Fortiseb dal
lato delfame
S,Gto.de'Fio+
ventini •
,10 31 £ 1\ ^ si r A
papali , e le statue , che sono (opra i fondamenti , per compiacere ad alcuni ,W
(ciati molti vani, con,grane danno del tutto , per lo peso, che sopra quelli si ha-
sortisicale ueuaa reggere ; già cominciarla quell' edificio a minacciare rouina , pe'l troppo
Ìoggie Papali, gran peso, che haueua sopra , e sarebbe certamente rouinato , se la virtù d'An-
che minaccia- ionio, con aiuto di puntelli,e trauate non hauefle ripiene di dentro quelle stare
vanoroso. zerelle, e rifondando per tutto, non 1'hauede ridotte ferme,e saldissime,com'el-
le furono mai da principio . Hauendo in tanto la natione Fiorentina , col dise-
gno di Giacomo Sansouino,cominciata in strada Giulia dietro a'Banchi la Chic-
sa loro , si era nel porla , messa troppo dentro nel siume , perche , essendo a ciò
stretti dalla necessità, spesero dodici mila seudi in vn fondamento in acqua, che
b fu da Antonio con bellissimo modo , e fortezza condotto ; la qual via non po-
tendo essere trottata da Giacomo, si trouò per Antonio, e fu murata sopra l'ac-
qua parecchie braccia, & Antonio ne fece vn modello così raro , che se 1' opera
si conduceua a fine , sarebbe data stupendissima ; tuttauia fù gran disordine,e
poco giudicio quello di chi allhorà era capo in Roma di quella Natione,perche
no doùeuano mai permettere, che gli Architetti fondassero vna Chiesa si gràde
in vn siume tanto terribile, per acquistare venti braccia di lunghezza , e gittate
in vn fondamelo tante migliaia di seudi, per hauere a combattere con quel fiu-
me in eterno, potendo massimamente far venire sopra terra quella Chiesa,col
tirarli inanzue col darle vn'altra forma ; e che è più,potendo quasi con la mede-
sima spesa darle fine? E si cófidarono nelle ricchezze de' Mercanti di quella Na-
tione. Si è poi veduto col tempo, quanto folle cotal speranze fallaci, perche in
tanti anni,che tennero il Papato Leone,e Cleméte de' Medici,e Giulio Terzo,e
Marcello, ancorché viuesse pochissimo,i quali furono del Dominio Fiorentino,
con la grandezza di tanti Cardinali, e con le ricchezze di tanti Mercanti , si è ri-
malo èsi stà hora nel medesimo termine,che dal nostro Sangallo fù lasciato; E
Beue molto perciò deono, e gli Architetti, e chi fà fare le fabbriche , pensare molto bene al
&ene còsidera^ fine,& ad ogni cola, prima,che all'onere d'importàza mettano le mani. Ma per
"" I",'" tornare ad Antonio,^gli per commissione del Papa, che vna state lo menò seco
soto % in Suelle Parti retarla Rocca di Monte Fiascone, già fiata edificata da Papa
ma'cfronda Vrbano ; E nell' Isoh Vicentina , per volere del Card. Farnese, fece nel lago di
mano all ' ofc Bolsenadue Tempietti piccioli,viro de' quali era condottoli fuori a otto faccie,
,4 . e dentro tondo ; e l'altro era d fuori quadre,e dentro a òtto faccie,e nelle faccie
de' cantoni erano quattro nicchie,vna per ciascuno; i quali due Tempietti,con-
dotti con bell'ordine,fecero testimonianza,quanto sapesse Antonio vsare la va-
rietà ne'termini dell'Architettura. Mentre,che quelli Tempij si fabbricauano ,
tornò Antonio in Roma, doue diede principio in sui canto di S.Lucia, la doue è
la nuoua Zecca, al palazzo del Vescouo di Cernia,che poi noci fù finito. Vicino
Chiefa di Mo- a Corte Sauella fece la Chiesa di S. Maria di Monferrato , la quale è tenuta bel
serrato lodata lislima; E sinalmente la casa d'vn Marrano,che è dietro il palazzo di Cibò,vici-
en Rom^, & na a][e case de' Massimi. In tanto morendo Leone,e con elio lui tutte le belle,e
buone arti stornate in vita da esso , e da Giulio II. suo Anteceslore , succedette
. Adriano Setto , nel Pontificato del quale furono talmente tutte l'arti, e tutte le
virtù battute , che se il gouerno della Sede Apoftolica fusse lungamente durato
^nelle lue mani , interuenne a Roma nel suo Pontificato, quello che intervenne
altra volta,quando tutte le statue iauanzate alle rouiue de' Gotti ( così le buo-
ne,come le ree) furono condannate al fuoco; E già haueua cominci arò Adriano-
