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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0922
4X0
AL CHRISTIANISSIMO RE DI FRANCIA
FRANCESCO PRIMO,
Relationedi Giouanni da Verrazzano Fiorentino della terra per
lui {coperta in nome di iùa Maefìà ,icritta in Dieppa,
adi S, Luglio» m» p» xxini,
on scrissiàV.Maesià Christian iss. re dopo la fortuna
hauuta nelle parti Settentrionali,di quanto era delle quattro Na
ui seguito,da V, M. mandate à discoprire nuoue terre per 1 Ocea
no j credendo che di tal successoconuenientemente la fosse siata
informata, Hora per la presente le darò à quella notitia,come dal
l'impeto de venti con le due Naui, Normanda, dC Delfina, fum-
mo constretti cofì mal conditionate come siritrouauano scorrerc
nella Bretagna,doue poi che furono secondo il bisogno raccòcia
te,& ben armeggiate,per i liti di Spagna ce n'andammo in corso»
il che V, M. hauerà inteso per il profitto che ne facemmo. Dipoi
con la Delfina sola si fece deliberatione scoprir nuoui paesii, per non lasciar imperfetta la già
minciata nauigatione:Il che intédo hora a V osfra Maestà raccontar e,accioche di tutto il suc-
cesso sia consapeuole.
Alli xvii» Gennaro m» d, xxiiii» Dio gratia partimmo dal scoglio dishabitato,'
propinquo alinola di Madera che è del Serenissimo Re di Portogallo3con huomini cinqua
ta, di vettouagIia,armi,cV al tre munitioni nauali per otto mesi ben proueduti, dt per Poneni
te nauigando con vento di Leuante assai piaceuole, in giorni venticinque corremmo leghe
cinquecento:cValli zo„ Febraro fummo asTaliti da vna fortuna tanto aspra,&f horribile,qua-
to mai alcun altro nauigante passasse,dalla quale con il diuino aiuto,&: bontà della naue, ac-
compagnata con la felicità del suo nome,fummo Iiberi:8c" il mare abbonacciato,con prosile-
rò vento seguimmo la nostra nauigatione verso Ponente,pigliando alquanto del Settentrio
ncidC in altri giorni z5, scoremmo più oltra leghe, 400, doue scoprimmo vna terra nuoua
non più da glantichi,ne da moderni vista, dC à prima vista dimostrauasi alquanto bassa: ma
approssimandosi poi ad vn quarto di lega cognoscemmo quella,per li gradissimi fuochi che
ai ìito del mare faceuano, esser habitata, OC vedemmo che correua verio mezzo di: cercado
in lei ritrouar Por to,per poter sorgerei fine di hauer di lei cognitione, per cinquanta leghe
nauigammo in vano.sic" visto che di continuo correua verso mezzo di, deliberammo ritor-
C nar adietro verse Tramontana: doue nella medesima disficultà ci ritrouamo, al fine del tre-
uar il porto disperari/orgemmo nella costa,cVT mandando il batello a terra,vedemmo molte
gemi, quali veniuano al lito del mare,&: vedendoci approssimare,fuggiuano: 8C alcune voi
te fermandofì si voltauano adrieto,8c" con grande admiratione ci riguardauano : Iiquali, poi
essondo con cenni da noi assicurati,alcuni di loro s'accostarono al mare,mostrado nel veder-
ci non poca allegrezza^ marauigliandosi di nostri habiti, effigie, &C bianchezza:con varsj •
segni ci dimostrauano doue col batello douessimo più commodamente arriuare à terra, osfe
rendoci anchora delle lor cose da mangiare. Hora di quanto della lor vita & costumi potem
imo conoscere,ne darò co breuità notitia à V,M, chriiìianissima» Vanno quelle genti del
tutto nude,& solo le parti vergognose cuoprono có alcune pelli di animali simili à martori»
attaccate ad vna cintura di herba (sretta, 8c he tesTuta,&: co varie code d'altri animali adorna-
tacene circundandogli il corpo gli pendono fino alle ginocchia ♦ di loro alcuni portano ghir
lande di penne dvccegli. Sono di color berrettini,^ non molto dalli Saracini differenti,co
capelli neri,foIti,8<; non molto lunghi,quali insieme vniti legano drieto la teisa,et li portano
tri forma d'vna picciola coda, sono di membri ben proportionati,di mediocre statura,&T più
tosto alquato maggiori di noi:nel petto larghile braccia disposse,le gambe òC altre parti del
corpo ben composte, SC non hanno altro diffetto,saluo che nel viso tendono alquanto in lar
ghezza,nonpero tutti, perche a molti vedemo il viso profilato, gli occhi neri, & grandi,
Viaggivol,5% ggg ùsj con
AL CHRISTIANISSIMO RE DI FRANCIA
FRANCESCO PRIMO,
Relationedi Giouanni da Verrazzano Fiorentino della terra per
lui {coperta in nome di iùa Maefìà ,icritta in Dieppa,
adi S, Luglio» m» p» xxini,
on scrissiàV.Maesià Christian iss. re dopo la fortuna
hauuta nelle parti Settentrionali,di quanto era delle quattro Na
ui seguito,da V, M. mandate à discoprire nuoue terre per 1 Ocea
no j credendo che di tal successoconuenientemente la fosse siata
informata, Hora per la presente le darò à quella notitia,come dal
l'impeto de venti con le due Naui, Normanda, dC Delfina, fum-
mo constretti cofì mal conditionate come siritrouauano scorrerc
nella Bretagna,doue poi che furono secondo il bisogno raccòcia
te,& ben armeggiate,per i liti di Spagna ce n'andammo in corso»
il che V, M. hauerà inteso per il profitto che ne facemmo. Dipoi
con la Delfina sola si fece deliberatione scoprir nuoui paesii, per non lasciar imperfetta la già
minciata nauigatione:Il che intédo hora a V osfra Maestà raccontar e,accioche di tutto il suc-
cesso sia consapeuole.
