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0.5
1 cm

MCCCCCt, FEBBRAIO.
1426
1425
551
dii Buzardo a li oratori di Pranza e Spagna, llem,
ozi è partito el Cardinal Salerno per la Marcha.
Di Spagna, di l’ orator nostro, date in Granala,
perché havia nova di Sicilia, di 20 novembrio, de sì.
Et F orator rispose, sperava cussi fusse. E lei disse :
Dio el volesse ! Poi, di la union con il re di romani
a dì 7 zener. Come eri lo dal re a comunicharli le
teiere nostre, licei fusse la Epifania, e ave audientia
la sera, e li fé lezer li sumarij, et soe alteze li aldi-
teno volentiera. Et quanto al tuor l’impresa di Mo-
don, il re li parse impossibile. Poi laudò il Ihoro
capetanio di l’armata; poi ringratiò di l’armata con
optime parole, e pregò il perseverar e farla invernar
in Levante, dicendo la Signoria nostra facea nume-
rosa classe, olirà quella 1’ aveva fuora. E li disse di
le do cosse proposte per domino Lorenzo Suares,
di non concluder pace sine consensu, et di defen-
dersi mutuamente. Poi pregò Ihoro alteze volesse
asetar il re di romani con il re di Pranza, per via
e Pranza, il re disse laudava. E la raina rispose, ve-
deva gran dificultà, perchè a la union bisogna tutti
li principi, cigliando Napoli, llem, di l’andar suo
im Portogallo dimostrò piacer, e 1’ honor si fa a
quel re è suo, e ordinò letere per li alozamenti,
dicendo el tornasse presto. E 1’ orator disse, Ihoro
alteze scrivesseno a quel re ; e cussi promessene
di far. Di la proposta di re Fedrico, 0 risposeno.
Mostrò dispiacer l’habi amicitia con turchi. Di la
ripresala, il re ordinò a uno doctor, consier, ve-
nisse da lui orator, per saper di jure ; pregò so-
spendesse tino a la sua tornata ; et cussi spera
obtenir. Item, quelli reali hano inteso, le nave frau-
di l’archiducha, Ihoro zenero e fiol dii re di romani,
perchè il christianissimo re era ben disposto ; et di
F andata sua in Portogallo 0 li disse ; et par voglij
omnino andar, perchè à fato armata per Africha. Et
cese esser partite di armata, insalutato, per non 552
haver auto danari da la Signoria nostra ; e li reali
hanno auto piacer grande, perchè sola la soa arma-
ta sarà al preuder di la Zephalonia. Item, esso ora-
li re rispose, ringraciò la Signoria di le oferte e obla-
tor a inteso, per mantenir F armata à dimandato
tione, et che era reciprocho, e sempre stato amico
a beneficio di christiani, e, im particularità, di la Si-
gnoria nostra, come de carissimi amici ; et erano
contenti di 1’ opera fata di F armata Ihoro, e hanno
ajuto al regno di Ragom, per lo interesse de Sici-
lia, unita con quel regno. E li à risposto, soe alteze
vadino fino in Aragom, che tarano ; e pur, se non
ponno, vederano di satisfar. Item, fin 4 o ver 5 di,
piacer F honearo esser ben disposto, e poi bater il
si parte per Portogallo. Item, li mori si sono dati a
o
o
(D
turcho me;
no compia
ha ditto al\
to al re di
cendo noi
tar. Et la
gracia e merzede di le regie alteze, e hanno fato,
quelli erano da fati, morir, e venduti per schiavi le
paté e femene.
Dii dillo, di 19. Come à obtenuto la suspensiom
di la ripresala, fino torni a Valenza e Barzelona ; di-
manda li sia mandato tute le justification, e F acordo
fu fato con Forando l’Izola. Item, sono venuti da lui
alcuni zenthilomeni di la corte, chiamati...... zoè
per nome di la moier di don Consalvo, capetanio di
F armata, a dimandarli di soa signoria. Lo ha hono-
rato e laudato assai ; doraan si parte.
A dì 12 fevrer. In colegio non fui, per esser
amalato ; credo fusse alditi li 4 oratori di Brexa,
qualli presentono letere di credenza, di do. Sono do-
mino Stefano di Ugoni, domino Jacomo Ceroldo,
domino Zuan Batista de Piano, doctori, et domino
Agustim di Megij, primarij citadini de lì. Et parlò el
Ugoni, dolendossi di la imposition di soldi 5 per
campo, et non ponno pagar. Eliam credo fosseno
alditi li oratori di Trevixo eie.
