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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0345
in DELLE INDIE LIBRO VII* 131
ioì^ 1uo§° dee corrispondere qualche ruscello,6 canone di acqua calda.Ilche io cofì ere
chè h 6 ja:Pcrcheda c c c pasfì indi lungi nella medefìmariuiera del mare verso la parte ,
cmen 0 ^etta di Tramontana,è vn ruscello di acqua coli calda,che no si può bere:8£ presso à
I r^OrtlscpIl^st™ sinn
H0J P^essb la riuadel fiume, 8C non vi è l'acqua più profonda, che poco più, che fino à i gi>
Cert iQpesto &ume na In ^e oro: ^10 v' guardai,quando Ivltima volta vi f ui,8£ vi viddi
chc>e ^te ^oro^ si crede,chene debba eisere molto ricca.ma è di géte,chc non è siata an*
^hi C°ncìuistata:c^ la cotrada è molto aspra,8£ molto intricata di alberi, 8x1 di palmeti Sd bo
^'^er(5Uello,che io ne ho visto presso la riuiera del mare,8£ per quanto sé ne vede cclleg
ì» ^riu *ma'comeno ^etto dìquellamateria de'fonti se ne dira molto più ne'libri, che si
* eranno delle cole di terra ferma.
&ELLA NATVRALE, ET GENERALE
Historia delle Indie Libro settimo, doue si tratta
della agricoltura ♦
IL PROHEMIO*
Oiche ha piaciuto à Dio di condurmi à tempo, che io posià occuparmi nella
particularere!ationcdclIecose,deIlequalisipuofareiecódoIespetieloro,vo^
lume:perche co la loro materia si pollano i lettori ricreare: voglio in questo set
timo libro ragionare della agricoltura^ dire,che sorte di pane,£<di principa*
lesostentamento per la vita, haueuano &C hanno gli Indiani di questa isola per
^^Odellaindustria,etesirercitioloro.etrjchedi quello pane ve ne è di due sorte, bCl 'v>
»ief at differente dall'altra,dirò di amendue, Si à qual modo si semina et raccoglie, et come
5ccj^ntl0 poi il pane,S£ che proprietà ha.Diro medefìmamen te di alcune piate, et legumi,
si0tl. tsecose,che quelle genti coltiuino per loro vso.8C si dira anello di alcune altre proui
Vse ^essàriealla vita,cheà questo propofìto sono:accioche moltecose,che in qucsto,et
^ Nrt ^Uentl libri si tratteranno,non fìabisogno poi replicare altroue nella seconda ÒC terza
dj^1" questa naturale historia,doue si ragionerà delle cose di terra ferma : si perche no mi
c^> a/Ì"°>rephcando molte volte vna stelsa cosa: si ancho perche il lettore non se ne stoma
si qJT ^stidiscaipoi che quello, che tocca al gouerno, non e quello, che principalmente mi
Ie c lJ?ao£comanda,che io scriua:nè sua Maesta vuole dame saperlo, hauendp nel suorea
Re, "gh'o delle Indie cofì grandi & segnalati fìgnori, che ne la fanno auisata, inlieme col
n,0 efendiss.CardinaIeil Vescouo di Ciguenza suo confessore, 8£Presidentedel medefì?
IufìC°nfìgIio(benche metre sua Maesta è siata fuori di Spagna,ne e ssato oC e presidente, 1 11
tlt,*J"e Signor don Garzia Mauriche conte di Osorno.)et di più di tutti quelli ne ha del con
ìn(j uoauisi da molti dotti 8£ nobili cauallieri deputati al gouerno di vari]' luoghi di quelle
ta 0 s'*'o ho qui detto cosa alcuna de'gouerni,S£ de'gouernatori per fare andare ordina*
Qt^estamia historia:non già per questo resterò di riferire le altre cpse, che fanno al propo
n,e eUa proprieta,et fertilita,et nouita di quelle terre.òC poi che s e detto de riti, 8C cerimo
et c^ldoIatrie et altri vitrj de gli Indiani, ragionerò in qsto Settimo delle lor vettouaglie,
^nim aPpertineti alla agricoltura.et doppo questo seguiranno altri libri particulari de gli
tife^3'1 terrestri,et de,gli acquatici,et de gli vccelli,et de gli animaliisetti,et de gli alberi frut
v "°sch C^ ^ua^8''et ^e'medicinali,et delle herbe,et delle piante,et finalmente di tutto quel/
ta> è l° ne* ProhemICI Principale,ò primo libro ho promesso didire:perche qsto,che segui
S^elloj che più fa al propofìto dejla ammiratione di cofì nuoua et pellegrina historia/.
Viaggi vol.3". r ti) Des
ioì^ 1uo§° dee corrispondere qualche ruscello,6 canone di acqua calda.Ilche io cofì ere
chè h 6 ja:Pcrcheda c c c pasfì indi lungi nella medefìmariuiera del mare verso la parte ,
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H0J P^essb la riuadel fiume, 8C non vi è l'acqua più profonda, che poco più, che fino à i gi>
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^hi C°ncìuistata:c^ la cotrada è molto aspra,8£ molto intricata di alberi, 8x1 di palmeti Sd bo
^'^er(5Uello,che io ne ho visto presso la riuiera del mare,8£ per quanto sé ne vede cclleg
ì» ^riu *ma'comeno ^etto dìquellamateria de'fonti se ne dira molto più ne'libri, che si
* eranno delle cole di terra ferma.
&ELLA NATVRALE, ET GENERALE
Historia delle Indie Libro settimo, doue si tratta
della agricoltura ♦
IL PROHEMIO*
Oiche ha piaciuto à Dio di condurmi à tempo, che io posià occuparmi nella
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timo libro ragionare della agricoltura^ dire,che sorte di pane,£<di principa*
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Vse ^essàriealla vita,cheà questo propofìto sono:accioche moltecose,che in qucsto,et
^ Nrt ^Uentl libri si tratteranno,non fìabisogno poi replicare altroue nella seconda ÒC terza
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IufìC°nfìgIio(benche metre sua Maesta è siata fuori di Spagna,ne e ssato oC e presidente, 1 11
tlt,*J"e Signor don Garzia Mauriche conte di Osorno.)et di più di tutti quelli ne ha del con
ìn(j uoauisi da molti dotti 8£ nobili cauallieri deputati al gouerno di vari]' luoghi di quelle
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Qt^estamia historia:non già per questo resterò di riferire le altre cpse, che fanno al propo
n,e eUa proprieta,et fertilita,et nouita di quelle terre.òC poi che s e detto de riti, 8C cerimo
et c^ldoIatrie et altri vitrj de gli Indiani, ragionerò in qsto Settimo delle lor vettouaglie,
^nim aPpertineti alla agricoltura.et doppo questo seguiranno altri libri particulari de gli
tife^3'1 terrestri,et de,gli acquatici,et de gli vccelli,et de gli animaliisetti,et de gli alberi frut
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S^elloj che più fa al propofìto dejla ammiratione di cofì nuoua et pellegrina historia/.
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