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Sanutus, Marinus; Fulin, Rinaldo [Editor]; Barozzi, Nicolò [Editor]; Stefani, Federico [Editor]
I diarii (1496-1533) (Tomo 3): [1.10.1499 - 31.3.1501] — Venezia: a spese degli autori, 1880

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https://doi.org/10.11588/diglit.67589#0635
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1241
pò; ila, volente fato, sier Nadal suo fiol, è pocho
più di uno anno, hessendo provedador a Peschiera,
volendo peschar, si anegoe etc.
A dì ultimo dezembrio. In colegio non fo il prin-
cipe. Vene el capetanio di le fantarie, e consultato
di Gradiscila, e ditto el vadi con 150 provisionati;
poi, come fìdelissimo, aricordò di Corphù certe cosse
oplime.
Da Ravena, dii podestà et capetanio, di 27 et
28. Come, a dì 23, el ducha partì da Forlì e andò
a Cesena con pocha gente, e à levato di Forlì el
signor Paulo e Carlo Orssini, Zuam Batista Conte et
Hercules Bentivoio, e mandati ad alozar a Rimano,
Pexaro e Fani, e questo per aleviar Forlì ; e à fato
sopra li alozamenti domino Guido di Guidarelli ; e a
Forlì danno a le zente sohm lo alogiamento e il
focho. Itevi, a Faenza hanno posto il borgo in for-
teza, sì che più non temeno, e bora fortilìchano la
rocha. La Val di Lamon è a 1’ usato, e Brisegella si
tien per il ducha, dove è 300 fanti con certi pochi
cavali. Ilem, risposto dii 3.° di dacij.
Da poi disnar fu gran conscglio, e fato li do apon-
tadori etc. E posto per 4 consieri, excepto Trivixan,
e Morexini, la parte di dar a li fioli di sier Zuan Al-
vise Cocho, qual è in gravissima povertà de bisto, e
sta in caxa, do balestrarie sopra le galie di viazi, ogni
anno, in viltà Ihoro. Ave 6 non sincere, 249 di no,
487* 778 di la parte. E fu presa. Et reduto il colegio a
consultar, vene letere di 3. dii zeneral, per via di
terra, replichate; e poi, per via di mar, vene letere,
di 28 novembrio, di ditto zeneral, qual manchava.
11 sumario è questo :
Dii capetanio zeneral, di 28 novembrio. Chome
seguitano 1’ impresa, e spagnoli hanno fato chebe
sopra li albori di le galie, per poter star a trazer,
quando turchi si vorano difender a la bataglia ordi-
naria se li darà.
Di sier Francesco Zigogna, solo scrito proveda-
dor di la Marea, date in galla a la Zefalonia, a dì
5 dezembrio. Come, a dì 27 dii passato, zonse lì dal
zeneral, li disse il successo sequito in la Morea, ©fe-
rendoli darli 1000 e più cavali, non tochando algun
stratioto da Napoli, ma erano quelli che, al zonzer
dii turcho in la Morea, fuziteno dii teritorio di Mo-
don, Coron e Monovasia, e unitesi con li parenti
soi, sono in luogi de’ turchi, e toiandosse questo
castello, verano ad habitar l’isola, e con li cavali la
conserveriano. Item, spagnoli si fanno grandi, e
hanno raxon, perchè non li mancha 0, e ancor le
mure dii castello siano per terra, e li anemi de’ no-
stri ben disposti, si fa provision de bastioni etc., per

DECEMBRE. 1242
superar le forze de’ turchi. Ilem, il zeneral li ha fato
comandamento, si transferissa a la presentia di la
Signoria, con la prima galia vien a disarmar; vera.
Da Molla, di sier Hironimo Pizamano, gover-
nador, di 17 dezembrio. Come, inteso da Trani,
per avisi abuti dal nostro orator di Napoli, dii partir
di l’orator dii turcho, per passar a la Valona, et
inteso di una fusla di banchi 13, era in le aque di
Brandizo, partita di Corphù, spazò uno homo, e la
fece venir lì, e fè disarmar ; licentiò li homeni, salvo
et patron con 4 altri, dando voce di averla disar-
mata, acciò non danizasse li subditi regij ; e questo
fè per non dar sospeto. Et inteso dal dito governa-
dor di Trani, a dì X, dito orator esser arivato a Spi-
nazola ; e poi, per uno suo explorator, intese era
partito e andava a la via di Leze ; poi andò a dì XI
a Taranto, dove era il viceré, et era con turchi X,
et uno orator regio, armò la dita fusta e uno gripo,
e posto suso homeni 46 ben in bordine, e messo al
governo Bernardo Bianchine, doaner nostro de lì,
e vanno molto desiderosi di far eie., pur li tempi
non siano contrari], come mostrano; per causa di
quali, salvo a dì 15 di note, si potè levar, e andono
per fin sopra Monopoli, e per il sirocho tornono al
Porto de San Vitto; e in questa matina è levati, e
andati a la volta de li Pedegni de Brandizo, dove
troverano, o ver intenderà il partir di ditto orator,
da uno qual si oferse, e voria una patente da poter
navigar de lì a la Vallona, senza impedimento, dum-
modo non conducesse cosse velate per la chiesia.
Aspeta risposta ; e si provedi a quel bombardier, è
raexi 6 serve, et 0 à ’buto, salvo quelli li dà dii suo;
et quel locho ha gran di bisogno di lui, perchè quel
castello, avanti P arsalto, stava con page 13, hora ne
son 28, è benissimo munido de bombardieri, bom-
barde, e ogni altra artilaria, e il castelam inimica
mai si à partido, come il re proinisse eie.
Copia di la lettera fo scrita in risposta al reveren-
dissimo Cardinal cuneense, legato a latere va in
Alemagna.
Ex Rovereto oppido nostro.
Reverendissime domine.
Vestrse litterse ad nos delatae sunt, quibus sum-
ptos per eam labores dignasque operationes ad com-
modum chrislianse religionis significai ; diffusius
quoque, ejus nomine, nobis cuncta declaravit ma-
gnificus dominus Accursius, christianissimi regis
apud nos orator. Non est novus, reverendissime
domine, vester erga christianam religionem ips.im

MCCCCC,
 
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