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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Contr.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0193

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P4 TERZA PARTE
Desilo dì Ben'è vero, che alcune delie cose, che sono in quell'opera , furono lavorate dal
^'f satue ,e Tribolo Scultore Fiorentino , allhora giouanetto ; e quelle frà tutte surono sti-
mfchi latto. m^e [e migliori. E perche Michelagnolo con sottilissima diligenza lauorò le
?" 'rH"; c°se Inondi quell'opera; le figure picciole, che vi sono, meritano di esserer
torfeMi. Pil'b chetutte ™'re l°^te° Ma fràl altre cose vi sono alcuni milchi, con mol-
cbfeolo. '* ca pulitezza lauorati, e commessi tanto bene, che più non si può desiderare;
Perle quali fatiche fù a Michelagnolo dal detto Cardinale donato giusto, &
honorato premio; e poi (empre carezzato mentre, che vide. E nel vero a gran
che morì poco ragi°ne > percioche quella sepoltura > e gratitudine non hà dato minor fama al
% inRoma Cardinale , chea Michelagnolo si facesse nome in vira , e fama dopo la morte.
ben ricouo^ La qual'opera finita, non andò molto , che Michelagnolo passò da quella all'al-
sciute le fue tra vita d'anni cinquanta in circa.
satiche dal
Cardino
Hi^cfort.
Girolamo S,
Croce N„o,

Girolamo Santa Croce Napolitano , ancorché nel più bel corso della sua vi-
ta, e quan lo di lui maggior cose si sperauano , ci tulle dalla morte rapito , mo-
strò nell'opere di Scultura, che in que'pochi anni fece in Napoli quello , c'hau-
litano oberò in rel)be fatto , se fussfe più lungamente viuuto. L'opere adunque, che co Qui la-
pocsoi ' anni , untò di Scultura in Napoli, furono con quell'amore condo te,e finite,che mag<
chevige , cofe giore si può desi lerare in vn gloriane, che vogl a di gran lunga auàzar gli altri,
fagolari. c'habbiano inanzi a lui tenuto in qualche nobile esercitio molti anni il princi-
Capello del paro.Lauorò costuiin S.Giouanni Carbonaro di Napoli la Capella del Marche4
Marchefe di fe ^ vico, la qual'è vn Tempio ton lo, partito in colonne , e nicchie , con alcu-
Vtco satta d^ ne fepo[cure intagliate con molta diligenza . E perche la rauola di quella Ca-
^ m vfo de „, ,, CT^^I^ \ t A nA-^riC^rsti n „ riirt^

pella,nella quale sono di mezo rilieuo in marmo i Magiche offeriscono a Chri-
. sto, è di mano d'vno Spagnuolo , Girolamo fece a concorrenzadi quella vn San
Giouanni di tondo rilieuo in vna nicchia , cosi bello, che moftrò non esser' mfe-

tempiette
Lavorò a con
(orrenda d'vn
Spagnolo , e riore allo Spagnuolo , nè d'animo, nè di giudicio ; onde s'acquistò tanto nome,
di Giovanni che ancorché 111 Napoli filile tenuto Scultore marauighoso, e di tutti migliore,
d/$ Nola. Giouanni da Nola, egli nondimeno lauorò,mentre Giouanni visse,a sua concor-
renza , ancorché Giouanni falle già vecchio, & hauesse in quella Città , doue
molto si coftuma far le Capelli, e le tauole di marmo , lauorato mokissime cose.
Prese dunque Girolamo, per concorrenza di Giouanni , a fare vna Capella iiD
Monte Oliueto di Napoli, dentro la porta della Chiesa a man manca,dirimpet-
to alla quale ne fece vn'altro dall'altra banda Giouanni del medesimo componi-
mento. Fece Girolamo nella sua vna N. Donna, quanto il vino,tutta tonda,che
Deseritine ° tenuta bellissima figura. E perche mille insinita diligenza nel fare i panni , le
di vna Capei- mani,e spiccare con (traforamene il marmo,la conduce a tanta perfettione,che
la satta © fù opinione , ch'egli hauelle passuto tutti coloro , che in Napoli haueuano ado-
concorren^, peratoal suo tempo ferri per lauorare di marmo; La qual Madonna pofe in me-
che ne porto il zoa vn S.Gio.& vn S.Pietro,figure molto ben'intese,e con bella maniera lauo#
vanto, rate,ssinite,come sono anco alcuni fàciulli,che sono (opra quelle collocati.Fece
oltre ciò nella Chiesa di Capella,luogo dc'Monaci di Mòte Oliueto, due (satue
grandi di tutto rilieuobellissi me. Dopo cominciò vna llatua di Carlo V. Imper.
quando tornò da Tunisi,e quella abbozzata,e Gabbiata in alcuni luoghi,rimale
gradinata, perche la fortuna, e la morte inuidiando al mondo tanto bene, ce lo
tollero d'anni „. E cerco se Girolamo viuea , lì speraua , che si come haueua
nella sua professione auàzati tutti quelli della sua patria,cosi hauesse a superare
tutti
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