GENNAIO.
74
73 mccccc,
esser mirato dentro 40 bombardieri, in habito di
peìegrini.
Da Milam. Si ha missier Zuan Jacomo, andato
a Piagenza, par sia sequi to certi rumori, peri’in-
cantar di dacij. Concludo, milanesi non è contenti
de’ francesi, vorebeno iterum el signor Lodovico,
con il qual tutavia va pratiche su e zoso, et el si-
gnor Antonio Maria di Sanseverino, era qui man-
dato da lui.
In questo pregadi fo messo parte por li avoga-
dori di comun, di tuor el conseio zuoba, venere e
sabado, a Ihoro requisition, e venisse tutti, soto pena
di ducati X. flave 5 di no, 160 de sì ; zoé per menar
sier Andrea Zanchani, fo provedador in Frinì.
Dem, fo messo per sier Marin Bon e sier Piero
da Pexaro, savij ai ordeni, che tutti venisse que-
st’ altra setimana al conseio, zoè quelli di colegio
con Ihor opinion, zercha mandar galie ai viazi. Or li
altri savij disse manchava per Ihoro, et 0 fu posto.
A di 29 ditto. Fo gran conseio, e fo messo par-
te per li consieri di dar a Zuan di Santi, pare di
Marco di Santi, brasato su la nave Pandora, eh’ era
con sier Andrea Loredam, suo secretarlo, F oficio in
vita eh’ era sta dato a ditto suo fiol a la justicia. Et
ditta parte bave una non sincera, 124 no, 1207 ; e
fu presa.
È da saper, eri im pregadi, per molte vie si fo
certifichato di F armata grande vien in Sicilia eli
Spagna ; eliam per letere di Franza. Et da Roma si
bave letere di domino Lorenzo Suares, orator di
quelle alteze, qual voria pur la Signoria havesse uno
orator a presso quelle majestà eie.
Cai dii conseio di X, electi per il mexe di zener :
sier Bortolo Vituri, sier Alvixe Venier, et sier Zorzi
Corner, el cavalier.
A di ultimo dezembrio. Fo pregadi. E fu preso
parte, che li caslelani, che si farà in li lochi aquista-
di, se intendi per do anni ; e poi si fazi per grani
conseio. Et cussi fu preso.
Da Modon, si have letere di sier Marco Gabriel,
provedador. Come dannava la diliberation di andar
a la Zephalonia, perchè, si andava in colfo, aria auto
l’armata turchescha per esser senza guarda.
Ilem, fono electi tre savij dii conseio ordenarij :
sier Polo Barbo, ave 20 di no; sier Domenego Mo-
rexini, proconlator, e sier Antonio Tran, el savio dii
conseio di zonta ; c di tera ferma: sier Marcilo Zorzi,
sier Beneto Zustignam, sier Francesco Tram e sier
Mirammo Liom, el cavalier, per tre mexi; e un savio
di ordeni, sier Marco Foscari, quondam sier Zuane.
Dii mexe di zener 1499. 27
A di primo ditto. El principe fo a messa in chie-
sta con li oratori, et colegio non si redusse, et poi
disnar non fo nulla.
A dì. 2 ditto. In colegio. Sier Polo Barbo non vo-
leva intrar, tandem a requisition dii principe et di
altri savij introe ; et sier Francesco Tram refudoe ;
e il resto di savij electi introe.
In questa matina, in do quarantie, per el pie-
dar di sier Nicolò Dolfim, fo synico di qua dal colfo,
fo preso di retegnir sier Fanti m Moro, fo conte in
Arbe, qual era rimaso retor ad Axola ; et have di re-
tenir 36, 12 di no, 9 non sincere. Et si presentò, et
fu posto in la Novissima ; e butà il colegio, intisi
cosse liziere ma bestiai, e manzarie per esser po-
vero.
