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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0109

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100 TERZA PARTE
etfere suegliato da va' altro con prontezza grandissima , e nel medesimo modo
vi si vede ancora vn S. Pietro fauellare con S. Giouanni , si belli l'vno , e l'altro,
che veramente paiono diuini ; in quella finestra medesima sono i tempi di pro
(pettina, le scale, e le figure talmente composte, & i paefi si proprij fatti , che
mai non si perderà, che siano vetri, ma cosa piouuta dal Cielo a confolatione de
gli huom ni. Fece in detto luogo la finestra di Sant'Antonio,e diS.Nicolò bel-
Essime, e due altre, dentroui neli'vna la dona, quando Christo caccia i venden-
ti del Tempro , e nell'altra l'adultera , opere veramente tutte tenute egregie, e
marauigh le. E talmente furono di lode, di carezze , e di premj le fatiche, e le
virtù del Priore da gli Aretini riconoseiute , & egli di tal cofa tanto contento , e
so disfatto, che si risoluette eleggere quella Città per patria , e di Francese ch'e¬
nd diede alta ra, diventare Aretino. Appreso considerando seco medesimo l'arte de'vetri es-
ritma» e ne fere poco eterna , per le routine , che nascono ogn'hora in tali opere , gli venne
bàricompenfa jesi lerio di darli alla Pittura , e così da gli Operarij di quel Vescouado prese a
. gli Awù fare [[è grandi (Time volte a fresco, pensando lasciar di se memoria; E gli Areti-
ni in ricompensagli fecero dare vn podere , ch'era della Fraternità di Santa Ma-
ria della Misericordia , vicino alla terra , con buonissìme case a godimento della
vita sui; e volsero ,che finita tale opera folle (limato per vn' egregio Artefice il
valor di quella, e che gli Operarij di ciò gli facessino buono il tutto; Perche egli
si mite in animo di farli in ciò valere,& alla similitudine delle cose della Capella
tome, det- di Michelagnolo,fece le figure per l'altezza grandissime. E puote in lui talmen-
la mwfaep re la voglia di farli eccellente in tal'àrte, che ancorché ei fosse d'età di cinquant'
O del Bue. anni, migliorò di cosa in cosa di modo ,che mostrò non meno conoseere , & in-
vendere il bello, che in opera dilettarli contrafare il buono,figurò i principi) del
testamento nuouo, come nelle tré grandi il principio del vecchio haueua satto;
onde per quella cagione voglio credere , che ogn'ingegno , c'habbia volontà di
peruenire alla perfettione , possa parlare ( volendo affaticarli) il termine d'ogni
faenza. Egli li spautì bene nel principio di quelle per la grandezza , e per non
Citò# Gio. hauer piu fatto,il che fà cagione, ch'egli mandò a Roma per Maestro Giouanni
tanmore ra Francese Miniatore, il quale venendo in Arezzo >fecein fresco sopra Sant'An-
fa aiuto» tonio vn'arco con vnChristo,e nella Cópagnia il legno,che si porta a Piocessio
ni ,che gli surono fatti lauoraredal Priore , & egli molto diligentemente licon-
dulie. In quello medesimo tempo fece alla Chiesa di San Francesco l'occhio
della Chiesa nella facciata dinanzi,opera grande,nel quale finse il Papa nel Con-
cistoro, e la residenza de'Cardinali, acue S. Francesco porta le rose ut Gennaio,
Etèrno,ere di e per la confermatione della regola và a Roma.Nella quale opera mostrò,quan-
frnestre dogai to egli de' componimenti s'intendesse , cne veramente si può dire lui ester nato
per quell' esercitio. Quiui non penti Artefice alcuno di bellezza, di copia difi-
gure, ne di gratia giamai paragonarlo. Sono infinite opere di hnettre per quella
Città, ratte nelliRime, e nella Madonna delle lagrime l'occhio grandescon 1'A&
sontione della Madonna, & Apostoli; & vna d'vn'Annonciata bellissima;vn'co
chio con lo Spo(alitio,& vn'altro dentroui vn S.Girolamo per gli fpadari.Simil-
mere già per la Chiesa tre altre finellre,e nella Chiesa di S. Girolamo vn'occhio
conia Natiuità di Christo bellissimo,& ancora vn'altro in S.Rocco.Mandonne
eciamdio in diuersi luoghi, come a Castiglione del Lago, & a Firenze a Lodotii*
co Capponi vna,per Santa Felicit a,dou'è la tauola diGiacomo da Pintorino,Pil-
/ Iore eccellentissimo , e la Capella lavorata da lui a olio in in uro, & in freseo,
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