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VITA DI RAFAELLE DA VRBINO. 87
ta Maria in Portico , cioè Bernardo Diuitio da Bibbiena, e Giulio de' Medici
Cardinale, che fu poi Papa Clemente. Ne si possono contare minutissimamente
le belle auuertenze ,che vsò quesl'ingegnonssìmo Artefice nell'arie de' prigio-
ni, che senza lingua si conosce il dolore, la paura, e la morte. Sono nell' altre
due Borie , quando Papa Leone X. sagra il Rè Christianissimo Francesco I. di Leene X. &
Francia, cantando la Mesfa in pontificale, e benedicendo gli olij per vgnerlo,& v^" " R^
insieme la Corona reale; Doue oltra il numero de'Cardinali , e Vescouiin Don- ^^fo
tificale , che minissrano, vi ritrasse molti Ambasciatori , & altre persone di na- rifattisifa
turale, e così certe figure con habiti alla Francese, secondo che si vsaua in quel miriti.
tempo. Nell'altra Boria fece la coronatione del detto Rè,nella quale è il Papa, fa
& erto Francesco ritratti di naturale, l'vno armato, e l'altro pontificalment<_,.
Oltra che tutti i Cardinali , Vescoui, Camerieri, Scudieri , Cubiculario sono in
pontificale a loro luoghi, a sedere ordinatamente, come costuma la Capella,ri«
tratti di naturale,come Giannozo Pandolfini Vescouo di Troia, amicissimodi
Rafaelle, e molti altri, che furono segnalati in quel tempo. E vicino al Rè è vn
putto ginocchioni, che tiene la Corona reale, che fu ritratto Hippolito de' Me«
dici, che fù poi Cardinale, e Vicecancelliere, tanto pregiato, & amicissimo,non
solo di quella virtù , ma di tutte l'altre .. Alle benignissime ossa del quale io mi
conofco molto obbligato, poiché il principio mio, qual'egli si folle ,hebbe ori-
gine da lui. Non si possono scriuere le minutie delle cose di quello Artefice,
che in vero ogni cosa nel suo Glentio par che fanelli , oltra ibramenti fatti sot#
to a quelle con varie figure di d'ifensori , e remuneratori della Chielà , messi in
mezo da vari [termini, e condotto tutto d'vna maniera, che ogni cosa mostra_#
(pirico, & affetto, e consideratione, con quella concordanza, & unione di colo
rito, 1'vna con l'altra, che migliore si può imaginare. E perche la volta di que- '" roumu^
stastanza eradipinta da Pietro Perug no suo Maessro , Rafaelle non la volle _, " )/
guadar per la memoria sua, e per l'affettione, che gli portava, sendo dato prin- ^^ """
cipio del grado , ch' egliteneva in tal virtù. Era tanta la grandezza di quello pJh,
huomo, che teneva dileguatoti per tutta Italia, a Pozzuolo, e fino in Grecia; ne gj„,,
redò d'hauere tutto quello,che di buono per quell'arte potessfe giovare • Per- w^a dfc
che seguitando egli ancora , fece vna sata , doue di terretta erano alcune sigure gnateri per
d' Apolloli,& altri Santi in Tabernacoli,e per Giovanni da Vdine suo discepolo, *""• Itml%
il quale per contrafare animali è vn:co,fece in ciò tutti quegli animali,che Papa ^^
Leone haueua, il Camaleonte , i Zibetti , le Scinde, i Papagalli, i Leoni , i Lio-
santi, & altri animali più stranieri. Et oltre, che di grottesche, e varij pavimenti Q ^
egli tal palazzo abellì assai ; diede ancora disegno alle scale papali, & alle log- Q,
gie cominciate bene da Bramante Architettore, ma rimase imperfette per la gìo. „ Vditòe
morte diquello, e seguite poi col nuovo disegno, & Architettura di Rafaelle, gran conifrf-
che ne fece vn modello di legname , con maggior' ordine , & ornamento, che fattore d'Ani-
non hauea fatto Bramante. Perche volendo Papa Leone mossrarcla grandezza m,H Cepole ,
della magnificenza,e generosità sua, Rafaelle, fece 1 disegni de gli ornamenti di •
stucchi, e delle storie,che vi si dipinsero, e ùmilmente de'pàrtimenti; e quanto '
allo stucco, & alle grotrefche, fece capo di quell'opera Giovanni da Vdine,e so- G4/h,ie,#fc
pra le figure Giulio Romano, ancorché poto vi lauorasse, cosi Gio.Francesco,il ^ delVatirn
Bologna,Perino del Vaga,Pellegrino da Morena,Vincenzo da San Giminiaro, „, tfemgen.
e Polidoro da Caravaggio, con molti altri Pittore che fecerò Borie, c fif tire ,& de a disegni di
Ìtre cose, che accadevano per rutto quel lauoro, il qual fece Rasaelle finire con Bramnie.!
tanta