16 TERZAPARTE
UA messo in vn'altra danza vn paio di mantici da fàbro, a iquali metteva vnr
capo delle dette budella, e gonfiandole ne riempiua la danza, la quale era gran-
didima, dotte bisognaua, che si recali e in vn canto , chi v' era , montando quelle
trasparenti $ e piene di vento , dal tenere poco luogo in principio , esier venute a
Speculane' occuparne molto, agguagliandole alla virtù. Fece infinite di quelle pazzie , &
faceti,# wr- attese ahi specchi, e tentò modi dranidimi nel cercare olij per dipignere , e ver-
"'fri nice per mantenere 1' opere fatte • Fece in quello tempo per M. Baldassare
Turini da Pe(cia, ch' era Datario di Leone , vn quadretto d' vna N. Donna , col
figliuolo in braccio, con infinita diligenza , & arte . Ma, ò fia per colpa di chi lo
ingessò,ò pur per quelle lue tante, e capricciose midure delle mediche, e de'
colori, è hoggt molto guado. Et in vn' altro quadretto ritraile vn fanciulletto,
che è bello , e gratiofo a marauiglia , che hoggt sono tutti dua in Pescta appresso
aM,Giulio Turini. Dicesi , che essendogli allogato vn'opera dal Papa , Dubito
cominciò a Pillare olij, & herbe per sar la vernice, perche fù detto da Papa Leo-
ne •, oimè, costui non è per far nulla , da che comincia a pensare alla fine innanzi
Irotaim il principio dell' opera . Era ssegno grandissimo fra Michelagnolo Buonaroti, e
olBuonarori. lui, per il che partì di Firenze Michelagnolo per la concorrenza , con la scusa^
del Duca Giuliano,esfenda chiamato dal Papa per la facciata di S.Lorenzo. Lio-
Vam Fra^ nardo intededo ciò,partì,& andò in Fracia,doue il Rè hauedo hauuto opere sue,
ciapcrcondt gli era molto affettionato , e desideraua , che colorilce il cartone di S.Anna ; ma
reil cartone di egli, secondo il suo costume, lo tenne gran tempo in parole. Finalmente venut)
'• Anna, ma vecchio, dette molti meli ammalato, e vedendoli vicino alla morte , si volse dili-
"°" ne sà nul- gentemente informare delle cose cattoliche , e della via buona, e santa religione
ceduto inser- Chridana,e poi con molti pianti conferò,e contrito, fe bene ei non poteua reg-
mo sà aro di ger" 'n piedi, sodenendosi nelle braccia de' suoi amici, e serui, volse diuotarnète
warcli,mc. pigliare il Santiss. Sacramento fuor del letto. Sopragiunfeli il Rè, che spesso, &
amorcuolmente lo soleua visitare , per il che egli per riuerenza rizzatoli a sedere
sui letto, contando il mal suo,e gli accidenti di quello, mostraua tuttauia,quanto
hauea offeso Dio,e gli huomini del Mondo, non hauendo operato nell' arte, co-
me si conueniua. Onde gli venne vn parosissimo, messaggiero della morte , per
Mnor'inl 'aI""' Cosa "zz"°' ^ Rè, e presagli la teda per aiutarlo, e porgergli fauore, ac-.
gi^lRe ciocie il male lo allegerisce ; lo (pirico suo, che diuinidimo era , conoscendo noti
,so. " Potere hauere maggior'honore,spirò in braccio a quel Rè,nell'età sua d'anni 75.