In questo zorno, fo pregadi per F avogaria, per
menar sier Andrea Zanchani, qual andoe suso ve-
stito di negro, a manege a comedo, con 4 parenti.
Rimase sier Piero Balbi, el cavalier, suo cuxin, sier
Hironimo Manolesso, suo cugnado, sier Cabriel Mo-
rexini e sier Zuan Capello, suo fratello. Era questi
avochati : domino Daniel Zucuol, domino Rigo An-
tonio de Gottis, domino Venerio da Faenza, domino
Bernardini di Grassi, et sier Alexandro Minio, avo-
•chati di presonieri. Fono mandati tuli fuora chi non
meteva ballota, et vi fu el principe. Or sier Polo
Pixani, el cavalier, avogador, e comenzò a menarlo,
dandoli tre oposition : pessimi portamenti, manzarie
fate, e tolti danari in si, et haver potuto ajutar quella
povera Patria, qual sì mal era sta menala da sì po-
dio numero di turchi. Et fu comenzato : per Piero
di Organi, o ver per F altro nodaro leto parte dii
processo, steteno fin hore do di note, rimesso a do-
mali. E il pregadi credeva, fusse molte più cosse,
lamen non haveano ancora compito di veder le scri-
pture. Poi a dì 3 et 4 fo eliam pregadi, e compito
di lezer tutto il processo. Sempre fu il doxe; et ve-
nivano a caxa a bona bora, a hore 2.
A dì 5 dillo. Fo gram conseio, e fo leto una par-
te presa a dì 30 dii passato nel conseio di X, che
de catterò li ofìciali di la messetaria, taola di F intrada
e insida, e ternaria vechia, non dovesseno lassar tra-
zer a niun, se non pagava in contadi, e non fusse
fato partide per li scrivani, in absentia dii signor è a
la cassa, sotto gran pena etc.
Da poi conseio fu pregadi. Si have a visi da For-
lì, come quelle zente non haveano ancora abuto da-
nari di la paga, adeo si voleano levar; pur tutavia
74
73 mccccc,
esser mirato dentro 40 bombardieri, in habito di
peìegrini.
Da Milam. Si ha missier Zuan Jacomo, andato
a Piagenza, par sia sequi to certi rumori, peri’in-
cantar di dacij. Concludo, milanesi non è contenti
de’ francesi, vorebeno iterum el signor Lodovico,
con il qual tutavia va pratiche su e zoso, et el si-
gnor Antonio Maria di Sanseverino, era qui man-
dato da lui.
In questo pregadi fo messo parte por li avoga-
dori di comun, di tuor el conseio zuoba, venere e
sabado, a Ihoro requisition, e venisse tutti, soto pena
di ducati X. flave 5 di no, 160 de sì ; zoé per menar
sier Andrea Zanchani, fo provedador in Frinì.
Dem, fo messo per sier Marin Bon e sier Piero
da Pexaro, savij ai ordeni, che tutti venisse que-
st’ altra setimana al conseio, zoè quelli di colegio
con Ihor opinion, zercha mandar galie ai viazi. Or li
altri savij disse manchava per Ihoro, et 0 fu posto.
A di 29 ditto. Fo gran conseio, e fo messo par-
te per li consieri di dar a Zuan di Santi, pare di
Marco di Santi, brasato su la nave Pandora, eh’ era
con sier Andrea Loredam, suo secretarlo, F oficio in
vita eh’ era sta dato a ditto suo fiol a la justicia. Et
ditta parte bave una non sincera, 124 no, 1207 ; e
fu presa.
È da saper, eri im pregadi, per molte vie si fo
certifichato di F armata grande vien in Sicilia eli
Spagna ; eliam per letere di Franza. Et da Roma si
bave letere di domino Lorenzo Suares, orator di
quelle alteze, qual voria pur la Signoria havesse uno
orator a presso quelle majestà eie.
