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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0407

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a '"" altro, che fare, a fatino de' detti Angeli, e quello finito con tanta persefo
Bellssn^ fa none , con quanta sipuò di marmo finir perfettamente vn lauoro lottile , edi
> %/&:: quella grandezza , riuscì di maniera , che più non si sarebbe potuto desiderare;
P^:percioche mostrando l'Angelo col moto della persona, volando, esfetti fermo
a tener quel lame, hà l' ignudo certi panni lottili intorno , che tornano tanto
gratiosi, e nspondono tanto bene per ogni verso, e per tutte le vedute , quanto
più non si può esprimere . Ma hauendo in farlo consumato il Tribolo, che non
ed All' Pen'aua se non alla diletattione dell' arte,molto tempo, e non hauendone dall'
Artesice, 'per Operaio battuto quel pagamento,che si pensaua,risolutosi a nò voler far l'altro,
freme'còje e tornato a Firenze,si riseontrò in Gio.Battista della Palla, il quale inquel tem-
gutto vile mer po non pur faceua far più,che poteua Sculture, e Pitture, per mandare in Frati-
cede $ eia al Rè Francesco Primo,ma comperarla anticaglie d'ogni sorte,di Pitture d'o.
gni ragione, pur che bisserò di mano di buoni maestri, e giornalmente l'incassa-
ua,e mandaua via ; e perche,quando appunto il Tribolo tornò,Gio.Battista ha^
ueua vn v so di granito antico di forma bellissima, e voleua accompagnarlo,ac-
cioche seruisse per vna fonte di quel Rè, aperse l'animo suo al Tribolo, e quel-
lo, che dilsegnaua fare, ond' egli messosi giù, gli fece vna Dea della natura,che
alzando vn brace o,tiene co le mani quel vaso,che le hà in sui capo il piede,or-
natail primo filare delle poppe d'alcuni putti tutti traforati , e (piccati dal mar
Sua in e no^ m°'che tenendo nelle man certi felloni,fanno diuerse attitudini bellissime; se-
sfoa%^% gusando por l'altro ordine di poppe piene di quadrupedi, & i piedi frà molti, e
mandata in diuersi pesci, redò compiuta cotale figura con tanta diligenza,e co tanta perfet-
Francin. none, ch'ella meritò, essendo mandata in Francia con altre cose,esser carissima
a quel Rè,e d'esser poba,come cola rara,? Fontanableo. L'anno poi i529.dan-
doli ordine alla guerra, Se all'allodio di Firenze,Papa Clemente VII. per vedere
in che modo, & in quai luoghi si potesse accomodare, e spartir 1' efercito, e ve-
dere il (ito della Città appunto, hauendo ordinato,che Segretamente fube leua-
ta la pianta di quella Cutà , cioè di fuori a vn miglio il paese tutto , con i colli ,
., monti,fiumi,balzi,case Chie(< ,& altre cose ; Dentro le piazze,e le brade, & in-
temente'^: torno le mura,& 1 babionncó l'alare difese, fù di tutto dato il carico a Bèuenuw
«oro di leuar di Lorenzo dalla Volpaia, buon maestro d'oriuoli, e quadranti,e buonibimo A-
Urologo,ma (opra tutto eccelle: idimo maestro di leuar pianteli qual Benuenm
to volle in sua compagnia il Tribolo,e con molto giudiao; percioche il Tribolo
fù quello,che mse inanzi, che detta pianta si facesse, accioche meglio si poterle
cóliderar l'altezza de ' monti,la badezza de'piani,e gli altri particolari,di rilieuo;
il che far non fù,lenza molta fatica,e pericolo,perche dando fuori tutta la notte
amisurar le brade,e segnar le misure delle braccia da luogo a luogo,e misurare
anche l'altezza,e le cime de' Campanili, e delle Torri, intersegando con la bus-
sola per tutti i ver(i,& andando di fuori a riseontrar co i monti la Cupolaria qua-
le baueuano legnato per centro,nó condussero così fatt'operase no dopo molti
meli, ma con molta diligenza, hatiendola fatta di sugherà , perche fusse più leg-
giera>e ristretto tutta la machina nello spatio di quattro braccia,e indurato ogni
cola , a braccia picciole. In quebo modo dunque finita quella pianta, essendo
di pezzi, fù incassata Segretamente , & in alcune balle di Lana , che andauano

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a Perugia , cauata di Firenze , e consegnara a chi haueua ordine di mandarla al
Paparii quale nell'assedio di Firenze se ne seruì continuamente, tenendola nel-
la camera sua , e vedendo di mano in mano , secondo le lettere , e gli auisi > do-
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