a ra-
lato delfame
S,Gto.de'Fio+
ventini •
,10 31 £ 1\ ^ si r A
papali , e le statue , che sono (opra i fondamenti , per compiacere ad alcuni ,W
(ciati molti vani, con,grane danno del tutto , per lo peso, che sopra quelli si ha-
sortisicale ueuaa reggere ; già cominciarla quell' edificio a minacciare rouina , pe'l troppo
Ìoggie Papali, gran peso, che haueua sopra , e sarebbe certamente rouinato , se la virtù d'An-
che minaccia- ionio, con aiuto di puntelli,e trauate non hauefle ripiene di dentro quelle stare
vanoroso. zerelle, e rifondando per tutto, non 1'hauede ridotte ferme,e saldissime,com'el-
le furono mai da principio . Hauendo in tanto la natione Fiorentina , col dise-
gno di Giacomo Sansouino,cominciata in strada Giulia dietro a'Banchi la Chic-
sa loro , si era nel porla , messa troppo dentro nel siume , perche , essendo a ciò
stretti dalla necessità, spesero dodici mila seudi in vn fondamento in acqua, che
b fu da Antonio con bellissimo modo , e fortezza condotto ; la qual via non po-
tendo essere trottata da Giacomo, si trouò per Antonio, e fu murata sopra l'ac-
qua parecchie braccia, & Antonio ne fece vn modello così raro , che se 1' opera
si conduceua a fine , sarebbe data stupendissima ; tuttauia fù gran disordine,e
poco giudicio quello di chi allhorà era capo in Roma di quella Natione,perche
no doùeuano mai permettere, che gli Architetti fondassero vna Chiesa si gràde
in vn siume tanto terribile, per acquistare venti braccia di lunghezza , e gittate
in vn fondamelo tante migliaia di seudi, per hauere a combattere con quel fiu-
me in eterno, potendo massimamente far venire sopra terra quella Chiesa,col
tirarli inanzue col darle vn'altra forma ; e che è più,potendo quasi con la mede-
sima spesa darle fine? E si cófidarono nelle ricchezze de' Mercanti di quella Na-
tione. Si è poi veduto col tempo, quanto folle cotal speranze fallaci, perche in
tanti anni,che tennero il Papato Leone,e Cleméte de' Medici,e Giulio Terzo,e
Marcello, ancorché viuesse pochissimo,i quali furono del Dominio Fiorentino,
con la grandezza di tanti Cardinali, e con le ricchezze di tanti Mercanti , si è ri-
malo èsi stà hora nel medesimo termine,che dal nostro Sangallo fù lasciato; E
Beue molto perciò deono, e gli Architetti, e chi fà fare le fabbriche , pensare molto bene al
&ene còsidera^ fine,& ad ogni cola, prima,che all'onere d'importàza mettano le mani. Ma per
"" I",'" tornare ad Antonio,^gli per commissione del Papa, che vna state lo menò seco
soto % in Suelle Parti retarla Rocca di Monte Fiascone, già fiata edificata da Papa
ma'cfronda Vrbano ; E nell' Isoh Vicentina , per volere del Card. Farnese, fece nel lago di
mano all ' ofc Bolsenadue Tempietti piccioli,viro de' quali era condottoli fuori a otto faccie,
,4 . e dentro tondo ; e l'altro era d fuori quadre,e dentro a òtto faccie,e nelle faccie
de' cantoni erano quattro nicchie,vna per ciascuno; i quali due Tempietti,con-
dotti con bell'ordine,fecero testimonianza,quanto sapesse Antonio vsare la va-
rietà ne'termini dell'Architettura. Mentre,che quelli Tempij si fabbricauano ,
tornò Antonio in Roma, doue diede principio in sui canto di S.Lucia, la doue è
la nuoua Zecca, al palazzo del Vescouo di Cernia,che poi noci fù finito. Vicino
Chiefa di Mo- a Corte Sauella fece la Chiesa di S. Maria di Monferrato , la quale è tenuta bel
serrato lodata lislima; E sinalmente la casa d'vn Marrano,che è dietro il palazzo di Cibò,vici-
en Rom^, & na a][e case de' Massimi. In tanto morendo Leone,e con elio lui tutte le belle,e
buone arti stornate in vita da esso , e da Giulio II. suo Anteceslore , succedette
. Adriano Setto , nel Pontificato del quale furono talmente tutte l'arti, e tutte le
virtù battute , che se il gouerno della Sede Apoftolica fusse lungamente durato
^nelle lue mani , interuenne a Roma nel suo Pontificato, quello che intervenne
altra volta,quando tutte le statue iauanzate alle rouiue de' Gotti ( così le buo-
ne,come le ree) furono condannate al fuoco; E già haueua cominci arò Adriano-
a ra-