Cai dii conseio di X, electi per il mexe di zener :
sier Bortolo Vituri, sier Alvixe Venier, et sier Zorzi
Corner, el cavalier.
A di ultimo dezembrio. Fo pregadi. E fu preso
parte, che li caslelani, che si farà in li lochi aquista-
di, se intendi per do anni ; e poi si fazi per grani
conseio. Et cussi fu preso.
Da Modon, si have letere di sier Marco Gabriel,
provedador. Come dannava la diliberation di andar
a la Zephalonia, perchè, si andava in colfo, aria auto
l’armata turchescha per esser senza guarda.
Ilem, fono electi tre savij dii conseio ordenarij :
sier Polo Barbo, ave 20 di no; sier Domenego Mo-
rexini, proconlator, e sier Antonio Tran, el savio dii
conseio di zonta ; c di tera ferma: sier Marcilo Zorzi,
sier Beneto Zustignam, sier Francesco Tram e sier
Mirammo Liom, el cavalier, per tre mexi; e un savio
di ordeni, sier Marco Foscari, quondam sier Zuane.
Dii mexe di zener 1499. 27
A di primo ditto. El principe fo a messa in chie-
sta con li oratori, et colegio non si redusse, et poi
disnar non fo nulla.
A dì. 2 ditto. In colegio. Sier Polo Barbo non vo-
leva intrar, tandem a requisition dii principe et di
altri savij introe ; et sier Francesco Tram refudoe ;
e il resto di savij electi introe.
In questa matina, in do quarantie, per el pie-
dar di sier Nicolò Dolfim, fo synico di qua dal colfo,
fo preso di retegnir sier Fanti m Moro, fo conte in
Arbe, qual era rimaso retor ad Axola ; et have di re-
tenir 36, 12 di no, 9 non sincere. Et si presentò, et
fu posto in la Novissima ; e butà il colegio, intisi
cosse liziere ma bestiai, e manzarie per esser po-
vero.
In questo zorno, fo pregadi per F avogaria, per
menar sier Andrea Zanchani, qual andoe suso ve-
stito di negro, a manege a comedo, con 4 parenti.
Rimase sier Piero Balbi, el cavalier, suo cuxin, sier
Hironimo Manolesso, suo cugnado, sier Cabriel Mo-
rexini e sier Zuan Capello, suo fratello. Era questi
avochati : domino Daniel Zucuol, domino Rigo An-
tonio de Gottis, domino Venerio da Faenza, domino
Bernardini di Grassi, et sier Alexandro Minio, avo-
•chati di presonieri. Fono mandati tuli fuora chi non
meteva ballota, et vi fu el principe. Or sier Polo
Pixani, el cavalier, avogador, e comenzò a menarlo,
dandoli tre oposition : pessimi portamenti, manzarie
fate, e tolti danari in si, et haver potuto ajutar quella
povera Patria, qual sì mal era sta menala da sì po-
dio numero di turchi. Et fu comenzato : per Piero
di Organi, o ver per F altro nodaro leto parte dii
processo, steteno fin hore do di note, rimesso a do-
mali. E il pregadi credeva, fusse molte più cosse,
lamen non haveano ancora compito di veder le scri-
pture. Poi a dì 3 et 4 fo eliam pregadi, e compito
di lezer tutto il processo. Sempre fu il doxe; et ve-
nivano a caxa a bona bora, a hore 2.
A dì 5 dillo. Fo gram conseio, e fo leto una par-
te presa a dì 30 dii passato nel conseio di X, che
de catterò li ofìciali di la messetaria, taola di F intrada
e insida, e ternaria vechia, non dovesseno lassar tra-
zer a niun, se non pagava in contadi, e non fusse
fato partide per li scrivani, in absentia dii signor è a
la cassa, sotto gran pena etc.
Da poi conseio fu pregadi. Si have a visi da For-
lì, come quelle zente non haveano ancora abuto da-
nari di la paga, adeo si voleano levar; pur tutavia