^otiù d'Antona, "Drusiana^ e Giucca
Son le materie, onde l’altrui palpebre.
Ogni Scrittore infallidisce , e lincea :
Anzi dal MalFrancese, e dalla Feire :
E dall’istellà Pefte insin procacciono
A i nomi, all’opre lor vita celebre.
Quelli son quei, che à dilTetar si cacciono
Le labra in mezzo al Caballin Condotto,
Quelli i Poeti son , che se l’allacciono.
Oh Febo , oh Febo , e dove sei condotto ?
Quelli li liudj son d’un gran Cervello ,
Sono quelli i pensier d’un Capo dotto ;
Lodar le Mosche , i Grilli, e’I Ravanello,
£d altre scioccherie, c’hanno compollo
Il Berni, il Mauro, il Lasca, ed il Burchiello»
Per sublimi materie hanno dispoilo
Dietro à Bion , Pittagora, ed Antemio
Lodar le Rape , le Cipolle , e il Mollo.
In ogni Frontispizio , ogni Proemio
Più d’uditorio han Iodi le Cantine ;
Che à un Poeta è peccato esser abltemio .
E le penne più illustri, e pellegrine
Van lodando i caratteri golosi ,
Con Eufrone il Tinello, e le Cucine.
Quindi è , che i nomi lorsono gl’Oziosi,
Gl’Adormentati, i Rozzi , egl’Umorifli 5
Gl’insensati ,.i i Fantallici ,egl’Ombrosi :
Quindi è, che dove appena eran già vidi
NelPAccademie i Lauri, e ne’Licei s
In sin gl’Odi hoggidl ne son provilli.
Ite à doIervi poi moderni Orfei ,
Che per i voltri affanni , e già sinita
La razza degi’Augufii, e de Pompei.
E ver , che dalle Regg.e era sbandita
La mendica Virtù, mà i vollri modi
Hanno la Poesia guada, e auvilita .•
B 5 E te.
Son le materie, onde l’altrui palpebre.
Ogni Scrittore infallidisce , e lincea :
Anzi dal MalFrancese, e dalla Feire :
E dall’istellà Pefte insin procacciono
A i nomi, all’opre lor vita celebre.
Quelli son quei, che à dilTetar si cacciono
Le labra in mezzo al Caballin Condotto,
Quelli i Poeti son , che se l’allacciono.
Oh Febo , oh Febo , e dove sei condotto ?
Quelli li liudj son d’un gran Cervello ,
Sono quelli i pensier d’un Capo dotto ;
Lodar le Mosche , i Grilli, e’I Ravanello,
£d altre scioccherie, c’hanno compollo
Il Berni, il Mauro, il Lasca, ed il Burchiello»
Per sublimi materie hanno dispoilo
Dietro à Bion , Pittagora, ed Antemio
Lodar le Rape , le Cipolle , e il Mollo.
In ogni Frontispizio , ogni Proemio
Più d’uditorio han Iodi le Cantine ;
Che à un Poeta è peccato esser abltemio .
E le penne più illustri, e pellegrine
Van lodando i caratteri golosi ,
Con Eufrone il Tinello, e le Cucine.
Quindi è , che i nomi lorsono gl’Oziosi,
Gl’Adormentati, i Rozzi , egl’Umorifli 5
Gl’insensati ,.i i Fantallici ,egl’Ombrosi :
Quindi è, che dove appena eran già vidi
NelPAccademie i Lauri, e ne’Licei s
In sin gl’Odi hoggidl ne son provilli.
Ite à doIervi poi moderni Orfei ,
Che per i voltri affanni , e già sinita
La razza degi’Augufii, e de Pompei.
E ver , che dalle Regg.e era sbandita
La mendica Virtù, mà i vollri modi
Hanno la Poesia guada, e auvilita .•
B 5 E te.