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Saxl, Fritz; Zucchi, Jacopo
Antike Götter in der Spätrenaissance: ein Freskenzyklus und ein Discorso des Jacobo Zucchi — Studien der Bibliothek Warburg, Band 8: Leipzig, Berlin: Teubner, 1927

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https://doi.org/10.11588/diglit.73386#0170
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Discorso sopra li Dei de'Gentili

92

ric-
po-
rdo
sse
ita,
ore
itte
sin

GALBA.
Volendo tal volta Galba mostrar la chiarezza della progenie sua, non solo
di Quinto Catullo Bisnipote si facea, ma per erti colli poggiando, dal gran Gioue
pigliaua lorigine sua, affermando per la linea paterna cosi trar la sua descen-
denza, si come dalla banda della madre, parente di Pasife figliuola di Minos si
credea: ma lasciando questi dubbiosi principij da parte; vogliono, che il primo che
cominciasse questa famiglia ad illustrare, fusse vn Sergio Galba, huomo di gran-
dissima autorità, consolare, & al suo tempo molto reputado di somma eloquenza,
& molto seuero, & di gran consiglio: questo andato Pretore in Spagna, fece ta-
gliar è pezzi da trenta mila Lusitani, ò Portughesi, che dir vogliamo. N'hebbe
questo vn Nipote, il quale domandando il Consolato, fu ributtato da Giulio Cesare,
per il che si sdegnò tanto, che procurò la Congiura poi con Bruto, & Cassio,
& da questo vogliono che l'Auolo di Galba origine hauesse, il quale fu secondo
Suetonio, persona molto litterata, e prudente, ma di vita priuata contentandosi,
in altri affari non s'intricando, consumò quietamente la vita sua: il figlio suo, che
fu poi Padre di Galba, fu piccolo di statura, e gobbo, nè troppo eloquente:
hebbe il Consolato; tolse per moglie Nummia Acciaia, della quale dui figli
n'hebbe: il primo Caio: l'altro Sergio, di cui al presente ragioniamo; ma il
P-I25- primo hauendo mandato male * ogni cosa, & hauendo richiesto il Consolato, il
quale da Tiberio non li fu concesso, con le suoi stesse mani subito la vita si
tolse, in questo mentre desiderando Liuia Ouellina, donna fuor di modo ricca,
e bella, di congiugnersi in matrimoni _
ciata, e del continuo molestando co:
tendo più il gobbo difendersene, l't
li mostrò lo scrigno, dicendogli, che
maritata, ne che pensasse mai di rint
non haueria ragione alcuna; Volselo 1
pose al figliastro Sergio, che lo volse
le sue facultà, con il nome insieme,
che all'Imperio ascese.
Nacque adunque Sergio l'anno
Lentulo furno Consoli, alli 22. di Die
ruero diuersi augurij, che la felicità
il volerli tutti raccontare, si come
vn'aquila li rapì gl'interiori della vit
che vno del sangue suo ascenderebbe
Quando vna mula partorirà: il che
e seguendo al suo tempo l'effetto, ni
auuenne nella sua giouentù: si congi
hauendone due figliuoli hauuti, & rii
con tutto che più volte molestato ne
Amò, & in gran rispetto hebbe Liuia
*p. 126. & in vltimo alla morte sua li lasciò*
ma Tiberio corompendo il testamento
n'assegnò, i quali lui per niun modo
giuochi di Flora, doue fra gl'altri <
e capricciosa, & non mai più vista, <
per il canapo; secondo che Suetc
dell'Aquitania detta Guascogna, nel
prudente; fu giudicato più presto se
continuo i suoi soldati per torli dall
e forti; & finalmente raffrenò l'orgo
furore entrauano à danni della Galli:
sei mesi, & essendo la morte di Calli


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