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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0761

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i . RELATION E»
tar . Sente di nimici ma non ue la trouai,ma si bene in vennero alcunim atto di' pace appor
il ^ 1 Vettouaglt'a, II giorno seguente venni à parlar vn'altro gran fiume ilquale nominai
tUtUnie della Trinità, cY porre il campo qui doue sio hora , che li chiama Omitlan, capo di
i^^uestaprouinciaperaspettarui la gente che venia da Meshcho,cY ancho acciò che le
£or ^entI ^ h caualli si riposassero cY medicatsero, doue Tempre son venuti alcuni paesani à
fyj armi vettouaglia,di che è abbondatishmo tutto quello paese, che fa tre volte l'anno il
^ ifs ^ * frutti,cV ha molto pesce vicino diece leghe dal mare:la terra è calida fuor di modo:
rio ' ^on pieni di Caimani che son certe lagarti di acqua,& vi son molti scorpioni che so
Da quello luogo mandai alcuni caualli à Topique,à metter la gente che aspei>
ch °] ' ^ ^ ^bbato, *a CIU ^e^a celebrammo del corpo de Christo con molta pioggia, ancora
V a°rdinasfìnio molto bene, ÒC tanto quanto si fosTe potuto far nella città di Messicho,
san r° ^uei c^10 aiPetta'uo« Quiui si è fatta vna bonissima chiesa intitolata dello Spirito
piantateui due Croce,l'una innanzi di essa,cY l'altra al fiume. Mi ho da partire con
V£U/-° di Dio fra quattro 6 cinque giorni,ancora che le acque cominciano à farsi grande, ÒC
^Snino i fiumi gonfìi da mare a mare,doue mi sono affogati duo spagnuoli,vno da cauallo,
a/altro da pie,cY cene son molti per quelle prouincie. Mcneanderonellaprouincia di
^ tatlan, che intendo esser molto grande ÒC esierui molta gente che mi aspettanocon la
^ ^ erra>che è longe di qui tre giornate. Di qua mediante la (uà gratia me ne andero à ritro-
^ 'eAmazone,che intendo esser lontane à dieci giornate. Alcuni mi dicono che habita-
^ pentro il mare, ÒC altri che fìanno in vna parte di vn braccio di mare, ÒC che sono ricche,
°n tenute da gli habitatori del paese per Dee, ÒC son più bianche che quelle altre donne;
^ rtaio archi,frezze,&: rotelle.Hanno comertio in vn certo tempo dell'anno con gli huo^
j ni br vicini,8c" quel che nasce di loro, se è maschio, dicon che lo vccidono, ÒC riserbano le
.nrie, hanno molte terre ÒC grandi. Prima che si arriui à esse3di quiui mediante la volota di
^g1,0 entrarò dentro la terra uerso il mare di Tramotana,cY altri manderò per la colla del mar
c0 yr di mezzo di,à seoprir quel che ci fosse di piu,donde darò auiso à V.M.laqual suppli^
«. cò quellahumiltà che vasallo 8C seruo deue àsuo Signore,che riceua questi piccioli serui^
j} tali poi che si fanno con ogni fedel ÒC sincerità d'animo,laquale mai mancherà in me
L 5^ajnorte.Et cosi creda che tale son siate le opere mie in tutto il tempo che son slato nel
l nuoua Spagna ÒC Panuco ÒC pareggiamole con qlle di quei che han uoluto informare per
sr passioniA interressi,trouerà che son molto limpide ÒC degne della gratia che V. M. mi
i^3 ^ perche non fa i propofìto che in ciò dica più in quesla relatione, lo diffinsro da dirlo
f jUn'aItra lettera che sermo à V.M.laqual supplico à uolerla leggere senza uolerlo udir per
Elione con tutto il rimanente che sempre scriuero» Da Omitlan prouincia di Mecua
^ella maggior Spagna, à otto di Luglio del m. d. xxx.
Discorso sopra la relatione
di francesco vlloa-
^ Iunto il.S.Ferncindo Cortefe in Spugnici come è [opra detto;si maritò con Id.S.Gioand de Zuriicd^
limola del Conte di Azudlara,don Carlo girellano& haueua molti sratelli,molto sduoriti dell'Im

Q

t]^<Jiperadore:QueJìoparetddo nobilitò molto tl.S,Fernado:donò dlld fposd cmq; Smeraldifrd molti dltri
poi l,itHe^,qudlifuron limati cento mila ducati; & perche quefìtpe^isurono ipm nobtli,che sieno slati
^tctti di quelle Indie in Spalma. Et pero diro la forma di esfijecondo che rdecontono coloro/:he gli yiddo*
C0'^)otere della detta Signora : ~)>no di essi era tntdglidto a modo d'una Rosa con le foglie* L'altro come l>n
\^ett°' '^ter:^P m forma di Pefèe con occhi d'oro,opera tutta dlndidni molto mdrduigliofd* Ld quarta era
^Ane^A con ^ndperldgrosfaper batocchio:La quinta era ~)>na ta^ettd tutta di Smerdldo col piede di
tf 5 ?on <}Hdttro catenelle per aliarla, attachate à "\>na perlagrosja perbottone'-.per cjuejìo sol pezg° 5 che
(jey'l Plu grande e ilpm bello, alcuni Gienouesi gli Solfino dare quarantamila ducati ,fperando di^en^
%4 ^ Turchoper molto maggiorpre%xp.gueftefuron legioie, che donò dìld,S,Gioannd de Zunicd^U
speJ men^>feco alMessicho,douegiunto,non penfo di sare altroché andare a dtfcopnre per il mar del Sur, le
*H$*te: ctsecesdre mo^te nAue neL ^°cs° dett0 *4chdpHlcho,& U primd armatafhe egli sece fu deil^Z*
i'orno del corpo di Chrijlosece l>Jarc di detto porto 1/erso ponente due nane, Cdpitdno Dtegho ~\rtddo
Viaggi vol.30, un ili di
 
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