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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 2,1): Monumenti civili — Pisa, 1834

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https://doi.org/10.11588/diglit.4731#0299
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299
portano sulla spalla le figurette di mummia. I gra-
ni del seme somigliano per la loro figura e colore,
piuttosto al dhorra (i) che al frumento.

Un altro agricoltore si vede nell'originale di que-
sta scena, che sparge i semi sul suolo, stando chi-
nato a terra. Gli autori della Description de VÉgy-
pte non l'omisero nella copia eh'e'diedero di questo
quadro medesimo (2). E le ragioni per le quali il
disegno ne riproducemmo, si troveranno facilmente
nelle notahili differenze di colori e di forme, che
passano dalla loro copia alla nostra, la quale fu fat-
ta da noi con scrupolosa diligenza. Le medesime
ragioni si applicano ad alcuni altri pochi soggetti,
che diedersi o interi, o mutilati in quella grande
Opera, i quali noi credemmo necessario di pubbli-
care di nuovo nell'Opera presente.

Gli Egiziani antichi, come i moderni Arabi che
abitano l'Egitto, facevano più volte l'annoia se-
menta sopra un medesimo campo; perciò l'aratura
del terre.no, dopo che stato era assodato dalle radi-
ci della prima raccolta, non poteva esser sì agevole,
come quella era che facevasi nella terra assottigliata
e trita dal sedimento dell'inondazione. Laonde fa-
ceva mestieri di più forti strumenti per un'opera
di maggiore sforzo. E infatti vediamo adoperarsi
aratri con vomero di metallo (figg- h e b), e con

(1) Veggasi il scg. §. 7.

(2) Antiq. voi. 11, pi. 90.
 
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