Dolse la perdita di Lionardo fuor di modo a tutti quelli, che l'haueuano
conosciuto, perche mai non fù pedona, che tanto facesse honore alla Pitttu-
ra. Egli con lo splendor dell' aria sua, che bellissima era, rasserenaua ogn'ani-
mo mesto; e con le parole volgeua al sì, & al nò ogn'indurata intentione_, •
Egli con le forze sue riteneua ogni violenta furia , e con la dedra torceua vn
ferrod' vna campanella di muraglia, & vn ferro di Cauallo, come s'ei forfè
piombo. Con la liberalità sua raccoglieua, e pasceua ogn' amico pouero, e
ricco, pnr ch'egli hauesse ingegno, e virtù. Ornaua, & honoraua con ogni
attione qual si voglia disonorata, e spoghata danza; per il che hebbe vera-
mente Firenze grandissimo dono nel naseere di Lionardo, e perdita più che_ji
infinita nella sua morte. Nell' atte ideila Pittura aggiunse codui alla maniera
del colorire ad olio , vna certa oseurità, d' onde hanno dato i moderni gratin
forza, erilieuo alle loro figure. E nella statuaria fece prone nelle ,rè figure di
bronzo, che sono sopra la porca di San Gionanni dalla parte di tramontana ,
fatte
UA messo in vn'altra danza vn paio di mantici da fàbro, a iquali metteva vnr
capo delle dette budella, e gonfiandole ne riempiua la danza, la quale era gran-
didima, dotte bisognaua, che si recali e in vn canto , chi v' era , montando quelle
trasparenti $ e piene di vento , dal tenere poco luogo in principio , esier venute a
Speculane' occuparne molto, agguagliandole alla virtù. Fece infinite di quelle pazzie , &
faceti,# wr- attese ahi specchi, e tentò modi dranidimi nel cercare olij per dipignere , e ver-
"'fri nice per mantenere 1' opere fatte • Fece in quello tempo per M. Baldassare
Turini da Pe(cia, ch' era Datario di Leone , vn quadretto d' vna N. Donna , col
figliuolo in braccio, con infinita diligenza , & arte . Ma, ò fia per colpa di chi lo
ingessò,ò pur per quelle lue tante, e capricciose midure delle mediche, e de'
colori, è hoggt molto guado. Et in vn' altro quadretto ritraile vn fanciulletto,
che è bello , e gratiofo a marauiglia , che hoggt sono tutti dua in Pescta appresso
aM,Giulio Turini. Dicesi , che essendogli allogato vn'opera dal Papa , Dubito
cominciò a Pillare olij, & herbe per sar la vernice, perche fù detto da Papa Leo-
ne •, oimè, costui non è per far nulla , da che comincia a pensare alla fine innanzi
Irotaim il principio dell' opera . Era ssegno grandissimo fra Michelagnolo Buonaroti, e
olBuonarori. lui, per il che partì di Firenze Michelagnolo per la concorrenza , con la scusa^
del Duca Giuliano,esfenda chiamato dal Papa per la facciata di S.Lorenzo. Lio-
Vam Fra^ nardo intededo ciò,partì,& andò in Fracia,doue il Rè hauedo hauuto opere sue,
ciapcrcondt gli era molto affettionato , e desideraua , che colorilce il cartone di S.Anna ; ma
reil cartone di egli, secondo il suo costume, lo tenne gran tempo in parole. Finalmente venut)
'• Anna, ma vecchio, dette molti meli ammalato, e vedendoli vicino alla morte , si volse dili-
"°" ne sà nul- gentemente informare delle cose cattoliche , e della via buona, e santa religione
ceduto inser- Chridana,e poi con molti pianti conferò,e contrito, fe bene ei non poteua reg-
mo sà aro di ger" 'n piedi, sodenendosi nelle braccia de' suoi amici, e serui, volse diuotarnète
warcli,mc. pigliare il Santiss. Sacramento fuor del letto. Sopragiunfeli il Rè, che spesso, &
amorcuolmente lo soleua visitare , per il che egli per riuerenza rizzatoli a sedere
sui letto, contando il mal suo,e gli accidenti di quello, mostraua tuttauia,quanto
hauea offeso Dio,e gli huomini del Mondo, non hauendo operato nell' arte, co-
me si conueniua. Onde gli venne vn parosissimo, messaggiero della morte , per
Mnor'inl 'aI""' Cosa "zz"°' ^ Rè, e presagli la teda per aiutarlo, e porgergli fauore, ac-.
gi^lRe ciocie il male lo allegerisce ; lo (pirico suo, che diuinidimo era , conoscendo noti
,so. " Potere hauere maggior'honore,spirò in braccio a quel Rè,nell'età sua d'anni 75.
Dolse la perdita di Lionardo fuor di modo a tutti quelli, che l'haueuano
conosciuto, perche mai non fù pedona, che tanto facesse honore alla Pitttu-
ra. Egli con lo splendor dell' aria sua, che bellissima era, rasserenaua ogn'ani-
mo mesto; e con le parole volgeua al sì, & al nò ogn'indurata intentione_, •
Egli con le forze sue riteneua ogni violenta furia , e con la dedra torceua vn
ferrod' vna campanella di muraglia, & vn ferro di Cauallo, come s'ei forfè
piombo. Con la liberalità sua raccoglieua, e pasceua ogn' amico pouero, e
ricco, pnr ch'egli hauesse ingegno, e virtù. Ornaua, & honoraua con ogni
attione qual si voglia disonorata, e spoghata danza; per il che hebbe vera-
mente Firenze grandissimo dono nel naseere di Lionardo, e perdita più che_ji
infinita nella sua morte. Nell' atte ideila Pittura aggiunse codui alla maniera
del colorire ad olio , vna certa oseurità, d' onde hanno dato i moderni gratin
forza, erilieuo alle loro figure. E nella statuaria fece prone nelle ,rè figure di
bronzo, che sono sopra la porca di San Gionanni dalla parte di tramontana ,
fatte