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Ticozzi, Stefano
Dizionario dei pittori dal rinnovamento delle belle arti fino al 1800 (Band 1) — Mailand, 1818 [Cicognara, 2179A]

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https://doi.org/10.11588/diglit.23931#0023
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DIZIONARIO DEI PITTORI

A BAR (Giovanni), chiamato an-
cora Acken dalla patria del padre,
nacque in Colonia del i556. Aveva
già imparato il disegno e l’incisione,
quando passò a Venezia in età di
22 anni, frequentando alcun tem-
po le scuole di Gasparo Rems e
del Moretto. Lasciò cplà alcune pre-
gevoli opere, altre in Roma ed in
Firenze, di dove pasèò a Monaco,
e di là alla corte dell’ imperatore
Ridolfo , cui era molto caro. Fu
Alale veramente buon artefice, ma
i suoi guadagni superarono il suo
merito.

ABARCA (Maria de), pittri-
ce di ritratti e di fiori. Viveva in
Madrid verso il 1700, ove ritrasse
molti personaggi con grande intel-
ligenza e verità.

ABATI ( Giovanni ) , per i
tempi, in cui visse , valente scul-
tore in plastica, fioriva in sul fi-
nire del i5° secolo; ma forse più
non rimarrebbe di lui memoria, se
non fosse stato capo di un illustre
famiglia pittorica , il primo della
quale fu

--—■ Niccolò suo figliuolo,

nato in Modena del i5i2, uno dei
più felici imitatori dello stile raf-
faellesco e coreggesco. Il Prima-
ticcio avendo veduto alcune sue
opere in Bologna, lo condusse in
Francia , ove visse in felice stato
fino alla morte. Colà fece molte
opere a fresco nel reai palazzo di
Fontainebleau , che poi furono in
gran parte distrutte. Sonosi di lui
conservati pochi quadri in Modena
ed in Bologna. Aveva condotto in
Francia ancora fanciullo

-- Giulio Camillo suo

figliuolo, clic, sebbene ammaestrato
■dal genitore, gli rimase molto %

Diz. P, Toni.. I

dietro. Di lui, eh’ io sappia, non
trovasi in Italia alcun’ opera , e
solo veggonsene poche in Francia
di non molta importanza. Più fe-
lice imitatore di Niccolò fu il di
lui fratello

■— -Pietro Paolo, di cui si

conservano in Modena <fd altrove
alcuni quadri bellissimi di batta-
glie e di cavalli.

•--—■ Ercole, nipote di Niccolò,

avrebbe forse superata la virtù del-
1’ avo, se meno scioperatamente vi-
vendo avesse posto nelle sue opere
la debita diligenza. Si hanno di lui
molte cose in diverse città ; ed al-
cune assai riputate erano in Mo-
dena, ove lavorò in concorso dello
Schedone. Morì del 1613, lascian-
do il figliuolo

—-——-Pietro Paolo il giova-
ne , nato nel 15p2 , fu F ultimo di
questa famiglia pittorica in tempo
e forse in merito, non avendo sa-
puto infonder vita nelle sue figure.
Morì in età di 38 anni nel i63o,
ABATINI ( Guid’Ubaldo), na-
to in città di Castello nel ifioo,
fu allievo di Pietro da- Cortona ,
di cui imitò lo stile. Vedonsi di
lui in Roma poche opere a fre-
sco cd a musaico , che si dice a-
ver eseguite cogli studj del mae-
stro.

ABEYK (Uberto) di Ma^trich
nato del i366 , morto nel 1426 ,
non sai’ebbe fórse in Italia cono-
sciuto se il suo nome non venisse
associato a quello di suo fratello
minore

---- Giovanni, che dipinse

con Uberto molte cose nelle Fiandre
e spezialmente in Bruges. E’ questi
quel Giovanni da Bruges, dal qua-
le. secondo il Vasari , Antonello dg.
 
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