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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 1,3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1838

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https://doi.org/10.11588/diglit.4685#0140
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magini loro e quella del re si legge : JtJK<5.g, ìiìtx
le terre straniere tutte, cioè, i nemici stranieri, i bar-
bari tutti. Dietro la figura del re si leggono i titoli
consueti.

Finalmente alla fig. E, si vede il re Amenóf con
ascia in spalla tener per la coda capovolto un lio-
ne: è un simbolo della potenza del nemico ch'egli
ha rovesciato, onde viepiù chiara rifulge la gloria
del vincitore. Vi si legge che Amenòf I, TlTnx
K&g, JtrJUL, ha messo in rotta ogni terra barbara,
vale a dire ? ogni nemico straniero.

II.

Thutmes I (figlio di AmenófIzsChebron)

Anni av. G. C. 1796. ( Monumenti, Storici, t. 1, pag. sua e scgg.)

§. 1. Memorie postume di questo secondo re della

dinastia diciottesima.

Di questo secondo Faraone della dinastia diciot-
tesima, che succedette al padre Amenóf I, non po-
chi sono i monumenti ancor sussistenti neh" Alto-
Egitto .

La più lontana memoria che di lui trovassimo,
risalendo verso il mezzodì, è sopra un architrave
di una delle molte cappelle e camerette incavate
nella catena occidentale di Gebel-Selsilis, ove si

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