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Vasari, Giorgio; Carlo Manolessi Erben [Contr.]
Delle Vite De Piv Eccellenti Pittori, Scvltori Et Architetti (Parte Prima, e Seconda) — In Bologna: Per li Manolessi Stampatori Camerali, 1681

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.72518#0069

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PITTURA. 49
cempennano con colla di carnicci;perche la giallezza dell'vouo gli faceua dine- Medfr^
tar verdi, otte la colla gli mantiene nell'etere Ioro,e'l limile fà la gomma. Tiensi maniera anco
la medesima maniera siile tauole, o ingenite, o lènza , e così sii muri , che siano "'' muri fa™
lecchi, si dà vna , o due mani, di colla calda, e di poi con colori temperati con_^
quella, si conduce rutta l'opera , e chi volete temperare ancora i colori a collo,,
ageuolmeote gli verrà fatto, otèruando il medesimo, che nella tempera si è rac-
contato. Ne saranno peggiori per quello; Poiché anco de' vecchi Maetri no- Conseruatione
stri,si sono vedute le cose a tempera,consermate centinaia d'anni con bellezza, e di Putirà ,
fresehezza grande. E certamente , e si vede ancora delle cole di G.oto , che ce tempera.
n'è pure alcuna in tauola, durata già dugento anni, e mantenutali molto bene.
E poi venuto il lauorat'aolio, che hà fatto per molti mettere in bando il modo
della tempera, sì come hoggi veggiamo, che nelle tauole,e nelle altre cose d'im*
portanza si è lavorato, e li lauora ancora del continuo.
Del dipingere a olio, intavola, e sùletele. Cap. XXL

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FV' vna bellitima inuentione, & vna gran commodità all'arte della Pittura,
il trouare il colorito a olio; Di che fu primo inuentore,m.Fiandra Giouanni
da Bruggia: il quale mandò la tauola a Napoli al Rè Alfonfo, & al Duca d'Vrbi-
no Federigo I I. la Bufa sua; e fece vn San Gironimo, che Lorenzo de'Medici,ha-
ueua, e molte altre colè lodate . Lo seguitò poi Rugieri da Bruggia silo diseepo- Sentore del
lo,& Ausle creato di Rugieri, che fece a Portinari in S.Maria Inuoua di Firenze colorito a o«
vn quadro picciolo, il qual'è lioggiappreso al Duca Cosimo, & è di sua mano la h°? & altri,
tauola di Careggi villa fuora di Firenze della Illustriss. casa de' Medici. Furono c^eseguitaro.
similmen e dc'pnmi Lodouico da Luano, e Pietro Christa, e maestro Martino, e "''
Gradoda Guanto,che fece la tauola della communione del Duca d'Vibino, &:
altre Pitture , & Vgo d'Anuersa , che te la tauola di S. Maria Nuoua di Firenze.
Quella arte conduce poi in Italia.Antonello da Messina , che molti anni consu-
mò in Fiandra , e nel tornarli di quà da monti fermatoli ad habitare in Venetia,
la iniegnò ad alcuniamici, vno de' quali fu Domenico Venetiano,che la condus-
se poi in Firenze , quandodipinse a olio la capella de'Portinari in S. Maria Nuo-
ua, doue la imparò Andrea dal Castagno, che la-insegnò a gli altri maestri , coni Qualità&
quali si andò ampliando l'arte, & acquistando, fino a Pietro Perugino , a Leonar- tal colorita
do da Vinci, & a Rafaello da Vrbino : talmente , che ella s'è ridotta a quella bel-
lezza, che gli Artefici nostri, mercè loro,l'hanno acquistata. Quella maniera di
colorire acce ade più i colori ; ne altro bisogna , che diligenza , & amore , perche
l'olio in se si eca il colorito più morbido, più dolce, e delicato , e di unione , e _,
sfumata maniera più facile , che li altri, e mentre , chè freseo si lauora, i colori si
mescolano, e si vniseono l'uno con l'altro più facileente. Et ingommagli Arte-
sici danno in quello modo bellissima gratta , e viuccità , e gagl ardezza alle _3
figure loro, talmente , che spesioci fanno parere di rilettole loto figure, e che
ell'eschino della tauola. E minimamente quando elle sono continuati di buono
dileguo, con inuentione, e bella maniera. Ma per mettere in opera quello lauo-
ro si fà cosi. Quando vogliono cominciare cioè ingeslato, che hanno le tauole,o Preparatone
quadri gli radono; e datoui di dolcissimacolla quattro, ò cinque mani, con vna della tauola
(pugna; vanno poi macinando i colori con olio di noce, odi feme di lino (benché da liHorarui
il noce è meglio perche ingialla meno) e così macinati con quelli olij , che è la_» farti.
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