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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0385
A crc. DELLE INDIE LIBRO X* ijl
racc0j ero3Così qui, come in terra ferma, doue tutto l'anno ordinariaméte lo seminano et
io aucu °?0: ^a °lue^0 di terra ferma è ballo à comparatione di quello di qua : béche habbia
^amb ° Vec*ute di quelle macchie 8C piante alte. Per tanto quel di più, che lì può dire del
stow^ì? ° ottone, il lascia per dirli nella seconda parte di quella naturale òC generale hi^
*aeUe Indie*
^e j-. Delle sico dell'inferno, che in quesiti ifoU Spdgnuoldfono. Cdp. VI.
le^ Co 3 che chiamano dello inferno sono molto comuni coordinane in tutte quelle iso-
^te Pterta ^erma * Quelle ^co s°no da i medici, da gli aromatari), cV da gli herbolarij chia-
^Uj t ataputia maggiore . Non so io che proprietà nella medicina si habbiano : ma ve ne è
He s0 ta copia, che occupano ogni cosa, ÒC non ne vorrebbono tante per li campi, quate ve
Case c,°5^ molto meno ne vorrebbono hauere in quella città, doue fin dentro i cortili delle
3 Per tutto ne è gran quantità.
e Delle canne,&dellecdnnttcciedicjuejìd ifold Spdgnuold. Cdp. Vili.
laticien°111 Snella isola molte canne massiccie,cV grosse,&: molte di loro altre, come halle dj
£er pi • a'cune più alte,che picche: ma, come ho detto sono massiccie tutte, dC sono buone
Ho q **"*ficsj delle case de gli Indiani:cV se ne seruono ancho i chrilliani in molte cose.Ne so,
^c0no ,nanamente *n clue^a rf°l3i& m tutte quelle Indie.il terreno,doue quelle canne na<
Cofe 5 e fertile, cV ottimo per seminarui il grano ò Mahiz de gli Indiani, 8C tutte quelle altre
^l'Ii1vr 'C cluau coltiuano cV procurano il terreno. Vi sono medefìmamente ne' laghi,cV pa
tili c ln m°Ite colliere delle riuiere di quella isola molte cannuccie, ò carecci,che sono sot-
1 me Ca^am,3& ne fanno gli Indiani Caribi le lor freccie. Con qlli ancho ne adornano le
^Oiv"0 5 ^ ne ^ana0 gentili lauori, &C di bella villa. Ma non sono già però di quelli calami
1 Per scriuere,anchor che in quella isola ve ne liano alcuni pochi buoni.
§ Delligiunchi,che in quejìdijold Spdgnuoldsono. Cdp. Vili.
<à ss. °n° in quella itola giùchi,come qlli di Spagna,ma minori aliai, nelle ripe di alcuni laghi
ne sono ancho certi altroché in i Spagna li chiamano giuchi di India:cV in Calli'
Ccrfa *** akri luoghi, sogliono li vecchi p balloni seruirsenc , cV alcuni ancho li portano per
W aut°rita.Sono grolsi à tre catoni,cVve ne sono altri più sottili,cV molto leggieri.Quelli
\t ^r che in i Spagna coli li chiamino,non sono in effetto giuchi: cV gli ho qui polli per ca-
errore coloro,che di qsto nome li chiamano:pche nel vero non sono altro che
to p,je di vna certa spetie di palme,che in qsta,cV nelle altre isole di quelle Indie sono,cV mel-
onijritl terra ferma.Piacque ad alcuni chiamarli giunchi, pche nel massiccio di quelli bor*
scoriol.^0nu'gliano alli giuchi: ma nel vero qui sono palme, anzi frondi di palme, le quali na>
Ho^ ^ ^fin dal pedale, cV molte insieme, cV molto alterne si fa grande quello albero : perche
r ^ 1u ^tr°jChe vn circuito gràde di quelle foglie:cY il fercolo o la schiena,che Ila nel mezzo
PamPane, è il bordone, che ho detto che vsano in i Spagna i vecchi, cV che lo chia--
hp^ §'unco.Et quello tal ballone,òpidicino fin bene alto da terra produce la foglia,come
ne sono ben grossi:ma portano li Cottili in i Spagna per farne barioni da vecchi,
^emC n'tro»ano qui più grossi di quello, che sarebbono due ò tre di quelli piccioli giunti
e>éV sono aliai leggieri,^ di poco peso.
^lla natvrale, et generale
Historia delle Indie Libro vndecimo, doue si tratta delle herbe,
& Temente, che si portarono di Spagna in questa
ilbla, & delle altre, che vi erano,
IL PROHEMIO.
