uscirono m copia, e senza interruzione i grumi di sangue, de'quali
OSSERVAZIONE IL era empito il tumore, senza però che sortisse una coccia di sangue
fluido arterioso .
Ciò fu sulla sera . Nella mattina appresso trovai il malato abbat-
Jneurisma Popliteo inveterato, e di straordinaria grossezza. tuto d'animo, e di forze, e che si lagnava d'intenso dolore nel po-
. plite . I grumi usciti formavano una massa assai considerevole . Esa-
minato il garetto , trovai, in luogo d'un tumore, una vasta caverna,
nel fondo della quale vedevasi chiaramente una porzione dell' osso
Antonio Vegrini di S. Leonardo, uomo di 46 anni, magro, scar- del femore scoperta, e corrosa. La corruzione occupò subito l'in-
nato , pallido , sul principio d'Aprile del 1799 si ricoverò in questo tern0 fa qUeì vast0 ? e(i attonico sacco ; fu posto in opra tutto ciò
Spedale a motivo d'un vasto Aneurisma, che egli portava da nove c}ie y arte iia $ pm efficace per rilevare e sostenere le forze di
anni nel poplite sinistro, e che sulle ultime gli occasionava dolori malato; ma ogni ajuto fu inutile, ed egli cessò di vivere tre giorni
acerbissimi, veglia, e febbre. Il tumore era dei più grossi fra quanti d0pO qUest' incidente. Il piede e la gamba non si gangrenarono
io ne ho veduti di questo genere f poiché eguagliava la testa di un punto ; locchè è stato pure confermato dalla sezione del cadavere in-
uomo adulto. Non seppe il inalato incusare come cagione di questa sliiuita pubhlicamente . Risultò inoltre dalla stessa ispezione del ca-
malattia che il suo mestiere, che era di Tessitore. La pelle che ri- davere, che l'arteria Femorale superficiale dal luogo della legatura
copriva questo vasto tumore era tesa, lucida, in alcuni luoghi rosso- ili basso erasi ristretta di diametro, ed irregolarmente obliterata; cioè
livida, in altri sparsa di grosse vene varicose, in altri assottigliati per tre pollici e mezzo sotto della legatura era del tutto impervia,
sommamente, e vicina a rompersi. La febbre dalla quale era divo- sicché non fu possibile di far passare per entro di essa un sottilissi-
rato il malato, aveva il carattere d'una continua remittente. Feci ino specillo. Di là in basso la detta arteria era ristretta sì, ma pervi 1
prendere all'infermo la china coir aggiunta per ogni dose d'alcune per alcun tratto; il qual tratto però era occupato da un duro coa-
goccie di laudano liquido, ed ordinai che egli fosse, nudrito spesso gulo cotennoso; indi era chiusa di nuovo sino in vicinanza del ga-
con brodi succosi. Sulla fine d'Aprile, quantunque la febbre si fosse retto, dove poi tutto era confusione, carie, marciume,
di molto diminuita , i dolori intollerabili, e la veglia sussistevano Questa osservazione sembrerà forse ad alcuno assai poco in favore
come prima. Esitai grandemente sul partito che conveniva prendere dell'operazione Hunteriana ; ma, a mio avviso, essa lo è anzi gran-
a vantaggio di questo infelice. Mi si allacciavano le osservazioni dei demente , Imperciocché essa dimostra che anco negli Aneurismi in vc-
Pratici i più rinomati sull'infausto esito in simili casi dell'amputa-- terati, e di vastissima mole, ne'quali tutto sembrerebbe persuadere
zionc del femore ; ed in allora io non mi era formato il progetto che non si potesse legare Y arteria Femorale supeijìciale senza acccl-
della legatura dell'arteria Femorale nel terzo superiore del femore, lerare la comparsa della gangrena nella gamba e piede sottoposto,
e successivamente della disarticolazione della gamba nel ginocchio , ciò non succede , almeno sempre, e costantemente ; poiché nel so"-
Dall'altra parte l'enorme grossezza del tumore, i dolori acerbissimi, getto di cui si è parlato la circolazione, e la vita si è mantenuta
e la veglia che occasionava l'eccessiva distensione dei tegumenti, e nella gamba, e piede sinistro per quaranta giorni dopo l'operazione ;
la minaccia d'una vicina crepatura dei medesimi, mettevano il ma- né fu Ja gangrena del piede, e della gamba, ma Io slaccilo deh' al-
lato in un prossimo pericolo di perdere la vita. Non poteva inoltre tonico sacco Aneurismatico, c dei tegumenti che Io coprivano, che,
dissimularmi, che la faccia posteriore, ed inferiore del femore doveva a guisa d'un soffio maligno, estinse in breve le forze, e la vita de?
