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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0309

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3: o°

PART E

nano il medesimo , che i' argento ; E ciò fece ancora con carta humida , e con la
medesima tinta aggrauandoui sopra con vn rullo tondo, ma piano per tutto , il
W^w Ore che non ;|o je faceua apparire Rampate, ma veniuano,come dileguate di pen#
na ° '" seguitato cedui da Baccio Baldini Orefice Fiorentino , il quale non ha-
ssceUo ' ° " uendo molto disegno, tutto quello , che fece,fù con inuentione, edisegnodi
Andrei Ma Sandro Botticelle? Quella cola venuta a notitia d'Andrea Mantegna in Roma,,
temiuRoma fù cagione, ch'egli diede principia intagliare molte lue opere,coire si diss^_,
cominciò ad nella sua vira . Pallata poi quella inuentione in Fiandra, vn Martino,che allho-
inuglwu ra era tenuto in Anuersa eccellente Pittore , fece molte cole , e mandò in Italia.
moltefa ope. gran numero di disegni Rampati, i quali tutti erano cótrasegnati in quello mo-
"°m * '° " '' E" ' primi furono le cinque Vergini Rolte, con le lampade spente, eie
Anue%"fam cinclue prudenti, con le lampade accese; & vn Christo in Croce con S.Giouan-
tò sutceffiua- n!> e la Madonna a piedi, il quale sù tanto buono intaglio, che Gherardo minia-
mene. tore Fiorentino simse a contrafarlo di bulino, e gli riuscì ben.dìmo; ma non
feguitò più oltre,perche non vide molto. Dopo mandò fuora Martino in quat-
tro tondi i quattro Euangelidi ; & in carte picciole Giesù Christo con i dodici
Apodoli, e S. Veronica con sei Santi della medesima grandezza, & alcune arme
de' Signori Tedeschi, (ottenute da huomini nudi,e vediti, e da donne. Mandò
fuori ùmilmente vn S. Giorgio , che ammazza il Serpente ; vn Christo , che_m
Rà innanzi a Pilato, mentre li lana le mani ; & vn transito di Nostra Donna aliai
grande , doue sono tutti gli Apodoli ; E quella fù delle migliori carte, che mai
intagliale costui. In vn' altra fece Sant'Antonio battutòda i dianoli , e porta-
to in ara da vn'infinità di loro, in le più varie , e bizzarre fórme, che si possino
imaginare; la qual carta tanto piacque a Michelagnolo, essendo giouinetto,che
WtooDure si mise a colorirla . Dopo quello Martino , cominciò Alberto duro in Anuersa,,
persezioni con più dileguo, e miglior giudicio, e con più belle inuentioni a dare opera al-
quefrane con |e medesime Rampe, cercando d'imitare il viuo, e d' accodarli alle maniere Ita-
miglior dife liane, le quali egli sempre apprezzò adai . E così, essendo giouinetto, fece mol-
te cose,cne furono tenute belle, quanto quelle di Martino,e le intagliaua di sua.
mano propria, legnandole col suo nome . E l'anno i503. mandò fuorivna No-
stra Donna picciola, nella quale superò Martino,e se Resso ; & appretto in mol-
te altre carte,caualli, a due caualli per carta,ritratti dal naturale, e bellidimi ; &
in vn'altra il figliuol prodigo, il quale dando a vso di v llano ginocchioni, con le
mani incrocicchiate, guarda il Cielo, mentre certi porci mangiano in vn trogo-
lo; & in queda sono capanne a vso di ville Tedesche, bellissime. Fece vn S.Ba-
stiano picciolo, legato con le braccia in alto,& vna Nodra Donna,che siede col
figliuolo in collo, &: vn lume di finedra gli dà addotto, che per cosa picciola,rìon
si può veder meglio . Fece vna femina alla Fiamminga a cauallo, con vn staffie-
re a' piedi ; Et in vn rame maggiore intagliò vna Ninfa , porrata via da vn Mo-
stro marino, mentre alcun' altre Ninfe si bagnano. Della medesima grandezza
intagliò,con sottilidimo magistero , trottando la perfettione, & il fine di quell'
arte, vna Donna, che bastona vna Ninfa, la quale si è messa per edere difesa , in
gremboa vn Satiro, nella qual carta volle Alberto mostrare, che sapeua faro^
gl' ignudi. Ma ancora, che questi maestri fodero allhora in que' paesi lodati , ne"
nosrri le cose loro sono, per la diligenza dell' intaglio, l'opere loro comendate.
E voglio credere ,che Alberto non potede per auuentura far meglio ,come_,
quello ,,che.nonhauendo commodità.d' altri , ritraheua , quando hauena afare
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