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seppe Flavio, e non di soli quattro, come Eusebio
riferisce, vien dimostrato dai calcoli del medesimo
vescovo cesariense, il quale ascrive all'anno novan-
tadue dei Pastori l'innalzamento del figlio di Gia-
cobbe, e una durata di cento e tre anni assegna al-
la intera dinastia. Sarebbe pertanto cessato quel re-
gno 1' undicesimo anno della amministrazione di
Giuseppe . Ma essa durò per ottant' anni, poiché
nel trentesimo di sua vita cominciò ad esercitarla,
e colla morte la terminò, dopo aver vissuto cento e
dieci anni (i). D'onde deriverebbe che, cessata la
dinastia dei Pastori, l'autorità di Giuseppe durata
fosse in Egitto sotto i Faraoni legittimi della xvm;
lo che è lontano da ogni probabilità e ad ogni ragio-
ne contrario, siccome parlando della dinastia deci-
maottava parrà manifesto. Debbono pertanto indu-
bitatamente riceversi i sei re della decimasettima,
e si debbe avere per giusta la durata del regno loro
in anni 260.

§. 5. / Pastori adottarono la lingua dell'Egitto. Interpretazione
del titolo dato da Faraone a Giuseppe.

Dei re Pastori però invano si cercherebbero i
nomi scritti su monumenti per opera loro innal-
zati; che chiare sono le parole di Manetone (2),
allorché ci dipinse questi barbari intenti solo a di-

(1) Gen. cap. l, 25.

(2) Veggasi sopra, pag. 168,
 
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