essere per non picciol tratto scoperta e corrosa. In ogni modo ho malato.
voluto cimentare l'operazione Hunteriana, nella fiducia che, soppressa Tralascio qui di congetturare, cosa sarebbe succeduto , se in luo-
]„ principale corrente del sangue verso il cavo del tumore , e ripi- go di vuotare tutt' a un tratto i grumi di sangue di quel vasto Aneti-
gliando il malato alcun poco di vitalità in generale, vi sarebbe stato risma, si fosse permesso al sacco Aneurismatico di sgravarsene da se
poi luogo a riflettere sopra qualche altro mezzo , se non capace di lentamente ; come altresì di predire quali sarebbero stati gli effetti
curare radicalmente l'infermo, almeno bastante a prolungargli la vita. della lenta suppurazione del sacco, e della corrosione della faccia
Il giorno 'j.8 Aprile adunque ho instituita nel soggetto di cui si posteriore, ed inferiore dell'osso del femore. Dico solamente, che in
parla la legatura dell' arteria Femorale superficiale nel terzo superiore alcuni casi simili a questo , e ne' quali ha avuto luogo la spontanea
della coscia ; operazione che riuscì assai facile a motivo della ma- obliterazione dell' arteria Femorale superficiale sopra della sede dei-
grezza del malato. Nell'atto che l'arteria fu stretta cessarono come l'Aneurisma popliteo, ed indi la crepatura e vuotamente ptire spon-
per incantesimo gli acerbi dolori del poplite, e l'Aneurisma perdette tanco del sacco Aneurismatico, si è formata ivi una cronica ulcera
quell' eccessivo grado di tensione che aveva . L' infermo dopo Y opc- sinuosa , fistolosa , salva però la vita dell' infermo (ayN .
razione riposò tranquillamente per ire ore continue . Fu successiva-
mente ristorato di due in due ore con buoni brodi , e passò quieta-
mente il giorno , e la notte appresso. OSSERVAZIONE III.
Nel terzo giorno insorse la febbre di suppurazione . Nel quinto
comparvero i segnali della incipiente suppurazione, e l'apparecchio fu
cambiato . Nel settimo cessò del tutto la febbre, e la piaga comparve Aneurisma situalo nella sommità del polpaccio della gamba .
di buon aspetto . Prescrissi al malato un decotto di china. Nel de-
cimo ottavo giorno dall' operazione uscì spontaneamente dalla piaga • -......-.....-• — •• -
1' allacciatura unitamente al ruotoletto di tela . Nel trigesimo sesto la
picciola incisione fu del tutto cicatrizzata. Tutto non poteva andare Carlo Cornelio di Casal Monferrato, d'anni 46, Mastro muratore,
meglio per rapporto alla legatura dell'arteria Femorale. Il solo turno- uomo di buon temperamento, e di alta statura, nel mese di Settem-
re Aneurismatico non faceva cambiamenti che corrispondessero ali 'in- bre del 1800, salito sul tetto d'una Chiesa per tirarvi sopra una
tento; poiché diminuitosi un poco sul principio, se ne rimaneva poi trave di smisurata grandezza, piantatosi sulle gambe, fece uno sforzo
stazionario, ed in uno stato manifesto dattorna ; e, ciò che é peggio, gagliardissimo, e nel forte dell'azione fu colto da dolore vivo nella
la pelle clic lo copriva aveva cominciato a screpolare in due > punti ; sommità del polpaccio della gamba destra, per cui dovette desistere
tanto essa era assottigliata pria dell'operazione. Le cose essendo in dal lavoro. Alcuni giorni dopo quest'accidente il malato s'accorse,
questo stato , uno Studente di chirurgia si prese la libertà, senza cjie inferiormente nel poplite gì' era comparso un tumore della gran-
ulia saputa, di condurre un chirurgo delle annate Russe a vedere il sezza $ un picciol uovo di gallina, accompagnato da manifesta, anzi
malato . L' uno , e i' altro , poco edotti delle particolari circostanze
del caso , palparono , e strinsero di sì mala maniera il tumore , per _____-.......-—
pure assicurarsi che non v' era in esso alcuna profonda pulsazione ,
che sotto la pressione crepò del tutto il sacco Aneurismatico, e ne (a) Glati-ini . De Poplnis Ancurysm. Hisi. Y. Ma-otti. Sdì'Aneurisma pag. a5
49
OSSERVAZIONE IL era empito il tumore, senza però che sortisse una coccia di sangue
fluido arterioso .