Enche si sia nel terzo libro fatta métione di alcune cose, che in quello, xr.si re*
plicherano, si soffrira nondimeno pche si cótinoui con maggior ordine qlìa hi
storia:perche se iui si toccò qualche cosa di quelle materie,fu soIo,pche iui era a
g,qualche proposito: Ma quello è il proprio loro luogo : Et nel primo Capitolo
^^ps si ragionerà nel generale di quelle herbe,8c" semente, che diSpagna si portaro*
"Uesta isola,doue vi si fanno ordinariamente,et vi si moltiplicano del continouo:poi lì
panerà
racc0j ero3Così qui, come in terra ferma, doue tutto l'anno ordinariaméte lo seminano et
io aucu °?0: ^a °lue^0 di terra ferma è ballo à comparatione di quello di qua : béche habbia
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*aeUe Indie*
^e j-. Delle sico dell'inferno, che in quesiti ifoU Spdgnuoldfono. Cdp. VI.
le^ Co 3 che chiamano dello inferno sono molto comuni coordinane in tutte quelle iso-
^te Pterta ^erma * Quelle ^co s°no da i medici, da gli aromatari), cV da gli herbolarij chia-
^Uj t ataputia maggiore . Non so io che proprietà nella medicina si habbiano : ma ve ne è
He s0 ta copia, che occupano ogni cosa, ÒC non ne vorrebbono tante per li campi, quate ve
Case c,°5^ molto meno ne vorrebbono hauere in quella città, doue fin dentro i cortili delle
3 Per tutto ne è gran quantità.
e Delle canne,&dellecdnnttcciedicjuejìd ifold Spdgnuold. Cdp. Vili.
laticien°111 Snella isola molte canne massiccie,cV grosse,&: molte di loro altre, come halle dj
£er pi • a'cune più alte,che picche: ma, come ho detto sono massiccie tutte, dC sono buone
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^c0no ,nanamente *n clue^a rf°l3i& m tutte quelle Indie.il terreno,doue quelle canne na<
Cofe 5 e fertile, cV ottimo per seminarui il grano ò Mahiz de gli Indiani, 8C tutte quelle altre
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tili c ln m°Ite colliere delle riuiere di quella isola molte cannuccie, ò carecci,che sono sot-
1 me Ca^am,3& ne fanno gli Indiani Caribi le lor freccie. Con qlli ancho ne adornano le
^Oiv"0 5 ^ ne ^ana0 gentili lauori, &C di bella villa. Ma non sono già però di quelli calami
1 Per scriuere,anchor che in quella isola ve ne liano alcuni pochi buoni.
§ Delligiunchi,che in quejìdijold Spdgnuoldsono. Cdp. Vili.
<à ss. °n° in quella itola giùchi,come qlli di Spagna,ma minori aliai, nelle ripe di alcuni laghi
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Ccrfa *** akri luoghi, sogliono li vecchi p balloni seruirsenc , cV alcuni ancho li portano per
W aut°rita.Sono grolsi à tre catoni,cVve ne sono altri più sottili,cV molto leggieri.Quelli
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errore coloro,che di qsto nome li chiamano:pche nel vero non sono altro che
to p,je di vna certa spetie di palme,che in qsta,cV nelle altre isole di quelle Indie sono,cV mel-
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scoriol.^0nu'gliano alli giuchi: ma nel vero qui sono palme, anzi frondi di palme, le quali na>
Ho^ ^ ^fin dal pedale, cV molte insieme, cV molto alterne si fa grande quello albero : perche
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PamPane, è il bordone, che ho detto che vsano in i Spagna i vecchi, cV che lo chia--
hp^ §'unco.Et quello tal ballone,òpidicino fin bene alto da terra produce la foglia,come
ne sono ben grossi:ma portano li Cottili in i Spagna per farne barioni da vecchi,
^emC n'tro»ano qui più grossi di quello, che sarebbono due ò tre di quelli piccioli giunti
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^lla natvrale, et generale
Historia delle Indie Libro vndecimo, doue si tratta delle herbe,
& Temente, che si portarono di Spagna in questa
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IL PROHEMIO.
Enche si sia nel terzo libro fatta métione di alcune cose, che in quello, xr.si re*
plicherano, si soffrira nondimeno pche si cótinoui con maggior ordine qlìa hi
storia:perche se iui si toccò qualche cosa di quelle materie,fu soIo,pche iui era a
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^^ps si ragionerà nel generale di quelle herbe,8c" semente, che diSpagna si portaro*
"Uesta isola,doue vi si fanno ordinariamente,et vi si moltiplicano del continouo:poi lì
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