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Rosellini, Ippolito
I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto — Pisa, 1844

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https://doi.org/10.11588/diglit.4684#0093
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del tempio, elicendo che il voto ^t^oo-jcvvpjixcc) era
fatto t<5 nudici) MavSovM al signore Mandali . E
chiaro che si è voluto esprimere in questo nome
quel medesimo che nelle iscrizioni egiziane sta
scritto Melliti o Maldal, e più frequentemente Me-
lai e Maiali. Non è maraviglia che un soldato ro-
mano ne corrompesse la pronunzia.

Talvolta si vede questo medesimo dio figurato
sulle mura del tempio sotto le forme usate dagli
Egiziani per rappresentare li spiriti. Ne reco un
esempio nella Tav. M. d. C. n.° XIV, fig. 3. Qui sta
dinnanzi a un'ara lo sparviero androcefalo, distin-
to di urèo e con le insegne di primogenito di Àm-
mone: suo nome è spirito principale, manifesta-
to .....Gli sta dinnanzi in atteggiamento di ado-
rnate Iside vivificatrice, signora di Marila fi. Que-
sto spirito principale, grande o primogenito che
voglia dirsi ( poiché tutti questi sensi appartengo-
no alla parola (JUKp ) è una vaga o complessiva in-
dicazione di quel principio elementare ed attivo
(g,cup), che, secondo le varie sue manifestazioni
e travestimenti, è Arnon-hór, Horus figlio di Osi-
ride e d'Iside, e Maiali. E Iside rappresenta qui
la sua porzione femmina la quale, or moglie or
madre, contribuì all'opera delle trasformazioni di
quel principio stesso elementare che ora sotto for-
me di spirito adora.

Altre immagini si rappresentano tendenti a svol-
gere il sistema medesimo di emanate forme: per
 
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