MCCCCC, APRILE.
178
A Melzo gli è el conte Guido Torello, el conte
Christoforo di Novolara, el conte Piero Tordo ; han-
no fra Ihoro tutti, cavalli 200 tra slratioti e balle-
strieri; pur lì in Melzo gli hanno fanti alemani 150,
08 zoè sguizari de la liga grisa, capo Sugelino.
A Ruigo Alovisio Bora, fanti 100 taliani; el fra-
tello di Morgante, fanti 100; Francesco da Langi-
gnana, fanti 100, zoè schiopetieri italiani; Strazaca-
pa, fanti 50; et uno altro contestatele, che non si ri-
corda il nome, fanti 50; e ozi dovea zonzer fanti 300
alemani. E sopra tutti questi fanti è capo rnissier
Marchiò A vogare.
A Gassano è monsignor di San Cdsso, con ca-
vali lizieri 100 e fanti 500.
Ilem, che ’l ducila ha usate queste parole: che
si meraveglia che la Signoria di Venecia voglia abra-
ciar tante cose, et che non sa a che modo le potrano
difendere ; et che ’l passerà se non podio tempo, che
Lavorano faticha a difender le cosse sue, non che vo-
ler lenire le terre che hanno fornite a nome dii re.
Sumario di do teiere di sier Nicolò Marcelo,
provedador, dii Zanle.
Dal Zanle, di 5 marzo. Avisa di do foste tur-
che, quale mostrò intrar in canal di Santa Maura, ta-
men sono restate, el è in bocha del canal, non à passa
per la basseza di le aque ; à scrito di questo al zene-
ral. Ilem, scrivendo, arivò una barcha di Nepanlo
con homeni 9, fuziti eri a vesporo, havendo dà piezi
homeni turchi soi amici ; dicea andar a Patras, e che
turchi non si fida lassar più niun christiam ussir per
mar ; fra li qual è Galeazo di Smalini, da Patras, ha-
bitava a Nepanto. Dice, ozi 8 dì, era zonto a Ne-
panto sier Rigo Badoer, venuto di Andernopoli, con
custodia di uno schiavo di la Porta, dove lì è il si-
gnor turcho. Dice manchar è zorni 20, e aver scon-
tralo Alvixe Manenti, secretano nostro, con Tho-
daro Paleologo, a Pora, zornate 4 di Andernopoli, e
corame intese, è stà ben visto, e lui sier Rigo non
havia potuto operar zercha la sua liberation e di al-
tri zenthilomeni presi a Nepanto, videlicel sier Lo-
renzo da Canal, quondam sier Nicolò, sier Vicenzo
da Canal, quondam sier Anzolo, quali è tenuti per
schiavi ; è zonto dito schiavo a Nepanto, di comanda-
mento dii signor. El qual scrisse al flambular di la
Morea feze prender per schiavi tutti nepantini se
atrova in la Morea, e questo, dice, à inteso da dito sier
Rigo, e à visto la retention di do zenthilomeni. Afer-
ma la morte di Fait bassà; in loco suo diputà a Ne-
panlo el flambularo di Negroponte. Eliam, uno di 9,
1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. III.
videlicel Nicola Saravalioti, è stà al Styri a F armala
turcha, con molti altri marinari, mandati per turchi
alquanti gripi de’ nepantini, conzi, e inanella zorni 15 68 *
di l’armata. Dice si va conzando im pressa, e danno
la pegola a li fusti e altri navilij ; solum che da bise
non sono guasti, senza locarli le stope ; a quelli son
lochi di bisso, mutano i magieri. Ilem, è venuti ho-
meni di Mar Mazor, noviler 2000 manoali chrisliani
angarizati ; et per via di la Valona è venute da 300
some di stopa e pegola, e per zornata azonzeva di
le altre a Nepanto. Tamen a le nave grosse non era
stà preparato conza ancora, nè eliam a zercha 35
schierazi, tirati in terra in fra il porto di Nepanto et
la spiaza di San Dimitri, et a le do galeaze : solum
arma. Tamen è zonti tutti axapi, e non se fidano
più di christiani ; et a Patras e Nepanto da tutti vien
judichato di pace, e che 1’ armada turcha non us-
sirà, quamvis mostri.
