TERZA PARTE
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Marmo per Per la qual cosa volendo il Papa,che'l marmo si nhauede in ogni modo,peros«
farla ftatuc dine dell' opera , Pietro Rosselli murator vecchio, & ingegnoso , s'adoperò di
cadde ^ nell', maniera, che riuolto il corso dell'acqua per altra via , esgrottata la ripa del fiu*
Amo,ecaua. me, con lieue, & argani smosso , lo traile d'Arno , e lo posèin terra , edi ciòfà
4lR ss"ir"° grandemente lodato. Da quello calo del marmo inuitati alcuni, fecero versi
c . % ,$, Toscani , e Latini ingegnosamente mordendo Baccio , il quale per esser loquv
cissimo, e dir male de gli Artefici, e di Michelagnolo, era od aro. Vno trà gli al-
tri prese quello (oggetto ne'suoi versi,dicendo ; che'l marmo poiché era slato
G^uefto (uc- protrato dalla virtù di Michelagnolo, conoscédo d'hauere a edere storpiato dal-
cesso dieso le mani di Baccio, disperato per sì cattiua sorte,s'era gittato in fiume. Mentre,
materia & di che'l marmo si traeua dall'acqua, e per la difficoltà tardaua l'essetto , Baccio mi-
mordacità co. surando trouò,che nè per altezza , nè pergrollezza non si poteua cauarne le fi*
iro a Bacao. gUEe del primo modello. Laonde andato a Ro n1 , e portato seco le msure, fece
capace il Papa , come era corretto dalla necessità a lasciare il primo, e sare altro
Che muto il dsegno. Fatti adunque più modelli, vno più de gli altri ne piacque al Papa,do-
difegno pr ue Hercole haueua Cacco frà le gambe, e preselo pe'capelli, lo teneua sotto Q
batter munto guisa di prigione. Quello si risoluerono, che si mettere in opera, e si facessfc_„,.
mancheuop Tornato Buccio a Firenze trottò,che Pietro Rosselli haueua condotto d marmo
l marmo. nell'opera di Santa Maria del Fiore , il quale hauendo pollo in terra prima alcu-
ni banconi di noce per lunghezza, e spianati in isquadra , i quali andana tramu-
tando,secondo che caminaua il marmo, lotto il quale poneua alcuni curri tondi,
e ben ferrati sopra detti banconi,e tirando il marmo con tre argani, a'quali l'ha-
Nuono me- ueua attaccato, a poco a poco lo con lusfe facilmente nell'opera. Qnui rizzato
dello giudica- il sasso; cominciò Baccio vn modello di terra grande , quanto il marmo, formato
" inferiore al fecondo l'vl[imo fatto dinanzi in Roma da lui , e con molta dil genzalo finì ìilj
primo. pochi mesi. Ma con tutto quello non parue a molti Artefici , che m quello mo-
dello fusse quella fierezza, e viuacità,che ricercaua I fatto, ne quella, ch'egli ha-
ueua data a quel suo primo modello . Cominciando dipoi a buorare il marmo,
lo scemò Baccio intorno intorno sino al bellico , (coprendo le membra dinanzi,
considerando lui tuttaura di cauarne le figure, che fusero appunto, come quelle
del modellogrande di terra. In quello medesimo tempo haueua presoa fare
di Pittura vna tauola assai grande, per la Chiesa di Cesello , e n'haueua fatto vn
cartone molto bello, dentrom Chasto morto , e le Marie intorno , e Nicodemo
con altre figure; ma la tauola non dipinte , per la cagione, che di sotto diremo.
Fece ancora in quello tempo vn cartone , per fare vn quadro , dotterà Christo
depodo di Croce, tenuto in braccio da Nicodemo , e la Madre sua in piedi ,che
lo piangerla, & vn'Angelo,che teneua in mano i chiodi, e la corona delle spine,
e subito mellosi a colorirlo , lo fini prettamente , e lo in se a mostra in Mercato
, nuouo , sù la bottega di Giouanni di Goto orefice , amico suo, per intenderne
I' opinione de gli huomini,e quel che Michelagnolo ne diceua. Fù menato a ve-
Mi^rnolo derlo Michelagnolo dal Piloto oresice, il quale considerato c'hebbe ogni cosa,
e con regime. c^e ' n^rauigliaua ,che Baccio sì buoi o dileguatole si lasciare vscirdi mand
° vna Pittura sì cruda , e senza grana, che haueua veduto ognicattiuo Pittor<_,
condurre l'opere sue con miglior modo , e che quella non era arte per Baccio.
Riferì il Piloto il giudicio di Michelagnolo a Baccio, il quale ancorché gli por-
tasse odio, conosceua, che diceua il vero . E certamente i d fegni di Baccio era-
no bellissimi, ma co'colori gli conduccua male , e senza grana , perche egli si ri-
loluè
(oheanon
maneg^
^ P^
W^^
l^k
biMedici6
tendo&
fozenmon1
toni carne
fabeal
OTeance
boa Rome
telo , pens
tebttww
femore lor
Witazoj
rceloù
bona di mi
pB'An§
^ col suo
féteso
hcól'aiut
ÉbTornii
tede lette pi
kil quale e
biande,
^Wfin
Eguale fin
kfldooew
l^lYci
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k&fas
ktoWb
Smoderile
te^u
rati
Gitomi
B^i
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Marmo per Per la qual cosa volendo il Papa,che'l marmo si nhauede in ogni modo,peros«
farla ftatuc dine dell' opera , Pietro Rosselli murator vecchio, & ingegnoso , s'adoperò di
cadde ^ nell', maniera, che riuolto il corso dell'acqua per altra via , esgrottata la ripa del fiu*
Amo,ecaua. me, con lieue, & argani smosso , lo traile d'Arno , e lo posèin terra , edi ciòfà
4lR ss"ir"° grandemente lodato. Da quello calo del marmo inuitati alcuni, fecero versi
c . % ,$, Toscani , e Latini ingegnosamente mordendo Baccio , il quale per esser loquv
cissimo, e dir male de gli Artefici, e di Michelagnolo, era od aro. Vno trà gli al-
tri prese quello (oggetto ne'suoi versi,dicendo ; che'l marmo poiché era slato
G^uefto (uc- protrato dalla virtù di Michelagnolo, conoscédo d'hauere a edere storpiato dal-
cesso dieso le mani di Baccio, disperato per sì cattiua sorte,s'era gittato in fiume. Mentre,
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capace il Papa , come era corretto dalla necessità a lasciare il primo, e sare altro
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difegno pr ue Hercole haueua Cacco frà le gambe, e preselo pe'capelli, lo teneua sotto Q
batter munto guisa di prigione. Quello si risoluerono, che si mettere in opera, e si facessfc_„,.
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l marmo. nell'opera di Santa Maria del Fiore , il quale hauendo pollo in terra prima alcu-
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tando,secondo che caminaua il marmo, lotto il quale poneua alcuni curri tondi,
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Nuono me- ueua attaccato, a poco a poco lo con lusfe facilmente nell'opera. Qnui rizzato
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ueua data a quel suo primo modello . Cominciando dipoi a buorare il marmo,
lo scemò Baccio intorno intorno sino al bellico , (coprendo le membra dinanzi,
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Fece ancora in quello tempo vn cartone , per fare vn quadro , dotterà Christo
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Riferì il Piloto il giudicio di Michelagnolo a Baccio, il quale ancorché gli por-
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