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Vasari, Giorgio
Le Vite De' Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori: Scritte Da M. Giorgio Vasari Pittore Et Architetto Aretino, Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Amplicate Con I Ritratti Loro Et con l'aggiunta delle Vite de' viui, & de' morti Dall'anno 1550. infino al 1567. (Primo Volume della Terza Parte): Delle Vite De’ Piv Eccellenti Pittori, Scvltori, E Architettori. Di Nuouo dal Medesimo Riuiste Et Ampliate Con I Ritratti Loro Et con l’aggiunta delle Vite de’viui, & de’ morti Dall’anno 1550, insino al 1567 — In Fiorenza: Appresso i Giunti, 1568

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https://doi.org/10.11588/diglit.57284#0071
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BRAMANTE p
to coli che fede vn’san Francelco,vnarco$ vn tetto, & vna torre che filettan-
do diceua,a modo luo MMjlro Francesco Architettore uolcudgli il Papa peramor'
della uirtùsua detta. Architettura gran'bene
Perilche meritò da’l detto Papa,che sommamentelo araaua per le tue qua
lità di edere fatto degno dell’vfhcio del pioto,nel quale fece vno edificio da
improntarle bolle có vna vite molto bella. Andò Bramante neleruitii di q»
sto pótef. a Bologna quàdo lanno 1504. ella torno alla chiesà & si adoperò in
tutta la Guerra della Mirandola a molte coseingegnose,e di grandissima in
portazafemolti disegnidi piate e di edifitii che molto bene erano disegnati
dalui come nel nostro li bro ne appare alcuni bé milurati et fatti con arte gra
dilsima. Inlegnò molte cose darchitettura a Raffaello da vrbino e cosi gliordi
nò,i calameli che poi tirò di prospettiua nella camera'|del Papa dou’e il mon-
te diParnaso. nella qual camera Raffaello ritraile Bramante che misura con
certe Ielle. Sirisoluè il Papa di mettere in strada Giulia da Bramante in-
drizzata tutti gli vffici, & le ragioni di Roma in vn 1 uogo,per la commodità ,
ch’ai negoziato ri aueria recato nelle faccende:essendocontinuamentefi-
no allora siate molto seomode. Onde Bramante diede principio al palaz-
zo,ch’aSan Biagiosu’lTenere si vede, nel quale eancora vn tempio Co-
rintio non finito, cosa molta rara, & il(resto del principio di opera ruslica
bellissimo che,e slato gran danno che vna si onorata & v tile & magnifica o-
pra non (ì sia finita che da quelli della professione è tenuto il piu bello ordi-
ne cheli siavisto mai in quel genere. Fece ancora san Pietro aMontorio di
Treuertino nel primo chiostro vn tempio tondo, del quale non può di pro-
porzione,ordine, e varietà imaginarsi, & di grazia il piu garbato ne meglio
inteso; & molto piu bello sarebbe, se fusle tutta la fabbrica del chiostro, che
none finita condotta come si vede in vno suodisegno. Fece fare in Borgo il
palazzo,che fu di Raffaello da vrbino lauorato di mattoni,& di getto con cas
se le colonne, & le bozze di opera Dorica &rustica, cosa molto bella & inué
zion nuoua,del fatele cole gettate. Fece'ancora il disegno Scordine dell’or
namento di santa Maria da Loreto, che da Andrea Sansouino fu poi conti»
nuaro,& infiniti modelli di palazzi,& tempii, i quali sono in Roma & per lo
slato della Chiesa. Era tanto terribile l’ingegno di quello marauiglioso arte
fice: chee’rifece vn disegno grandissimo per restaurare, & dirizzare il palaz-
zo del Papa .Et tanto gli eracresciutolanimo vedendo leforzedel papa,Sc
la volontà sua corrispondereallo ingegno, & alla voglia,chee(Iohaueua5
che sentendolohauere volontà di buttare in terrada Chiesa di santoPietrop
rifarladi nuouojgli fece infiniti difegni’. Mafraglialtri ne fece vno, che fu
molto mirabile5 doue egli mostrò quella intelligenza,che si poteua maggio
re có dua campanili che mettono in mezzora facciata come si vede nelle mo
nere che battè poi Giulio 11.& Leon X. fatte da carradosso eccellentissimo
orefice che nel far coni no ebbe pan come ancora fi vede la medaglia di Bra
mante fatta da lui molto bella. Èrcoli resòIutoilPapadidar’ principio alla
grandissima, & terribilissimafabrica di san Pietrojne fece rouinarela metà
& postoui mano con animo che di bellezza, arte, inuenzione,& ordine,co-
fi di grandezza,come di ricchezza, & d’ornamento hauefst a passare tutte le
fàbbriche, che erano siate fatte in quella città dalla potentia diqueìlaRe*
publica»
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