d.Aluarado nellaprouincia Teckantepeque.quello che si troni hauer fpes0
teseper il bisogno delle guerre,Del paese acquijìato l/erso limare di Tramontana & per drn&c
à megiorno Jel guerreggiar de popoli Ciaputechi & Messt ,& delle genti
mandate contro, quelli. .^{h
TechanK- Ho hauuto nuoua di loro, qualmente alli dodici di Genaro di quell'anno erano arr» a
peque prò- neua prQuincia di Techantepeque,cV che andauano sani. piaccia à nostro Signor Dio ^0
darli tutti, secondo ch'egli ne sia seruito. che ben credo io come è vanno indirizzati a ^
seruitio,&: nel rcal nome di vostra Maesta,non possin mancar di prospero ÒC buon $
loaldettopedrocómisi ancora ch'egli hauesse particolarcura di darmi piena ÒC par1'■ 0,
notitia delle cose che gli accadesiero di là,acciò che si potessero mandar a comunicar co ^
(Ira Altesza,Et ho g cosa molto certa/econdo gli auisi cV^disegni ch'io ho di quel paei^
possedere il paese,a che volendo io resistere,s'egli I'hauesse fatto, mi fu necessario tcner ^
la gente. Dopo finita quella speditione con lui.se ben mi seguiua spesagrade nel soldo ,
rinarijcV fornimenti per nauilrj,cV nella gente che vi douea nauigare: parendomi che a %^
voitra Maesta,nc fulse molto ben seruita, perseuerai nel mio primo,pposito,cV còpe^1 ^
nauilrj oltrea qlli ch'io haueuo,che furono cinque più grossi,cV vn brigantino,^ &cl " $
tro cento huomini.i quali forniti d'artiglieria munitioni ÒC arme, ÒC d'altre robbe & ye\ ^
glic.oltre à quello di che furono proueduti in qllo luogo : io madai à dua mici farnig113 ^
d'otto mila ducati d'oro,all isola di Cuba:acciò che si còperassero caualli òC robbe si da P ^
in q nello primo viaggio, come gche temettero in punto da caricar i nauilsj alla tornata* ^
che non resiasero di far leffetto a che io li mandauo,per mancamento di cosa alcuna'^- ^
che in sui principio, per mancamento di robbe non faticassino gli huomini del P3C^.Lssi
più tosto gli dessino essi di quel che portauano,che togliessino il loro.Con tal ordine u ,s
partiti dal porto di san Giouanni di Chalchiqueca, alli vndici di Gennaro m d x x i 111 ' ^
andarsene all'Habana,che è la punta dell'isola di Cuba,doue lì hanno da fornire di tutt(yjjv
Io che mancherà loro,cV specialmente de caualli, ÒC quiui vnire li nauilrj,&: dipoi con jj
neditione di Dio seguire il loro viaggio verso il detto paese : ÒC arriuando al primo p°r q $
essa,saltare in terra,cV sbarchare tutta la gète,caualli ÒC munitioni ÒC concio che porto»- lQ
detti nauilsj.&dipoi nel miglior fìto che parraloro, fortificarli con sua artiglieria che p, s/ >
no molta ÒC buona,cV fondarui vna popolatione : ÒC subito le tre naui maggior cn ^ ^gs'
dite per l'isola di Cuba, al porto della città della Trinita,per esier luogo migliore da ser j
uisi:douehabbi da restarevno de mia creati per farprouisione delle cose che li sussl
l)isogno,cV che ! Capitano mandassi arrichiedere. gli altri nauilsj più piccoli,cV il briga11 ,
col Piloto maggiore ÒC con vn mio cugino lor Capitano detto Diego hurtado,debbanj?, ^
seorrere tutta la rimerà del Porto dell'Ascensione, inuestigando di quello stretto che ^
dcesserui:c¥ vi si fermino tanto che non redi lor più da veder cosa alcuna, & vedtf^^j
I'haueranno,ritornarsene douesaràil sudetto Capitano Christophoro Dolid.cV di $
vno de nauilfj mi auiserannodiquel c'haueranno ritrouato, cY ch'etto Dolid hauera ^
to del paese ÒC che li sarà succesib in quello, acciò che di tutto io possi dar copioso a^1 ^
Maesta vostra. Io dissi ancora qualmente io haueuo gente per mandar con Pietro <,s
uarado à quelle città d'Vclaclan,cV Guatemala:delle quali ho fatto métione ne capi'10,■
sati,& ad altre prouincie,delle quali ho notitia che sono innanzi a quelle,cV come s'^C0P
sedutoperl'arriuo del detto Adelantado Francesco de Garay. ÒC perch'io teneuo g'3 $
molta spesa,si de caualli ÒC arme, ÒC artiglieria ÒC munitione,come di denari dati per (°a ^
tione alla gente. ÒC perche io credo che di ciò nostro Signor Dio, ÒC la Maesta voli*3 ll3
da tenrsi molto seruiti: ÒC perche secondo la notitia hauuta, io penso seoprire per quel'3 ?r(/ >
te, di molti'A molto ricchi òC Grani paesi,8<: di moke ÒC varie nationi, son ritornato a pf J,s
, uerar nel mio primo proposito.cV oltre di quel che prima s'era prouisto per tal viagg101
feci la prouilione ad elso Pietro d Aluarado, 8C lo spedsj di quella città
del m d x x 11 r. ÒC condusTe seco cento venti da cauallo, con li quali ÒC li carriaggi c.^'
cento ÒC settanta caualli.óV trecento fanti.tra li quali sono cento trenta ballestricri ÒC |c ^
pettierijcVconduceaanchequattro p ezzi dar tegliaria, con aliai poluere ÒCmuniu0 $
ne andauano seco alcuni huomini segnalati: si de natiuidi quella città: come
quello contorno,^ con loro dell'altra gente,non però molta-g esTer tanto lungo il vl.a,.B
Delgiunger di Pietro d.Aluarado nellaprouincia Teckantepeque.quello che si troni hauer fpes0
teseper il bisogno delle guerre,Del paese acquijìato l/erso limare di Tramontana & per drn&c
à megiorno Jel guerreggiar de popoli Ciaputechi & Messt ,& delle genti
mandate contro, quelli. .^{h
TechanK- Ho hauuto nuoua di loro, qualmente alli dodici di Genaro di quell'anno erano arr» a
peque prò- neua prQuincia di Techantepeque,cV che andauano sani. piaccia à nostro Signor Dio ^0
darli tutti, secondo ch'egli ne sia seruito. che ben credo io come è vanno indirizzati a ^
seruitio,&: nel rcal nome di vostra Maesta,non possin mancar di prospero ÒC buon $
loaldettopedrocómisi ancora ch'egli hauesse particolarcura di darmi piena ÒC par1'■ 0,
notitia delle cose che gli accadesiero di là,acciò che si potessero mandar a comunicar co ^
(Ira Altesza,Et ho g cosa molto certa/econdo gli auisi cV^disegni ch'io ho di quel paei^