Ciò fu sulla sera . Nella mattina appresso trovai il malato abbat-
Jneurisma Popliteo inveterato, e di straordinaria grossezza. tuto d'animo, e di forze, e che si lagnava d'intenso dolore nel po-
. plite . I grumi usciti formavano una massa assai considerevole . Esa-
minato il garetto , trovai, in luogo d'un tumore, una vasta caverna,
nel fondo della quale vedevasi chiaramente una porzione dell' osso
Antonio Vegrini di S. Leonardo, uomo di 46 anni, magro, scar- del femore scoperta, e corrosa. La corruzione occupò subito l'in-
nato , pallido , sul principio d'Aprile del 1799 si ricoverò in questo tern0 fa qUeì vast0 ? e(i attonico sacco ; fu posto in opra tutto ciò
Spedale a motivo d'un vasto Aneurisma, che egli portava da nove c}ie y arte iia $ pm efficace per rilevare e sostenere le forze di
anni nel poplite sinistro, e che sulle ultime gli occasionava dolori malato; ma ogni ajuto fu inutile, ed egli cessò di vivere tre giorni
acerbissimi, veglia, e febbre. Il tumore era dei più grossi fra quanti d0pO qUest' incidente. Il piede e la gamba non si gangrenarono
io ne ho veduti di questo genere f poiché eguagliava la testa di un punto ; locchè è stato pure confermato dalla sezione del cadavere in-
uomo adulto. Non seppe il inalato incusare come cagione di questa sliiuita pubhlicamente . Risultò inoltre dalla stessa ispezione del ca-
malattia che il suo mestiere, che era di Tessitore. La pelle che ri- davere, che l'arteria Femorale superficiale dal luogo della legatura
copriva questo vasto tumore era tesa, lucida, in alcuni luoghi rosso- ili basso erasi ristretta di diametro, ed irregolarmente obliterata; cioè
livida, in altri sparsa di grosse vene varicose, in altri assottigliati per tre pollici e mezzo sotto della legatura era del tutto impervia,
sommamente, e vicina a rompersi. La febbre dalla quale era divo- sicché non fu possibile di far passare per entro di essa un sottilissi-
rato il malato, aveva il carattere d'una continua remittente. Feci ino specillo. Di là in basso la detta arteria era ristretta sì, ma pervi 1
prendere all'infermo la china coir aggiunta per ogni dose d'alcune per alcun tratto; il qual tratto però era occupato da un duro coa-
goccie di laudano liquido, ed ordinai che egli fosse, nudrito spesso gulo cotennoso; indi era chiusa di nuovo sino in vicinanza del ga-
con brodi succosi. Sulla fine d'Aprile, quantunque la febbre si fosse retto, dove poi tutto era confusione, carie, marciume,
di molto diminuita , i dolori intollerabili, e la veglia sussistevano Questa osservazione sembrerà forse ad alcuno assai poco in favore
come prima. Esitai grandemente sul partito che conveniva prendere dell'operazione Hunteriana ; ma, a mio avviso, essa lo è anzi gran-
a vantaggio di questo infelice. Mi si allacciavano le osservazioni dei demente , Imperciocché essa dimostra che anco negli Aneurismi in vc-
Pratici i più rinomati sull'infausto esito in simili casi dell'amputa-- terati, e di vastissima mole, ne'quali tutto sembrerebbe persuadere
zionc del femore ; ed in allora io non mi era formato il progetto che non si potesse legare Y arteria Femorale supeijìciale senza acccl-
della legatura dell'arteria Femorale nel terzo superiore del femore, lerare la comparsa della gangrena nella gamba e piede sottoposto,
e successivamente della disarticolazione della gamba nel ginocchio , ciò non succede , almeno sempre, e costantemente ; poiché nel so"-
Dall'altra parte l'enorme grossezza del tumore, i dolori acerbissimi, getto di cui si è parlato la circolazione, e la vita si è mantenuta
e la veglia che occasionava l'eccessiva distensione dei tegumenti, e nella gamba, e piede sinistro per quaranta giorni dopo l'operazione ;
la minaccia d'una vicina crepatura dei medesimi, mettevano il ma- né fu Ja gangrena del piede, e della gamba, ma Io slaccilo deh' al-
lato in un prossimo pericolo di perdere la vita. Non poteva inoltre tonico sacco Aneurismatico, c dei tegumenti che Io coprivano, che,
dissimularmi, che la faccia posteriore, ed inferiore del femore doveva a guisa d'un soffio maligno, estinse in breve le forze, e la vita de?