Ancora el dillo provedador, di X. A viso molte
cosse, come ho scrito avanti; et di 13 avisa aver
nova di Coron, per via di Syo, come a Syo veniva
cargati do schierazi di monition, stope, pegole e
maistranze per esser concilile a 1’ armada ; e altri
schierazi cargi. ut supra, erano ussiti dii slreto di
Constantinopoli, per 1’ armada, per dita via di Ne-
groponte, et si atrova versso le aque di la Palatia e
Arzipelago fuste diexe, et uno galiom di turchi.
In natatorio 23, 1500, die XV marcii.
Vacante lectura notariorum nostrorum curile
majoris in cancellarla superiori, per promotionem
et deputationem Marci Antoni! Sabellici ad lectu-
ram de mane, loco Georgii Vallee defuncti, in ec-
clesia seu hospitali Sancii Marci, per infrascriplos
dominos consiliarios habila informalione de pro-
state ingenii, doctrina et moribus Joannis Bapti-
stse Sitae, determinatum fuit, et depulatus [braefatus
Joannes Baptista Sita ad lecturam notariorum pree-
fatorum cancellariae nostra:, in loco cancellarise supe-
rioris, horis deputatis in mane, siculi faciebat Mar-
cus Antonius Sabellicus praefatus, et subsequenter
post prandium in loco hospitalis Sancii Marci, abs-
que aliquo salario.
Consiliarij fuerunt: sier Joannes Donato, sier
Jacobus Trono, sier Lucas Pisani, sier Marcus
Fuscolo, et sier Andreas Gabriel.
Nuove dii mexe di aprii, 1500. 69
A dì primo aprii 1500. In colegio introno savij
nuovi : videlicel sier Marcho Bolani, sier Lucha Zen
e sier Filippo Trum, procurator, dii conscio ; sier
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A Melzo gli è el conte Guido Torello, el conte
Christoforo di Novolara, el conte Piero Tordo ; han-
no fra Ihoro tutti, cavalli 200 tra slratioti e balle-
strieri; pur lì in Melzo gli hanno fanti alemani 150,
08 zoè sguizari de la liga grisa, capo Sugelino.
A Ruigo Alovisio Bora, fanti 100 taliani; el fra-
tello di Morgante, fanti 100; Francesco da Langi-
gnana, fanti 100, zoè schiopetieri italiani; Strazaca-
pa, fanti 50; et uno altro contestatele, che non si ri-
corda il nome, fanti 50; e ozi dovea zonzer fanti 300
alemani. E sopra tutti questi fanti è capo rnissier
Marchiò A vogare.
A Gassano è monsignor di San Cdsso, con ca-
vali lizieri 100 e fanti 500.
Ilem, che ’l ducila ha usate queste parole: che
si meraveglia che la Signoria di Venecia voglia abra-
ciar tante cose, et che non sa a che modo le potrano
difendere ; et che ’l passerà se non podio tempo, che
Lavorano faticha a difender le cosse sue, non che vo-
ler lenire le terre che hanno fornite a nome dii re.
Sumario di do teiere di sier Nicolò Marcelo,
provedador, dii Zanle.
