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Ramusio, Giovanni Baptista; Colombo, Cristoforo [Hrsg.]
Delle Navigationi Et Viaggi (Band 3): Nel Quale Si Contengono Le Nauigationi al Mondo Nuouo, alli Antichi incognito, fatte da Don Christoforo Colombo Genouese, che su il fu il Primo a scoprirlo a'i Re Catholici, detto hora le Indie occidentali .. — Venedig, 1556

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https://doi.org/10.11588/diglit.9379#0410

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PELLA HISTORIA
go duoi palmi, $C pressb alla testa è cofì largo ò più, che non è vna mano di huomo, & ^ ^
và poi diminuendo à poco à poco fino alla punta, che è nondimeno più larga, che no , tf
dito grossb,cV declina alquato in giù à maniera di vna vnghia* La parte superiore del
è tutta dura,cV la mascella di so tto s'apre tantoché fa vna boccia,che li pende,c\T §lU11^,0 di
al petto*Et perche ha il collo grande, ho io alcuna volta veduto porli nella boccia vn .3
vno huomo, cY alle volte vna cappa, 3C qualche volta duo ÒC tre giupponi, & vna m s/
dozzina di scarpe 5C di bonette. Hanno nel petto la piuma bianca,cY quando volano, Y 0\
tano raccolto in sé il collo,cV lo becco coli ristretto col corpo,che pare che non habbia &
lo. In effetto quando quello vccello stà in terra cY stende il collodi somiglia molto aa v.^
devcceIlo,cheio viddi in Fiandra in Brussella nel Palagio dell'imperatore nel i5l n0iss
ricordo,che lo chiamauano Haina. VndistandosuaMaestàmàgiandoinsala,portaro s
presentia di lei à mangiare à quello vccello certi pelei viui dentro vna caldiera di acqna' g,
lo li mangiòjcV inghiotti cosi intieri,come sogliono questi alcatrazzi fare di quello, cn F^
dono,6C mangiano,Io credo,che quello vccello,che io viddi in Fiandra,fosse di mare, t,
ueuaipiedijCV tutto il resto,come questi Alcatrazzi 1 hanno, saluoche non haueua'a
cia,che io dico,che hanno qui questi vccelli.Però quello era maggiore di questi,cV di P1 ^
la piuma,&: di maggior becco,ma non tanto l'apriua^er che,come ho detto,non haueajj,iss
ila boccia.Questi Alcatrazzi di qua quando volano:se ne vanno
suinalco,cYpercne'' ài
bonissima vista,si lasciano cadere giù nel mare,doue veggono il pesee, con le ale rist^-, r(y
modo che del gran colpo,che vi danno,ne salta molta acqua in su.Egli prende il pesce> ^ ^
sio ritorna sopra l acqua,cY fermandosi iui lo inghiotte intiero. Et poi ritornai volare
ako,cY fa molte altre volte il medesimo,cY cosi va peseando nelle costiere,c\: ne fìumi>P ^
douesearcano in mare.Et nel fiume di quella citta se ne veggono ogni di molti pre"0 di
ua,cYcosipresso,chepochidisono,chevn seudiero di quelli, che io qui tengo inguar a{
quella fortezza di san Domenico, 5C che è vn buonbalestriero,tsròadvno AlcatraZ ^
quelli, de'quali parlo, da dentro quella casa, ÒC li ruppe vna ala, mentre che staua P° ^qC,
vnscoglio a pie della fortezza. Questi seruitori di casa in presentia mia li posero ne j]3,^
eia vn saio di vn paggio ben pieno di falde 8C di maniche grandi : dC no era quello vn de . ji
giori alcatrazzi:per che non era vecchio.Et quella è cosa qui molto nota, che nella boc ,0
vno di questi vccelli cape vna cappa, che fìa logora alquanto, ò quello altro, che io ho ,
disopra.Et quando gli ammazzano gli ritrouano nel ventre il pesee, che mangiato hai1
no,ò pure essi essendo feriti Io ributtano fuori,&: alcuna volta è tato quello pesce,che ne
irebbono largamente mangiare due cV tre huomini. Alle volte i christiani hanno per n^ ^
si ta mangiato di questi vccelli,8c* noi tengono per buon cibo,per che sanno di pesee A p
no molto l'odore del mare»

Degli Eccelli notturni, che in cjuesìa ifola Spagnuolasono

Cap,

Vii- „a *

Sono in quella isola certi vccelli maggioricene rondononi, ma hanno le ale,e'l volo d
medesima sorte,cV con la medesima velocita,cY maniera di andare su, cY giù per l'aere, ^ ^
i rondononi llessi:Ma non escono,nè si veggono,se non al tempo,che il Sole pone,cY . a£
sotto l'orizonte,cY qualche volta quando il Sole non pare,per ritrouarsi nubiloso ilcie
medesimaméte ancho poco innazi, che il Sole si asconda,nella guisa,che fanno i veipc ,0,
& poi vanno tutta la notte : cV di tempo in tempo qualche volta stndono à vn certo m ^
che si fanno vdire di lontano:Io non so,come gli Indiani in quella contrada li chiami!^ .fez
io ho veduti molti di questi vccelli in terra ferma, saluo che nelle penne sono da que j ■ c\st
renti alquato. In quel breue summario,che io scrissi in Toledo delle cose delle Indie, (/
mai passeri notturni:ma quelli di terra ferma sono molto nimici de'vespertelli,et li van Y^
sequendo,cV percotendo:cV è cosa molto piaceuole vedere il contrasto loro. Ma qu€Ì el|i,
che in quella isola sono,non vanno altraméte dietro à i pipistrelli, nè sono cosi grossi v
nè hanno le medesime piume : benché non differiseono nell'essercitio, per che 8>C que
quelli fanno la caccia de zanzali. I vespertelli di quella isola sono piccioli, cV non ve ne
molti,&: si vanno à rinchiudere prello al parer mio. Sono ancho qui molteciuette, ^
le terrei doue sono ancho case di paglia:ma sono assai minori di quelle di Cartiglia, Pj ^ '
quelle di qua sono come piccioli sparuieri,ò minori. Vi sono bufì,ò gopi,ma Picc,° ^ella
maggi'ori,che le ciuette,che ho detto,ma hanno quelle orecchie,ò corna erte nella tei
 
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