Alli xvii» Gennaro m» d, xxiiii» Dio gratia partimmo dal scoglio dishabitato,'
propinquo alinola di Madera che è del Serenissimo Re di Portogallo3con huomini cinqua
ta, di vettouagIia,armi,cV al tre munitioni nauali per otto mesi ben proueduti, dt per Poneni
te nauigando con vento di Leuante assai piaceuole, in giorni venticinque corremmo leghe
cinquecento:cValli zo„ Febraro fummo asTaliti da vna fortuna tanto aspra,&f horribile,qua-
to mai alcun altro nauigante passasse,dalla quale con il diuino aiuto,&: bontà della naue, ac-
compagnata con la felicità del suo nome,fummo Iiberi:8c" il mare abbonacciato,con prosile-
rò vento seguimmo la nostra nauigatione verso Ponente,pigliando alquanto del Settentrio
ncidC in altri giorni z5, scoremmo più oltra leghe, 400, doue scoprimmo vna terra nuoua
non più da glantichi,ne da moderni vista, dC à prima vista dimostrauasi alquanto bassa: ma
approssimandosi poi ad vn quarto di lega cognoscemmo quella,per li gradissimi fuochi che
ai ìito del mare faceuano, esser habitata, OC vedemmo che correua verio mezzo di: cercado
in lei ritrouar Por to,per poter sorgerei fine di hauer di lei cognitione, per cinquanta leghe
nauigammo in vano.sic" visto che di continuo correua verso mezzo di, deliberammo ritor-
C nar adietro verse Tramontana: doue nella medesima disficultà ci ritrouamo, al fine del tre-
uar il porto disperari/orgemmo nella costa,cVT mandando il batello a terra,vedemmo molte
gemi, quali veniuano al lito del mare,&: vedendoci approssimare,fuggiuano: 8C alcune voi
te fermandofì si voltauano adrieto,8c" con grande admiratione ci riguardauano : Iiquali, poi
essondo con cenni da noi assicurati,alcuni di loro s'accostarono al mare,mostrado nel veder-
ci non poca allegrezza^ marauigliandosi di nostri habiti, effigie, &C bianchezza:con varsj •
segni ci dimostrauano doue col batello douessimo più commodamente arriuare à terra, osfe
rendoci anchora delle lor cose da mangiare. Hora di quanto della lor vita & costumi potem
imo conoscere,ne darò co breuità notitia à V,M, chriiìianissima» Vanno quelle genti del
tutto nude,& solo le parti vergognose cuoprono có alcune pelli di animali simili à martori»
attaccate ad vna cintura di herba (sretta, 8c he tesTuta,&: co varie code d'altri animali adorna-
tacene circundandogli il corpo gli pendono fino alle ginocchia ♦ di loro alcuni portano ghir
lande di penne dvccegli. Sono di color berrettini,^ non molto dalli Saracini differenti,co
capelli neri,foIti,8<; non molto lunghi,quali insieme vniti legano drieto la teisa,et li portano
tri forma d'vna picciola coda, sono di membri ben proportionati,di mediocre statura,&T più
tosto alquato maggiori di noi:nel petto larghile braccia disposse,le gambe òC altre parti del
corpo ben composte, SC non hanno altro diffetto,saluo che nel viso tendono alquanto in lar
ghezza,nonpero tutti, perche a molti vedemo il viso profilato, gli occhi neri, & grandi,
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