Dal Zanle, di 5 marzo. Avisa di do foste tur-
che, quale mostrò intrar in canal di Santa Maura, ta-
men sono restate, el è in bocha del canal, non à passa
per la basseza di le aque ; à scrito di questo al zene-
ral. Ilem, scrivendo, arivò una barcha di Nepanlo
con homeni 9, fuziti eri a vesporo, havendo dà piezi
homeni turchi soi amici ; dicea andar a Patras, e che
turchi non si fida lassar più niun christiam ussir per
mar ; fra li qual è Galeazo di Smalini, da Patras, ha-
bitava a Nepanto. Dice, ozi 8 dì, era zonto a Ne-
panto sier Rigo Badoer, venuto di Andernopoli, con
custodia di uno schiavo di la Porta, dove lì è il si-
gnor turcho. Dice manchar è zorni 20, e aver scon-
tralo Alvixe Manenti, secretano nostro, con Tho-
daro Paleologo, a Pora, zornate 4 di Andernopoli, e
corame intese, è stà ben visto, e lui sier Rigo non
havia potuto operar zercha la sua liberation e di al-
tri zenthilomeni presi a Nepanto, videlicel sier Lo-
renzo da Canal, quondam sier Nicolò, sier Vicenzo
da Canal, quondam sier Anzolo, quali è tenuti per
schiavi ; è zonto dito schiavo a Nepanto, di comanda-
mento dii signor. El qual scrisse al flambular di la
Morea feze prender per schiavi tutti nepantini se
atrova in la Morea, e questo, dice, à inteso da dito sier
Rigo, e à visto la retention di do zenthilomeni. Afer-
ma la morte di Fait bassà; in loco suo diputà a Ne-
panlo el flambularo di Negroponte. Eliam, uno di 9,
1 Diarii di M. Sanuto. — Tom. III.
videlicel Nicola Saravalioti, è stà al Styri a F armala
turcha, con molti altri marinari, mandati per turchi
alquanti gripi de’ nepantini, conzi, e inanella zorni 15 68 *
di l’armata. Dice si va conzando im pressa, e danno
la pegola a li fusti e altri navilij ; solum che da bise
non sono guasti, senza locarli le stope ; a quelli son
lochi di bisso, mutano i magieri. Ilem, è venuti ho-
meni di Mar Mazor, noviler 2000 manoali chrisliani
angarizati ; et per via di la Valona è venute da 300
some di stopa e pegola, e per zornata azonzeva di
le altre a Nepanto. Tamen a le nave grosse non era
stà preparato conza ancora, nè eliam a zercha 35
schierazi, tirati in terra in fra il porto di Nepanto et
la spiaza di San Dimitri, et a le do galeaze : solum
arma. Tamen è zonti tutti axapi, e non se fidano
più di christiani ; et a Patras e Nepanto da tutti vien
judichato di pace, e che 1’ armada turcha non us-
sirà, quamvis mostri.
Ancora el dillo provedador, di X. A viso molte
cosse, come ho scrito avanti; et di 13 avisa aver
nova di Coron, per via di Syo, come a Syo veniva
cargati do schierazi di monition, stope, pegole e
maistranze per esser concilile a 1’ armada ; e altri
schierazi cargi. ut supra, erano ussiti dii slreto di
Constantinopoli, per 1’ armada, per dita via di Ne-
groponte, et si atrova versso le aque di la Palatia e
Arzipelago fuste diexe, et uno galiom di turchi.
In natatorio 23, 1500, die XV marcii.
Vacante lectura notariorum nostrorum curile
majoris in cancellarla superiori, per promotionem
et deputationem Marci Antoni! Sabellici ad lectu-
ram de mane, loco Georgii Vallee defuncti, in ec-
clesia seu hospitali Sancii Marci, per infrascriplos
dominos consiliarios habila informalione de pro-
state ingenii, doctrina et moribus Joannis Bapti-
stse Sitae, determinatum fuit, et depulatus [braefatus
Joannes Baptista Sita ad lecturam notariorum pree-
fatorum cancellariae nostra:, in loco cancellarise supe-
rioris, horis deputatis in mane, siculi faciebat Mar-
cus Antonius Sabellicus praefatus, et subsequenter
post prandium in loco hospitalis Sancii Marci, abs-
que aliquo salario.
Consiliarij fuerunt: sier Joannes Donato, sier
Jacobus Trono, sier Lucas Pisani, sier Marcus
Fuscolo, et sier Andreas Gabriel.
Nuove dii mexe di aprii, 1500. 69
A dì primo aprii 1500. In colegio introno savij
nuovi : videlicel sier Marcho Bolani, sier Lucha Zen
e sier Filippo Trum, procurator, dii conscio ; sier
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