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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0840

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DELLA CONQVISTA DEL PER V ^
moke piu:Sf hauemrno bontslìmo tempo, 8C arriuammo alla città di Sibilia,doue tutte 1^
ui sogliono discaricare le robbc,che portano dalle Indie. In questo viaggio da Msola Spjj.
gnuoia^non toccammo sé non le Isole delle Canarie,anchor che alcuni tocchino le Isole &c ,j
Àzori, cleome fummo allontanati da terra cinquecento in seicento miglia, trouamrnO,
mar basso, ne dubitammo più di fortuna, perche i venti non fanno fortuna se non apPsC/
so terra,a'oè appretto llsola Spagnuola,ouer appresso i liti di Spagna, doue il mar è profai1
dissimo, S>C nauigammo gran parte con l'instrumcnto del quadrante, con il sole, fin cheap:
prestàndoci al nosiro habitabiIe,cominciammo à reggerci con la tramontana. Questa •
gatione è molto fìcura,per infiniti Pitoniche sono pratichi di quella ♦ Arriuammo in &
ha alli quindici giorni di Genaioa 534. doue furono divaricati tutti li ori,cY argén',con 2ra j
didima ammiratione di' tutta la città,cV di infiniti mercatanti Fiorentini,Genouesi,cV \c
tiani,h'quali tutti corsono à veder tal cosa,cV dipoi hauendone scritto per il mondo : io n° ^
diro altro,saluo che tutti noi con la parte dellinostri ori partimmo, & andammo à|casa P0'
lira, doue fummo n'ceuuti con quella allegrezza,chc ogn un si può pensare.
LA CONQVSTA DEL PERV ET PROVINO^
Del Culco chiamata la nuoua Cash'glia, scritta 8>C drizzata, a sua Maefa ^
da Francelco di Xerez,lècrctario del Capitan Francclco
Pizarro, chequesti luoghi conquisto»
IL PROHEMIO.
Er che in gloria di Dio,cY honore etTeruigio della Maesta Cesarea,i fidej' ^
rallegrino,et gli infideli si spauétino,poi che la prouidenza diuina,et la ^
tuna dell'Imperador nostro,cV militare disciplina della natione Spagn110^
hanno à questi tempi nostri fatto cose, che per sempre ne reitera mero0
mie parato di no tacerle,ma di scriuerle,cV mandarle à sua Maesta,à ciò c
à tutti sia noto, come col fauore diuino si sono alla nostra santa fede r
infinite genti,è sotto la obbediézajdel Re nostro signore. Non si legge'C 0
mai ne prelso gli antichi ,ne prelso i moderni/rosi grande è strana impresa/i facessi di c0
cha gente contra tante,ne che tanti è cosi gran mari.si solcaiTero,ne che si andasse à conqul ^
re terra,che non si sapesse,nesenehauesse notitia alcuna. Chi adunque si agguaglierà co*1 ^
genti di SpagnadNSon i Giudei certo,non i Grecr,non i Romani,de'quaIi piu,che di tutt'' &
altri si scriuerperche se 1 Romani soggiogarono tante prouincie, il fecero con iguale, ò p°C ;
meno numero di gente,&: in terre cognite,è fornite di vettouaglie ordinarie,è con Capi1^/ f
dC elserciti pagatidà doue 1 nostri Spagnuoli sempre sono siati pochi in numero : che ma1
rono insieme,piu che dugentep trecento è qualche volta cento è meno ancho:&: il magg1^
numero, che non fu quache vna sola volta col Capitan Pedrarias venti anni à dietro, fa .
Ì1300.E quelli, che vi sono in diuerse volte andati,non sono siati ne pagati, ne forzati : ma <
sono di lor propria volontà andat^cV alle lor proprie spese.Et à questo modo hanno à tc<^
nostri conquistata più terra,che non è quella,che prima 11 sapeua,che tutti i principi Cht'1
ni,cV infideli possedelsero:E vi si sono mantenuti/ vissi concibi bestiali, di quelli,che no 7
treuano notitia alcuna ne di pane,ne di vino,è con soffrirei mangiare herbe,è radicele fia^'
hanno conquilfoto quello,che già per tutto il mondo si sa.E per questo non scriuerò al p j
sente altroché il faccettò della conquista della nuoua Cartiglia, è per non essere prò list0'
forzerò di scriuerlo con la maggior breuità,che sera posfibile.
il Pipano parte della città di Panama ,&l/aà difeoprire terre nuoue, Giunse adlw porto, quale per
hauerm molto patito, lo domanda Porto della same* Scorrendo,poi giunge à l>na terra,'ouc con
tra gl'Indiani combattendo, doppo hauer riceuuto molte ferite <&* gran danno ne[noi,
sa ritorno nella prouincia di Panama. \, .cr*ti
ESsendo slato diseoperto il mare del Sur(cioé di mezzo giorno) è conquidati e pacin ^
glilndiandi terra fermai hauendo il Gouernatore Pedrarias d'auila fatto habitare ■
città di Panama^ la città di Natai3è la terraglie chiamano nome di Dio, viueua nella citt
Panama,
 
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