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Ripa, Cesare; Facio, Lepido [Bearb.]
Iconologia Overo Descrittione Di Diverse Imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione — In Roma: Appresso Lepido Facij, 1603

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https://doi.org/10.11588/diglit.3396#0098
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D^ CESARE R OP3LI ^ TI
Tum isìì grstci.paììlati , capile #>trt0yqtq4mbutimr
Qui inccdnntsiisstrcinm, citm libris. cuiqfyortaUt
CuiSìnnt "^conseritili, scrmones ìnterfe tamquam drapets
Obstant t obsistunt, inceduta cumsuk sentmijt
Duossemper bibcntct videa* esse in enopolio
Vbx quid sarripuere, operto•capitala, caldmn bibgnt
Trtstes, aujw ebrioli incidimi. .CsE!)'
Le saette nella destralignificano gl'acuti detnTSn'àspre maldicenze,
con le quali licentiosamente ferina, & occideua ia fajmà,& riputinone de
particolari huomini; onde Horatio nella Poetica parlando della spetie di
poesia viene à dire della Comedia vecchia in tal modo.
SMcejJìtvetus bis comodiamoti sine multa Dignam legc/egi>Ux(si acccpteicborusq;
Laude,sed in vithtm lìbertas excìditi& vini Turpiter abtkuitsublato iure noi endi.
Et il detto Horatio ancora nel lib. i. de'lermoni, nella Satira quarta-»
così parlò delli Scrittori della Comedia vecchia.
Eupolis, atque Cratinius, ^risìopbanesque Tottdt
jltque ah\, quorum Com&àix prisea vitorum
Si quis erat digyus dtseribi, quodmahts, autsur
Quodm&chws soret, aut Siscarius, aut alioqui
famosm multa cum liberiate notabant.
C 0 M V V Ti T I 0 t{ E.
DONNA vestitadicilitio, adolorata, con la bocca aperta in atto
di parlare,con gl'occhi riuolti al Cielo,che versino copiose lagrime,
con vna corona di pungenti spine in capo,tenendo con la sinistra manovn
cuore parimenti coronato di spine,terrà la destra mano alta, & il dito in-
dice dritto verso il cielo.
Si fa veltita di cilitio, &lagrimeuole, perche dice S.Gio:Grisostomo,
nel suo libro de compun&.cord. Sola campuntlioshàt honerepwpuram, deside-
rare cili cium : amare lacrima*, sugere risum eiì enim mater ssetus.
Se li fanno due corone di spine,perche per la spina nel salmo 31 .in quel
versetto che dice : Dtm confìgitur jpma, vien denotata la colpa contratta.*
dal peccato, la quale del continuo morde, & punge la gpfeienza lignifi-
cata per la corona, che tiene in capo,& non ballando quella compuntio-
ne , come infruttuosa, naseendo per l'ordinario dal timore della pena, &
conoseimento del male. Però sé gli aggiunge la corona delle spine al cuo-
re , denotando per quell'altra la vera compuntione del cuore, che nasee
da quello immenso dolore, & conoseimento d'hauer ofteso Iddio so'm-mo
bene, & persa la gratia sua, & perche la perfetta compuntione deue ba-
ttere quattro conditioni, cioè che habbia quel sommo dolore già detto,
però si fa addolorata, e Iagrimeuole.
Secondo che habbia fermo proposito di non commettere più peccato3
che si dimostra per l'indice alzato della man destra.
Terzo, che similmente habbia saldo proponimento di confessarsenc »
il che vien lignificato per la bocca aperta. , ■
r * Vltimo,
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