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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0411

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^ DELLE INDIE LIBRO XV, 164
'ucejit ^r°Pr,a 'oro: & hanno gli occhi piccioli ì proportione del corpo, ma molto chiari, ÒC
Hi;Cjlel)^0me quelli di Spagna. Sono ancho qui medessmamente certi altri vccelli nottur-
1uatu mano mozzuoli, dC sono piccioli, come le emette, ÒC i gosi, che si son detti, ÒL al-
0 ancho minori,cY hanno gli occhi à punto à ql modo,come gli hano qlh di Cartiglia.
D"\no Eccello,ò quasi mostro sra.gli altri ,che in cjueita, & nelle altre 1sole
^ sil/ede. Cap. Vili,
alt,.e°rVT°*ut0 Orbare per quello vltimo Capitolo de gli vccelli, che sono in quella, ÒC nelle
Hto < rconstan"
,vno vccello assai raro,cV nuouo à gli occhi miei,cY da me non mai più
lii0 , >ne lett0«Et al parer mio quella è una cosa notabile,cY marauigl/osa, ÒC s'è qui in quelli
»le q ni "\olte volte villa. Quello è vno vccello grande quato una grossa gauia, ÒC ha le pen
^0>m ^uel niodo,di bianco mischiato di pardil!o:cV il becco medeslmamente à quel mo-
W0 5^iu acuto • Quello si può dire uccello di rapina, ÒC in terra ÒC in acqua : per che cosi si
èCo^antenere cacciando in terra,come nel mare,cY ne'fiumi.Ha il pie manco,come anatra,
ksit ^'a'tri uccclli,che uiuono in maretcY con quello pie si ferma nell'acqua, quado uuo
»\q Ul^a alla guisa di una papera in pie:Hail piede,ò la mano dritta da presa, come la soglio
ipe(-a.uer5 i buoni allori,ò i sacri,ò altri uccelti,che meglio di unghie armati lliano: ÒC quàdo
^Ult1 ni^tano fa previo alla superfìde dell'acqua,quelto marauiglioso uccello si lascia cadere
si ^ ^°nde uolando ua,cV con quelle forti unghie del pie diritto afferra il pesce:cY se uuole,
lefai.o0Pral'acqua, pollo cY quieto con quel pie piano, ÒC si mangia la caccia: cY se non uuo-
' ia la caccia, la mangia nell aria à uolo,
piace di fermarsi. Io non ho mai uilto,

f^j. — «».*JM« ) ^WA^V W VW^V!»*^.-.^----—'7—— « —--^-----------•-------------
Ò pue c°si,u alza su à uolo, ÒC portandolcne fra l'unghia la caccia, la mangia nell aria à uolo
^ C ^°Pra un scoglio,ò sopra un arbore,doue più li pi
CeUi dt0>n^ "etto co*a c0^ strana'ne c°si appartata da queIlo,che ueggiamo in tutti gli altri uc
% • mondo:perche,comehodetto,quello uccello è da terra,cY da mare,che gia,come al-
tri* r^'diconceeli ancho la caccia in terra,&: si mangia alcuni uccelli piccioli,ò lacerte,cx al
1 n &n ■ /-^ n.-_____n.r.r_______il ••5>r> i. _____n.~.-r~

l5 J^ili cose terrellri. Quelli uccelli si sono ueduti ÒC si ueggono mol
in quella di San Giouanni,& nelle altre di quelle Indie, cY i ci
Qridiacaua»

Ite uolte in quella iso^
chrilìiani li chiamano
acqua»

£>ELLA NATVRALE ET GENERALE
Historia delle Indie Libro qirintodecimo, doue si

tratta de oli animali inietti ♦

IL PROHEMIO.


Li animali insettilo recinti,come sono le cicaleje formiche, le vespe, 6Y limili,
saranno la materia di quello quintodecimo libro, ÒC come Plinio dice, fu opi-
nione di alcuni,che qili animaletti non hauesfero sangue, nè respi'rassero . Gli
chiamarono gli antichi,insetti:per che sono à vn certo modo mozzi, o citi nel
collo,ò nel petto,ò nelle altre parti delle giuture loro. Si marauiglia molto Pli-
'e!0 C°me in cou pieciola cosa possa essere ragione nè potentia alcuna, ÒC reputa inestricabi-
^'[JcOmprehensibile la perfettione di loro.per che dice quelle parole, come puote la natu
l'0<j llocare ÒC porre tanto sentiméto nel zanzale:come li diede la vista,come il gullo, come
COnde gli ingenerò cosi terribile voce,à comparatone di cosi picciolo corpof Con
tó^fca gli attaccò le ale ne'fìanchi, ÒC li fece quelle lunghe gambe, e'1 ventre digiuno, ÒC
chc ^et-os0 del sangue humano ( ò con che artificio gli aguzzi il puntello, che è tanto sonile,
ilo t n n ^ vede,cV è atto à forare la pelle per succiarne il sangues Che denti (come ne fa il suo
je lrtloniaza)ha la natura dati al tarlo,'per potere forare ÒC pertugiare qual si voglia du-
le st^?0' ° per che ha voluto,che di legno si pasca,{Y viuac'Ma noi altri ci marauigh'amo del
^c't, ^e gli Elephanti,su le quali portano le torri intiere, 8>C de'colli de'tori, òV della rapina
. ciolj^ri)^ de'crini de'leoni,cV non miriamo dall'altro canto,che la natura ha cosi dotati i pie-
^)Ue||COrne i gradi animali. Et per quello prega Plinio nel principio del suo vndecimo libro,
V%1 l C'le ^e e co^e leggeranno,che se ben molti di quelli animaletti sono in dispregtò,non
5 n° hauere à schifo le cose, che di loro referira: per che nella contèplatione della natura
Viaggi vol.3% x ùrj non
 
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