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Vasari, Giorgio; Evangelista Dozza (Erben) [Mitarb.]
Delle Vite De' più Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Terza Primo Volume) — In Bologna: Presso gli Heredi di Euangelista Dozza, 1663

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https://doi.org/10.11588/diglit.72520#0522

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VITA DI MICHELE S. MICHELE^ ,i3
ando, doue bisognaua , tutte te Città , e Fortezze dello stato Venetiano. Ma Bdlifom U.
più di tutti gli altri fortificò Michele , & adornò la Tua patria Verona, facendo- ^# dri^
ui, oltre all'altre colè , quelle belliìlime porte della Città , che non hanno in al- P"e
tro luogo pari ; cioè la porta nuoua tutta d'opera Dorica rustica , la quale nella
sua sodezza , e nell' essere gagliarda , e molliccia, corrisponde alla Fortezza del ''" " - '
luogo, essendo tutta murata di tufo, e pietra viua , & hauendo dentro stanze_,
per i soldati , che Hanno alla guardia , & altri moki commodi , non più dati fatti
in limile maniera di fabbriche. Quello edificio, che è quadro, e di sopra (coper-
to, e con le sue cannoniere , seruendo per caualiere , difende due gran barioni,
onero torrioni, che con proportionata didanza tengono nel mezo la porta; & il
tutto è fatto con tanto giudicio , spesa , e magnificenza, che niuno pensaua po-
terli fare per l'auuenire , come non si era veduto per l'adietro giamai altr'opera
di maggior grandezza, ne meglio intesa. Quando di lì a pochi anni il medesimo
San Michele fondò, e tirò in alto la porta detta volgarmente dal ^alio , la quale
non è punto inferiore alla già detta, ma anch'ella parimente, è piu, bella , gran-
de, marauigliosa, & intesa ottimamente . E di vero in quelle due porte si vede
iSignori Venetiani , mediante l'ingegno di quello architetto , hauere pareggia-
to gli edificij, e fabbriche de gli antichi Romani . Quella vltima porta adunque
è dalla parte di fuori d'ordine Dorico,con colonne smisurate,che risaltano,Aria-
te tutte secondo l'vso di quell' ordine ; Le quali colonne dico , che sono otto in
tutto, e sono posteadueadue. Quattro tengono la porta in mezo , con l'arme
de'Rettori della Città , frà l'vna, e l'altra da ogni parte ; e l'altre quattro simil-
mente a due a due, fanno finimento ne gli angoli della porta, la qual'è di saccia-
ta larghissima, e tutta di bozze, ouero bugne, non rozze , ma pulite, e con bel-
lissimi ornamenti; Et il foro,ouero vano della porta, riman quadro , ma d'archi-
tettura nuoua,bizzarra,e bellissimà . Sopra è vn cornicione Dorico ricchissimo,
con sue appartenenze, sopra cui doueua andare,come si vede nel modello, VIQ
stontelpicio,con suoi fornimentirii quale faceua parapetto all'artiglieria, douen-
do quella porta, come l'altra, seruire per caualiero. Dentro poi Tono danze,
grandissime per i soldati, con altri commodi, & appartamenti. Dalla banda,che
evolta verso la Città, vi fece il San Michele vna bellissìma loggia, tutta di fuori
d'ordine Dorico , e rustico, e di dentro tutta lauorata alla runica , con pilastri
grandinimi , che hanno per ornamento colonne di fuori tonde, e dentro qua-
dre, e con mezo risalto,lauorate di pezzi alla rasfica, e con capitelli Dorici, len-
za base, E nella cima vn cornicione pur Dorico , & intagliato , che gira tutta la
loggia, che è lungh ssima, dentro, e fuori . In somma quell'opera è marauiglio-
sa, onde ben dille il vero l'Illustriss. Sg.Sforza Pillarci no , Governatore gene-
rale de gli eserciti Venetiani, quando dille non poterli in Europa trottare fab-
brica alcuna, che a quella possa in niun modo agguagliarli , la quale fù l'ultimo
miracolo di Michele;imperoche hauendo a pena fatto tutto quello primo ordi-
ne descritto,fini il corso di sua vita,onde rimale imperfetta quell'opera,che non
si finirà mai altrimenti;non mancando alcuni maligniscome quelli tempre nelle
gran cose adiuiene) che la biasiitiano, sforzandoli di sminuire l'altrui lodi con la
malignità,e maledicenza,poiché nò possono con l'ingegno,pari cose a gran pez-
zo operare.Fece il medesimo un'altra porta in Verona,detta di S.Zeno,la qual'è
bellissimà , anzi in ogn'altro luogo sarebbe marauigliosa , ma in Verona è la sua
bellezza, & artificio dall'alare due sopradette offiiscata . E' Umilmente opera di
Tre Mi-
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