VITA DI GUGLIELMO MARCILLA. 99
d'vna prioria,pose affezione al detto Mediconi quale vn giorno domandò Gu-
glielmo , se con buona grana del Cardinale anderebbe a fare in Arezzo alcune
hnelhe; & hauendogli promesso, con licenza , e buona gratia del Cardinale , là
si con lusse. Stagio dunque,del quale si è ragionato di sopra , hauendo diuisa la V"^ ^c
compagnia con Domenico , raccertò in casa sua Guglielmo , il quale per la pri- X°^r0^rstCT
ma opera in vna finestra di Santa Lucia , Capella de gli Albergotti , nel Vesco-
uado d'Arezzo , fece ella Santa-, & vn S. Siluertro tanto bene, che quert'opera
può dirli veramente fatta di viubiime figure , e non di vetri colorati , e traspa-
renti , ò almeno Pittura lodata , e marauighosa , perche oltre al magitterio delle
carni, sono squagliati i vetri, cioè leuata in alcun luogo la prima pelle, epoi co- Vetri @«-
lorica d'altro colore, come sarebbe a dire , porto in sul vetro rodo (quagliato £l^" 4 mfr
opera gialla , & in sù l'azurro bianca , e verde lauorata, la qual cosa in quello r4Wl%€ ''*
medierò è difficile , e miracolosa. Il vero dunque , e primo colorato vien tutto s4"1"*^
da vno de'lati, come dire il color rodo , azurro , ò verde , e l'altra parte , che è
grolla, quanto il taglio d'vn coltello , ò poco più , bianca . Molti per paura di
non spezzare i vetri, per non hauere gran prattica nel maneggiarli , non adope-
rano punta di ferro per (quagliarli, ma in quel cambio,per più sicurtà,vanno in-
cauando i detti vetri con vna ruota di rame, in cima vn ferro,e cosi a poco a po-
co tanto fanno con lo smeriglio, che lalciano la pelle sola del vetro bilico,il qua.
le viene molto netto. Quando poi sopra detto vetro rimalo bianco , si vuoi fare Modoperder.
di colore giallo, allhora li dà , quanto si vuole metter a fuoco appunto per cuo* gliil colora
cerio,con vn pennello d'argento calcinato,che è vn colore ùmile al bolo, ma vn
poco grosso,e quello al fuoco li sonde sopra il vetro, e fà, che (correndo si attac-
ca,penetrando a detto vetro,e fà vn bellilsimo giallo, i quali modi di fare , niuno
adoperò meglio,ne con più artisicio,& ingegno del Priore Guglielmo,& in que-
lle cose consitte la difficultà,perche il tingere di colori a olio, ò in altro modo, è
poco , ò niente, e che sia diaffano, e trasparente, non è cosa di molto momento;
ma il cuocerli a fuoco, e fare, che reggiamo alle percosse dell'acqua , e si conser-
uino (empre, è ben fatica degna di lode . Onde quello eccellente Maertro me-
rita lode grandissima , per non edere , chi in quella prolessione di disegno , d'in-
uentione, h colore, e di bontà labbia mai sitto tanto. Fece poi l'occhio grande
di detta Chiesa, dentroui la venuta dello Spirito Santo , e così il Battemmo di /
Christo per S.Giovanni , dou'egli fece Christo nel Giordano, che aspetta S.Gio-
uanni , il quale hà preso vna tazza d'acqua per Battezzarlo , mentre che vn vec-
chio nudo li scalza,e certi Angeli preparano la vede per Chrirto, e sopra è il Pa-
dre, che manda lo Spirito Santo al figliuolo. Quella finestra è (opra il Battesimo
in detto Duomo, nel quale ancora lauorò la finessra della resurrettione di Laza< Ccmtymom
ro quatriduano, dou'è imponibile mettere in si poco spatio tante figure , nelle d' fa*" %
quali li conosce lo spauento, e lo stupire di quel popolo, & il fetore del corpo di h"''"° "'':
Lazaro, il quale fà piangere , & insieme rallegrare le due sorelle della sua resur* ''"'
temone. Et in quell'opera sono (quagliameli infiniti di colore sopra colore nei
vetro,e viuissima certo pare ogni minima cosa nel suo genere. E chi vuol vede-
re, quàto habbia in quell'arte potuto la mano del Priore nella finesfra di S.Mat-
teo,sopra la Capella d'esso Apostolo, guardi la mirabile inuentione di quella hi-
storia, e vedrà vino Chrifto chiamare Matteo dal banco, che lo seguiti , il quale
aprendo le braccia per riceuerlo in se, abbandona le acquistate ricchezze , e re-
sori. Et in quello mentre, vn'Aportolo addormentato a piè di certe scale,si vede
