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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0824

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DISCORSO p
ue vidd^ ìntesi tutto quel/he ho detto,&: molte altre cose,deHequali, concedendomi^ 4^
ter venir à basciar le mani alla Signoria vostra, le darò Iungaj&: intera relatione. Mi reputa^
uer gran sorteti hauer trouato Don Luigi di CastigliaA Agostino Ghenero nei porto di ^
lima,percioche la Galeotta dello Adelanrado/e ne veniua sopra di me,qual era iui con la st'a
mata,6V volcua,che fì calane le vele, ex' parendomi cosa nuoua, ne sapendq, in che stato ft»'e .
le cose della nuoua Spagna,mi polì in ordine di difendermi non farlo: in questo tempo a"
uo Dori Aluisedi Cartiglia in vn battello cV mi parlo, &C io sorsi dall'altra parte del portodo
siaua detta armata, & li detti quella relationc,cV esTendo di notte volfì far vela^per leuar uiag
scandoli,laqualrelationeioportauoscritta in sommario, perche sempre hebbi presupp0'1
di dada tochando terra di questa nuoua Spagna, per auisar vostra Signoria,
DISCORSO SOPRA IL DISCOPRIMENTO ET •
CONOJ/ISTA DEL PERV-
Ora che babbiamosnite le narrationi,che da noi si sm potute hauer dcldijcoprimento,& conqtlifl* ^
nuoua. Spagna satta per iLs .Fernando Corte fe;si cominaerk à dire di quella parte di terra ferma f°f>ni ^
mar del Sur,ch'amata ilPerù,!'aquale dlprefente è di/coperta intorno intorno con diuerfe nauigattoni,ct ^
largherà mille leghe,& di lunghe^a.ixoo. et di arcunferen^a. j\.o6^Dico,commciando da mila $
detta terraserma,che si rifìringe tato sra il mar del Nort,et cjUo del Sur, che nò "Vi è difpatw fin chc.6o>H,<\,
cioè da la città del Nome di Dio,ch'è "Verso lmate,a tjlla del Panamaìcli'e"Verfoponeteciqual Panama sta i
di otto è mezgo disopra delEqumottiale,& fe quesloslretto di terra di.6s>.le^he,suss tagliato,tatto wB&tfz
l^gradezgafhe habbiamo detto, sarebbe lsola:et corre da cjuejhgradi otto e me%%p disopra l'Eqmnottia'1')''
à. sZ.fotto il Polo ^Antarticho,doue è ilsìretto di Maglaianes:Hora di queflo gran pe^^o delmodo,dt ntiou°
ua\o,~Vi sonofiati "Varij difeopritori,perche di quella parrebbeguarda "Verso leuate nel mar del NortM fon •* J
te "Varie nauigationi nel libro del\S.Pietro Martire,& della terra del Brasilper naui di PortughcCt, & ^ ^ 1/
uigationscrittaper iLs.^4ntoniq pigafetta: 6* h attendost letto il discopnrxhesece Vasco Nune^ di BtdÌPf
mar delSwrìsipmfeguirano le narrationi del coqmflare del detto paese del Perù fatto da alcuni capitani fpijP ,s
li; Et però dicobauendo Pedrarm d ^imlasondato la Città delPanama^omcsi è letto,si trouaronosragl' " ^
latori di detto luogo duoi Cauallieri richissimtper l'imprese pasjate, che desiderosi di non /lare in oi io, si acco* ^
rono di mandare a discoprire pi» oltre la terra,che correua jopra'l detto mar del Sur "Verso ponete, & quefi'r.
no,¥rancesco Pi%arro,&* Diego di ^4-lmagro:<& determinar onojche^n di loro andassi in Spagma,à sar}1
lagouernatim delia terra/hescoprissero,cbesussi comunefra loro : & andatoui ti Pi^arro, promettendo g'
te sori alla M.C,fu satto Capitano generale,&Gouernator del Perù, & della nuoua Caiìiglia,che cosifr c"1 s
mato detto paeje; conduce diSpagnia detto Francefco quattro suoisratelli,cioè Ferrado.Gondalo, et Gio.P'^,
ro, <& Francesco Martin d alcantara sratello di madre : Giunti quesli P teatri nel Panama con oran s^s
& pompa,non suron ben "veduti. dat^ilmagro,qualsi "Vedeua esclufo dalli honori è titoli,ejìendo compagno ^' f
l'imprefa: & surono, ingrandisca difcordia: pur,tntrauenendo molti gentiluomini, & specialmente q"e .
tenuti di Spagni4 nuouamente, saccordorno infieme.-promettendoli il Pv^arro,diprocurargli ^n'altrag0^
natioe nella detta terra.Hor I! dimagro acquietdtosi,dette.7oo.pesid'orojarme et l/ettouaglie,che haue^'
P trarrò ,qual andò àfar l'impresa,comesi "Vedrà nelle satto ferine tre narratwni.Et "Veramente quejìi duo'
pitam meriterebbono grandissime lodi dt(juefìa cosglortosa impresa,fe alla sine perauarma,accopagnidtic j
l'ambitione,nonsisusjero ribellati cotro alla Mae/la Cefarea,et tra loro nphauesstn fatto molte guerre cu*1'
li spagnuoli medesìmi, Icquali hebbero infeliceset ssortunato esito,E tutti qlli,che sitrouarono alla morte del
cupe <A t abalipajnominati ne l'infrascritte r.elatioi, secero cattino sne^comesi "vedrà nel quarto "Volume di 11 ^
namgattoni-& accioche si fappile coditiom di detti duoi Cauallieri;Dicq,che Djegho d^ilmagro era ntiml0'^
la Città d yAlmagro in Spigma,ilpadre delqual nonsifeppe,anchor che lui procurasti dintenderio/poi cheji
de riccho;non sapeua leggere,ma era "Valente,diligente, & amico dhonorc,& desiderofo di efìcr lodatoci

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pra tutto léera(ìssimG*&pey _
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v„,r, s . \P ■ mnomernedPr,L7c s r M h bl,emog^, ma di "Vna Indiai
tiPi^arri*
 
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