essere per non picciol tratto scoperta e corrosa. In ogni modo ho malato.
voluto cimentare l'operazione Hunteriana, nella fiducia che, soppressa Tralascio qui di congetturare, cosa sarebbe succeduto , se in luo-
]„ principale corrente del sangue verso il cavo del tumore , e ripi- go di vuotare tutt' a un tratto i grumi di sangue di quel vasto Aneti-
gliando il malato alcun poco di vitalità in generale, vi sarebbe stato risma, si fosse permesso al sacco Aneurismatico di sgravarsene da se
poi luogo a riflettere sopra qualche altro mezzo , se non capace di lentamente ; come altresì di predire quali sarebbero stati gli effetti
curare radicalmente l'infermo, almeno bastante a prolungargli la vita. della lenta suppurazione del sacco, e della corrosione della faccia
Il giorno 'j.8 Aprile adunque ho instituita nel soggetto di cui si posteriore, ed inferiore dell'osso del femore. Dico solamente, che in
parla la legatura dell' arteria Femorale superficiale nel terzo superiore alcuni casi simili a questo , e ne' quali ha avuto luogo la spontanea
della coscia ; operazione che riuscì assai facile a motivo della ma- obliterazione dell' arteria Femorale superficiale sopra della sede dei-
grezza del malato. Nell'atto che l'arteria fu stretta cessarono come l'Aneurisma popliteo, ed indi la crepatura e vuotamente ptire spon-
per incantesimo gli acerbi dolori del poplite, e l'Aneurisma perdette tanco del sacco Aneurismatico, si è formata ivi una cronica ulcera
quell' eccessivo grado di tensione che aveva . L' infermo dopo Y opc- sinuosa , fistolosa , salva però la vita dell' infermo (ayN .
razione riposò tranquillamente per ire ore continue . Fu successiva-
mente ristorato di due in due ore con buoni brodi , e passò quieta-
mente il giorno , e la notte appresso. OSSERVAZIONE III.
Nel terzo giorno insorse la febbre di suppurazione . Nel quinto
comparvero i segnali della incipiente suppurazione, e l'apparecchio fu
cambiato . Nel settimo cessò del tutto la febbre, e la piaga comparve Aneurisma situalo nella sommità del polpaccio della gamba .
di buon aspetto . Prescrissi al malato un decotto di china. Nel de-
cimo ottavo giorno dall' operazione uscì spontaneamente dalla piaga • -......-.....-• — •• -
1' allacciatura unitamente al ruotoletto di tela . Nel trigesimo sesto la
picciola incisione fu del tutto cicatrizzata. Tutto non poteva andare Carlo Cornelio di Casal Monferrato, d'anni 46, Mastro muratore,
meglio per rapporto alla legatura dell'arteria Femorale. Il solo turno- uomo di buon temperamento, e di alta statura, nel mese di Settem-
re Aneurismatico non faceva cambiamenti che corrispondessero ali 'in- bre del 1800, salito sul tetto d'una Chiesa per tirarvi sopra una
tento; poiché diminuitosi un poco sul principio, se ne rimaneva poi trave di smisurata grandezza, piantatosi sulle gambe, fece uno sforzo
stazionario, ed in uno stato manifesto dattorna ; e, ciò che é peggio, gagliardissimo, e nel forte dell'azione fu colto da dolore vivo nella
la pelle clic lo copriva aveva cominciato a screpolare in due > punti ; sommità del polpaccio della gamba destra, per cui dovette desistere
tanto essa era assottigliata pria dell'operazione. Le cose essendo in dal lavoro. Alcuni giorni dopo quest'accidente il malato s'accorse,
questo stato , uno Studente di chirurgia si prese la libertà, senza cjie inferiormente nel poplite gì' era comparso un tumore della gran-
ulia saputa, di condurre un chirurgo delle annate Russe a vedere il sezza $ un picciol uovo di gallina, accompagnato da manifesta, anzi
malato . L' uno , e i' altro , poco edotti delle particolari circostanze
del caso , palparono , e strinsero di sì mala maniera il tumore , per _____-.......-—
pure assicurarsi che non v' era in esso alcuna profonda pulsazione ,
che sotto la pressione crepò del tutto il sacco Aneurismatico, e ne (a) Glati-ini . De Poplnis Ancurysm. Hisi. Y. Ma-otti. Sdì'Aneurisma pag. a5
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