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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0912

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4<*
LA NAVIG ATI ONE DEL GRANDISSIMO
fiume Maragnon,posto (òpra la Terra ferina dell'Indie occidentali,
scrittaper il Magnifico Signor Conlaluo Fernando de Ouie
do, Historico della Maesta Ceiarea nelle dette Indie»
Al Reuerendissimo cV Illustrissìmo Sipnor
Il Cardinal Bembo,
REVERENDISSIMO ET ILLVSTRISSIMO SIGNOR,
Me pare,che d'una cosa nuoua alli Christiani,& in se tanto grande & mara
uigliosa, come è la nauigatione del grandissimo fiume chiamato il Mara-
gnone,che io incorrerei in colpa di molta traseuragine, se non ne dessi no-
titia à V.S.Reuerendissima,che come dottissima 6>C esperta nelle cose del-
la hisloria ne ptgliarà più piacere,che alcuno altro,intendendo vn caso,che
non è di minor marauiglia, che si fosse quello della naue Vittoria : laquale
gtrò\&f andò per quanto si contiene del circuito del mondo, per quel para-
silo cV camino che ella andò, entrado per Io (fretto di Magaglianes verso Occidente,arriuò
B al luogo delle spetierie,cV quiui caricata di garofani^ altre specie,voltò per Loriente,8L ca-
po di buona speranza,cV venne à Siuiglia.Hor in quanto à quella naue V*S.Reuerendissi-
ma ne è già bene informata:intenda al presen te questa altra nauigatione sommariamente, 8C
poi che l'haurà intesa, giudichi se è cosa di maggior stima, 8>C da prenderne maggior maraui-
glia che di quella.Poslo,che io non sia per raccontarne hora molte par ticolarita,non hauen-
do tempo di dire appieno quello che ho scritto in ventiquattro fogli nella continuatione de
l'hisìoria generale di queste Indie, Perciò dirò in somma qualche parte di quello che più im-
porta di quello diseourimento.
Il Capitano Gonzalo Pizzarro fratello del Marchese Don Francesco Pizzarro Goucriìa-
tore del Perù, pam' della prouincia di Guito con dugento è trenta Spaguuoli tra da piedi SC
da cauallo, à cercare della cannella : laquale non e come q uella, che si porta dall'lsola de Bru-
ne! che è nelle Moluche,ma anchor che,nella forma sia differéte,pure quanto al sapore è co-
si biiona,ò migliore della p rimarne conosciamo,cc' che se via in Europa, cV che V,Signoria
Reucrends ssima può vedere ogni hora:quel!a è simile alle canne:questa altra è in certi albe-
ri grandi,& belli,i frutti de quali sono alcune pallote grolle, Se" maggiori,clie quelle de roue-
ri "cV quella corteccia,nellaquaIe Ita la pallota, è la cannella : ÒC le foglie tutte dell'albero sono
assai buona cannellata la pallota,ò frutto non è buono: la seorza dell'alberano è di con per
fetto sapore, come quella corteccia,ò vasq,che tiene la pallotta, 8C come le foglie, ma non è
C del tutto trista, anzi in alcuni luoghi sarebbe di qualche sh'ma. Certe di quelle corteccie,che
sono cannella furono di mano in mano d'alcuni Indiani portate à Guito, 5C ad altri luoghi
del polo Antartico,per donde vanno gli Spagnuoli, cV era molto desiderata, Hor à cerca-
re quella cannella, 3C altre cose non conosciute di quel paese, andò ilCapitano,cVgli Spa-
gnuoliyche ho detto : &C andando giù per vn fiume intesero, che palsando auati ci era caresha
di vettouagIia,2C in certe montagne aspre trouarono alcuni alberi di quesìa cannella, ma po
chi,cV incultriecondo che dalla natura erano slati prodotti, èC lontani limo dall'altro in gui-
sa,chc lo effetto non era corrispondente al desiderio delli ritrouatori, percioche quella can-
nellate viddero,era molto poca,£C da non farne molto caio. Et patendo gli noslri assai per
la fame, che già era molta grande, determinò quel Capitano, di mandare il Capitano Fran-
cesco de Oregliana con cinquanta compagni à cercare da mangiare, & perche vedessero la
qualità del paese.^Et elso Gonzalo Pizzarro reslò con tutta l'altra gente, che haueua in vn
certo luogo fino a tano, che intendere quello,che Francesco de Oregliana hauesse trouato.
1 lq uajc con gli siioi cinquanta compagni.il secondo di del Natale di Chrislo nostro Signore
deli'anno. 154^ vsei dell'alloggiamento del detto Gonzalo Pizzarro.,andando giù per vn
fiume con vna barca, dC certe canoe, 8t" portauano qualche soma di robba, cV alcuni infermi,
cV la munitione della poluere, 8c dellicinquata compagni detti, alcuni n'erano archibugieri,
cV alcuni balcslrieri. Quel fiume nasee in vna prouincia chiamata Atuquixq,discosto intor-
no
 
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