s&J , .
Biiogna, che i Pittor siano eruditi ,
Nelle Scienze introdotti, e sappian bene
Le Favole, l’Istorie, i Tempi, i Riti »
Nè fare come un tal Pittor dabbene,
Che fece un’Eua , e poi vi pinse un bisso
Per non far’apparir le parti oscene :
E un Castrone adai pii di quel di Frisso
Un’Annunziata fece^ond’Io n’esclamo ,
Che diceva l’OlsizioÙ un Crocefisso .
E come compatir, scusar potiamo
Un Raffael Pittor raro, ed esatto
Far di ferro una Zappa in man d’Adamo ?
E cento, e mille ignorantoni affatto ,
Con barba vecchia, e con virtù fanciulla ,
I Panfili sfidar prendono à patto ,
E come la Pittura entro la culla
D’ogni minuzia sua gli havesse istrutti,
Credon d’esièr Maestri, e non san nulla .
Dipinger tutto il dì Zucche ,e Presciutti,
Rami, Padelle , Pentole, e Tappeti ,
Uceili, Pesci , Erbaggi, e Fiori,e Frutti ;
E presumeran poi queit’indiscreti
D’esser Pittori, e non voler, cheadopr'a
La sferza de’Satirici Poeti ;
Che se hanno a metter altre cose in opra
Non si vede mai sar nulla proposito ,
E il Costume,e l’Idea và sotto sopra .
1 Sciti nel vestir fanno all’opposito ?
E perche l’Ignoranza hanno per Sposa
Non danno colpo , che non sia sproposito •
Perdoni il Cielo al Cigno di Venosa,
Ghe à i Poeti, e à i Pittori aprì la strada
Di fareà modo lor quast ogni cosa.
Con questa autorità più non si bada ,
Che con il vero il simulato implichi ,
E, che dail’Esser suo 1 ’Àrte decada -
Più
Biiogna, che i Pittor siano eruditi ,
Nelle Scienze introdotti, e sappian bene
Le Favole, l’Istorie, i Tempi, i Riti »
Nè fare come un tal Pittor dabbene,
Che fece un’Eua , e poi vi pinse un bisso
Per non far’apparir le parti oscene :
E un Castrone adai pii di quel di Frisso
Un’Annunziata fece^ond’Io n’esclamo ,
Che diceva l’OlsizioÙ un Crocefisso .
E come compatir, scusar potiamo
Un Raffael Pittor raro, ed esatto
Far di ferro una Zappa in man d’Adamo ?
E cento, e mille ignorantoni affatto ,
Con barba vecchia, e con virtù fanciulla ,
I Panfili sfidar prendono à patto ,
E come la Pittura entro la culla
D’ogni minuzia sua gli havesse istrutti,
Credon d’esièr Maestri, e non san nulla .
Dipinger tutto il dì Zucche ,e Presciutti,
Rami, Padelle , Pentole, e Tappeti ,
Uceili, Pesci , Erbaggi, e Fiori,e Frutti ;
E presumeran poi queit’indiscreti
D’esser Pittori, e non voler, cheadopr'a
La sferza de’Satirici Poeti ;
Che se hanno a metter altre cose in opra
Non si vede mai sar nulla proposito ,
E il Costume,e l’Idea và sotto sopra .
1 Sciti nel vestir fanno all’opposito ?
E perche l’Ignoranza hanno per Sposa
Non danno colpo , che non sia sproposito •
Perdoni il Cielo al Cigno di Venosa,
Ghe à i Poeti, e à i Pittori aprì la strada
Di fareà modo lor quast ogni cosa.
Con questa autorità più non si bada ,
Che con il vero il simulato implichi ,
E, che dail’Esser suo 1 ’Àrte decada -
Più