d'vna prioria,pose affezione al detto Mediconi quale vn giorno domandò Gu-
glielmo , se con buona grana del Cardinale anderebbe a fare in Arezzo alcune
hnelhe; & hauendogli promesso, con licenza , e buona gratia del Cardinale , là
si con lusse. Stagio dunque,del quale si è ragionato di sopra , hauendo diuisa la V"^ ^c
compagnia con Domenico , raccertò in casa sua Guglielmo , il quale per la pri- X°^r0^rstCT
ma opera in vna finestra di Santa Lucia , Capella de gli Albergotti , nel Vesco-
uado d'Arezzo , fece ella Santa-, & vn S. Siluertro tanto bene, che quert'opera
può dirli veramente fatta di viubiime figure , e non di vetri colorati , e traspa-
renti , ò almeno Pittura lodata , e marauighosa , perche oltre al magitterio delle
carni, sono squagliati i vetri, cioè leuata in alcun luogo la prima pelle, epoi co- Vetri @«-
lorica d'altro colore, come sarebbe a dire , porto in sul vetro rodo (quagliato £l^" 4 mfr
opera gialla , & in sù l'azurro bianca , e verde lauorata, la qual cosa in quello r4Wl%€ ''*
medierò è difficile , e miracolosa. Il vero dunque , e primo colorato vien tutto s4"1"*^
da vno de'lati, come dire il color rodo , azurro , ò verde , e l'altra parte , che è
grolla, quanto il taglio d'vn coltello , ò poco più , bianca . Molti per paura di
non spezzare i vetri, per non hauere gran prattica nel maneggiarli , non adope-
rano punta di ferro per (quagliarli, ma in quel cambio,per più sicurtà,vanno in-
cauando i detti vetri con vna ruota di rame, in cima vn ferro,e cosi a poco a po-
co tanto fanno con lo smeriglio, che lalciano la pelle sola del vetro bilico,il qua.
le viene molto netto. Quando poi sopra detto vetro rimalo bianco , si vuoi fare Modoperder.
di colore giallo, allhora li dà , quanto si vuole metter a fuoco appunto per cuo* gliil colora
cerio,con vn pennello d'argento calcinato,che è vn colore ùmile al bolo, ma vn
poco grosso,e quello al fuoco li sonde sopra il vetro, e fà, che (correndo si attac-
ca,penetrando a detto vetro,e fà vn bellilsimo giallo, i quali modi di fare , niuno
adoperò meglio,ne con più artisicio,& ingegno del Priore Guglielmo,& in que-
lle cose consitte la difficultà,perche il tingere di colori a olio, ò in altro modo, è
poco , ò niente, e che sia diaffano, e trasparente, non è cosa di molto momento;
ma il cuocerli a fuoco, e fare, che reggiamo alle percosse dell'acqua , e si conser-
uino (empre, è ben fatica degna di lode . Onde quello eccellente Maertro me-
rita lode grandissima , per non edere , chi in quella prolessione di disegno , d'in-
uentione, h colore, e di bontà labbia mai sitto tanto. Fece poi l'occhio grande
di detta Chiesa, dentroui la venuta dello Spirito Santo , e così il Battemmo di /
Christo per S.Giovanni , dou'egli fece Christo nel Giordano, che aspetta S.Gio-
uanni , il quale hà preso vna tazza d'acqua per Battezzarlo , mentre che vn vec-
chio nudo li scalza,e certi Angeli preparano la vede per Chrirto, e sopra è il Pa-
dre, che manda lo Spirito Santo al figliuolo. Quella finestra è (opra il Battesimo
in detto Duomo, nel quale ancora lauorò la finessra della resurrettione di Laza< Ccmtymom
ro quatriduano, dou'è imponibile mettere in si poco spatio tante figure , nelle d' fa*" %
quali li conosce lo spauento, e lo stupire di quel popolo, & il fetore del corpo di h"''"° "'':
Lazaro, il quale fà piangere , & insieme rallegrare le due sorelle della sua resur* ''"'
temone. Et in quell'opera sono (quagliameli infiniti di colore sopra colore nei
vetro,e viuissima certo pare ogni minima cosa nel suo genere. E chi vuol vede-
re, quàto habbia in quell'arte potuto la mano del Priore nella finesfra di S.Mat-
teo,sopra la Capella d'esso Apostolo, guardi la mirabile inuentione di quella hi-
storia, e vedrà vino Chrifto chiamare Matteo dal banco, che lo seguiti , il quale
aprendo le braccia per riceuerlo in se, abbandona le acquistate ricchezze , e re-
sori. Et in quello mentre, vn'Aportolo addormentato a piè di certe scale,si vede