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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0793

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R E LAT I ONE» iss
* dentro ,&Tcon lui Stephano à sette del mese pattato di Febraro, quando mi parti da loro
Jasciai in poter di più di cento Indiani di Petatlan, 5C da quel capo che erano venuti, por-
gano il Padre in palma di mano,facendoli tutti i piaceri che possibilifoste: no si potria di
Mandar ne dipingere la Tua intrada meglio di quello che siato sattoin tutte le relation! fatte
P?r mie lettere incompostela& in san Michiele le scrissi le maggior che potettero esser ♦ &C
*^chor che sian la decima parte è gran cosa.con queita mando V, S. vna lettera che ho rice-
vuto da detto padre, mi dicono gl'Indiani, che tutti iui l'adorano, cV co si credo che 1 porria
ndar due mila leghe auanti,dice che trouando buon paese mi seriuera, non vi andero senza
ar'o sapcre à vostra Sigora:spero in Dio che per vna parte 6 per l'altra siamo per trouar alcu
^ buona cosa,
Lettere scritte dal illvstissimo
Signor don Antonio di Mendo-zza, Vice Re della nuoua Spagna,
alla Maesta dell'Imperadore

Belli Cauallicri quali conlor gran danno si sono assaticati perscoprire il capo della terraferma
dellamoua Spagnal/erjo tramontana Jl gionger del Va^cjue^con sra Marco à san
Michel di Culnacan con commifsione à quelli Regenti di afsicurare & non
sarpiu fchiamgli Indiani,

x TElIe naui panate nellequali fu Michiel di Vsnago], scrissi alla Maesta vostra, come ha-
\ ueua madato duoi religiolì dell'ordine di san Francesco à discoprir il capo di qsta terra
jerina eh e corre alla parte della Tramontana,cV oche la sua andata è successa di maggior qua-
nta di quel che si pensaua,dirò qsta materia dal suo principio» Vostra Maesta debbe hauer
j^moria quante volte le ho serino ch'io defìderaua saperdoue finilTe quella prouincia del-
s nuoua Spagna per esser co{~i gran pezzo di terra, &C non hauersi notitia di quella, 8C non
'°n slato io solamente che ho hauuto quo desiderio, perche Nugno di Gusman vsei di qsta
citta con quattrocento huomini à cauallo,et quatordici mila huomini da pie delli naturali di
1uestelndie,la miglior gente cV meglio ad ordine che si habbia vistoin queste parti, c\: fece
l*nto poco con loro che quasi tutti si consumorono nella impresa,cV non potè penetrarne
^per più del panato :dopo questo stando il detto gouernator nella nuoua Galitia mando al-
sine volte Capitani con genti da cauallo,liquali nò fecero maggior frutto di quello che egli
-jaueuafatto.Similmente il Marchese de Valle, Hernando Cortese,madò con vn Capitano
naui per (coprir la costa, laquale naue & lui insieme si perdettero. dipoi tornò à mandar
^ a'tre due naui, vna dellequali si separo dall'altra,cV il Piloto con alcuni marinari s'impatroni-
*pno della naue,et ammazzorono il Capitano: ratto qsto arriuorono ad vna Isola,nellaqual
^montando il Piloto con alcuni marinari,gHndiani della terra gli ammazzorono,et prese-
r° h barca,cV la naue ritornò con quelli ch'erano rimali in essa alla costa della nuoua Galitia,
*j°ue dette al trauerso. De gli huomini che vennero in questa naue,hebbe notitia il Marche
se della terra che haueuan diseoperto, 8c all'hora ò per diseontento che l'haueua col Vesco-
[f0 di san Dominigho,5r degli auditori di questa real audientia, ò veramente g esserli succes-
'° tanto prosperamen te tutte le cose in questa nuoua Spagna senza guardar di hauer mag-
gior certifìcatione di quello ch'era in quella Isola con tre naui, cV con alcune genti da pie 3C
j!a cauallo non molto ben prouisto delle cose necessarie,se nando à quel cammino, ilqual gli
'uccesse tanto àrouerso da quello che pensaua, che la maggior parte della gétechegl'haue-
}*a seco li morisTe di fame, 8c anchor che gl'hauessi naui,cV la terra molto propinqua con ab-
b°ndantiadivettouaghe,maipero potè trouar modo di poterla conquistare, anzi pareua
CneDio miracolosamenteglelaleuastedauanti, 6C senza far altro se ne ritornò àcasa.Dopo
S^efìo hauendo qui in mia compagnia Andrea Dorantesche è vno di quelli che furono
c°n l'esserato di Pamphilo Na rbaez, praticai con lui molte volte, parédomi che poteua far
pan seruitioà vostra Maesta,mandandoIo con quaranta ouer cinquanta caualli per saperil
ecretodi quelle partii hauendo à ordine quel ch'era necessàrio perii suo cammino, Se"
Peli molti danari per questa causa,non so come la cosa si disfece, dC cesso di farsi tal impresa,
Viaggi vol.30. ' yy irj 8>C delle

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