Da poi disnar fo pregadi. Et si have letere.
Da Liom, di domino Bonino de Boninis, amico
/idei, di 2. Come sier Beneto Trivixam, el cavalier,
orator nostro, stava malissimo, destituto a medicis.
Fu posto per tutti li savij, scriver a li oratori
90
parte di
Dii a
corier, qi_
da quelli E
brio, di j
turcho,
reali; li
Consalvi
re di E
soa maj;
pareva
o
o
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dii Buzardo a li oratori di Pranza e Spagna, llem,
ozi è partito el Cardinal Salerno per la Marcha.
Di Spagna, di l’ orator nostro, date in Granala,
perché havia nova di Sicilia, di 20 novembrio, de sì.
Et F orator rispose, sperava cussi fusse. E lei disse :
Dio el volesse ! Poi, di la union con il re di romani
a dì 7 zener. Come eri lo dal re a comunicharli le
teiere nostre, licei fusse la Epifania, e ave audientia
la sera, e li fé lezer li sumarij, et soe alteze li aldi-
teno volentiera. Et quanto al tuor l’impresa di Mo-
don, il re li parse impossibile. Poi laudò il Ihoro
capetanio di l’armata; poi ringratiò di l’armata con
optime parole, e pregò il perseverar e farla invernar
in Levante, dicendo la Signoria nostra facea nume-
rosa classe, olirà quella 1’ aveva fuora. E li disse di
le do cosse proposte per domino Lorenzo Suares,
di non concluder pace sine consensu, et di defen-
dersi mutuamente. Poi pregò Ihoro alteze volesse
asetar il re di romani con il re di Pranza, per via
e Pranza, il re disse laudava. E la raina rispose, ve-
deva gran dificultà, perchè a la union bisogna tutti
li principi, cigliando Napoli, llem, di l’andar suo
im Portogallo dimostrò piacer, e 1’ honor si fa a
quel re è suo, e ordinò letere per li alozamenti,
dicendo el tornasse presto. E 1’ orator disse, Ihoro
alteze scrivesseno a quel re ; e cussi promessene
di far. Di la proposta di re Fedrico, 0 risposeno.
Mostrò dispiacer l’habi amicitia con turchi. Di la
ripresala, il re ordinò a uno doctor, consier, ve-
nisse da lui orator, per saper di jure ; pregò so-
spendesse tino a la sua tornata ; et cussi spera
obtenir. Item, quelli reali hano inteso, le nave frau-
di l’archiducha, Ihoro zenero e fiol dii re di romani,
perchè il christianissimo re era ben disposto ; et di
F andata sua in Portogallo 0 li disse ; et par voglij
omnino andar, perchè à fato armata per Africha. Et
cese esser partite di armata, insalutato, per non 552
haver auto danari da la Signoria nostra ; e li reali
hanno auto piacer grande, perchè sola la soa arma-
ta sarà al preuder di la Zephalonia. Item, esso ora-
li re rispose, ringraciò la Signoria di le oferte e obla-
tor a inteso, per mantenir F armata à dimandato
tione, et che era reciprocho, e sempre stato amico
a beneficio di christiani, e, im particularità, di la Si-
gnoria nostra, come de carissimi amici ; et erano
contenti di 1’ opera fata di F armata Ihoro, e hanno
ajuto al regno di Ragom, per lo interesse de Sici-
lia, unita con quel regno. E li à risposto, soe alteze
vadino fino in Aragom, che tarano ; e pur, se non
ponno, vederano di satisfar. Item, fin 4 o ver 5 di,
piacer F honearo esser ben disposto, e poi bater il
si parte per Portogallo. Item, li mori si sono dati a
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quelli erano da fati, morir, e venduti per schiavi le
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Dii dillo, di 19. Come à obtenuto la suspensiom
di la ripresala, fino torni a Valenza e Barzelona ; di-
manda li sia mandato tute le justification, e F acordo
fu fato con Forando l’Izola. Item, sono venuti da lui
alcuni zenthilomeni di la corte, chiamati...... zoè
per nome di la moier di don Consalvo, capetanio di
F armata, a dimandarli di soa signoria. Lo ha hono-
rato e laudato assai ; doraan si parte.
A dì 12 fevrer. In colegio non fui, per esser
amalato ; credo fusse alditi li 4 oratori di Brexa,
qualli presentono letere di credenza, di do. Sono do-
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Da poi disnar fo pregadi. Et si have letere.
Da Liom, di domino Bonino de Boninis, amico
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Fu posto per tutti li savij, scriver a li oratori
90
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